Francesco Bongiorno, Pietro Nastasi e Andrea Chiovo scrivono al sen. Antonio D’Alì per comunicale le dimissioni dal partito del presidente Silvio Berlusconi. Queste le parole dei tre giovani castelvetranesi:
Le scriviamo questa nostra per comunicare formalmente le nostre irrevocabili dimissioni, rimettendole il mandato che abbiamo avuto fin qui l’onore e l’onere di averci conferito quali dirigenti territoriali del partito Forza Italia. La nostra decisione scaturisce da un’attenta riflessione.
Viste le ultime decisioni del Presidente Berlusconi di non voler rinnovare ed innovare il sistema trainante del partito, ovvero la classe dirigente, riteniamo esaurita la nostra esperienza in seno a quel partito che ha segnato la storia politica nazionale negli ultimi vent’anni e che adesso è costretto ad un ritorno al passato pur di non dare la giusta importanza e la giusta considerazione a chi potrebbe segnare la svolta e quindi un salto seppur imprevedibile verso l’avvenire.
Cambiando l’ordine dei fattori il risultato non cambia, pensiamo sia necessario un cambio di marcia che possa portare la gente e non il potentato di turno sotto i riflettori. Chiudiamo questa nostra concisa ma esaustiva riflessione, ringraziandola nuovamente per il rispetto e la fiducia accordataci.
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Sgomento della ferale notizia, cingendosi il capo con la veste, il grande capo Silvio, chiamato il suo generale dalla lontana colonia sicula, un tempo terra di grandi messe elettorali, chiederà precise spiegazioni, atterrito da cotanta incuria del territorio, da cotanta nefandezza politica e da cotanta miopia.
Miccichè, miccichè, lascia il francantonio pieno di voti e di denuncie, e riprendi gli affranti rampolli e riportali all'ovile!
Si attendono altri capitoli della locale situazione politica in fermento.
Grazie, Vito P.
Siete simpatici.....volevate "portare la gente e non il potentato di turno sotto i riflettori" e vi eravate iscritti in FI?! Il partito più personalistico della storia dell'umanità: non è che avevate sbagliato porta?