Neri giorni scorsi si è concluso il progetto di durata biennale, realizzato dall’Amministrazione Comunale di Castelvetrano, denominato “La bottega del…” che era coordinato dalle Assistenti Sociali comunali Loredana Bruno e Francesca Lo Coco, e che aveva come docenti operatori Giusy Roma, Francesco Gallo, Giovanni Risalvato, Angela Li Causi, Giusy Pisciotta.

Il progetto, finanziato grazie ai fondi della Legge 285/97, aveva come scopo l’inserimento di alcuni ragazzi di età compresa fra 15 e 17 anni, in uno stage lavorativo al fine di intraprendere percorsi formativi costruttivi. L’apprendimento di un mestiere e l’affiancamento di figure adulte di riferimento, hanno dato loro la possibilità di rimodulare nuovi vissuti, attraverso il guadagno onesto e l’inserimento in un tessuto sociale sano.

Il corso si è svolto seguendo due fasi: la prima, quella teorica-formativa, nella quale i ragazzi sono stati seguiti da operatori e docenti di varie specializzazioni trattando argomenti di psicologia, sociologia, teoria aziendale ed animazione socio-culturale, includendo anche attività ludico-ricreative. Con la seconda fase, quella “pratica”, i ragazzi sono stati inseriti in attività artigianali , operanti nel territorio castelvetranese, sfruttando così l’opportunità di “sperimentare” contesti lavorativi protetti. Soddisfatto uno dei coordinatori del progetto Giovanni Rilavato: “L’esperienza realizzata ha offerto ai ragazzi l’opportunità di consolidare le basi teoriche e conoscere attività lavorative dell’artigianato locale consentendo loro di poter avere un compenso pro-capite in denaro e ciò ha creato il riconoscimento del denaro come valore aggiunto all’onestà e alla legalità- continua Risalvato- Nel biennio appena trascorso, i ragazzi hanno dimostrato grandi capacità d’inserimento e sicuramente alcuni di loro continueranno a svolgere le attività presso i laboratori artigianali nei quali sono stati inseriti. Non vi è dubbio nell’affermare che il progetto “la bottega del…” si è rivelato una risorsa positiva per tutti quei ragazzi che grazie ad intraprendenza e voglia di fare hanno ritrovato le loro strade, superando barriere culturali, sociali ed economiche.”

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