A Castelvetrano c’è tanto denaro, ma rimane nelle banche

La profonda crisi attuale, non colpisce il risparmio dei castelvetranesi. Secondo quanto dichiarato dal sindaco della città, Felice Errante i dati bancari in suo possesso indicano che, nelle banche o società di gestione del risparmio del territorio castelvetranese, ci sono oltre 200 milioni di Euro.

Una cifra considerevole se contestualizzata al delicato momento congiunturale che l’economia locale sta vivendo. Il dato è stato commentato nel corso di un convegno che si è svolto al Teatro Selinus e che aveva come argomento “la crisi delle imprese”.

La crisi dell’economa locale- ha dichiarato Felice errante- cosi come nell’intera Nazione, richiede una particolare valutazione di tutti fattori economici. E’ necessario un cambiamento radicale nella gestione delle attività e cercare di mettere più liquidità nel sistema imprenditoriale.

Un monito, quello del sindaco Errante che intende stimolare sia le banche ma anche chi dispone di importanti somme depositate negli istituti di credito, a dare più fiducia a progetti imprenditoriali innovativi e che vedano anche i giovani coinvolti.

Certo, 200 milioni di Euro in risparmio amministrato a vario titolo, per una popolazione che supera di poco i 30 mila abitanti indica che vi è tanta ricchezza finanziaria disponibile ma ”congelata” nelle proposte finanziarie offerte dagli istituti di credito.Risorse finanziarie enormi che spesso le banche investono i titoli e azioni legate ai prodotti finanziari.

In altre parole i soldi dei castelvetranesi vanno a sostenere altre economie con ritorni minimi per i risparmiatori. Il classico ”libretto” non rende più. Santo Nastasi, commercialista presente al convegno ha cosi stigmatizzato il dato bancario:

Gli imprenditori hanno notevoli difficoltà ad accedere al credito e in città, le banche, attirano risparmi con utili bassissimi. Il denaro preso qui poi spesso viene portato dalle banche a disposizione di aree economicamente più strutturate. E’ un problema che esiste da tempo. Molti non intendo mettere in giro i loro soldi.

Il dato enunciato dal sindaco Errante, motiva la presenza di numerose attività bancarie in città. Intanto molte imprese sono in crisi di liquidità. Nonostante la crisi finanziaria del 2008 , che ha visto bruciare milioni di Euro in titoli tossici ,ancora tanti cittadini castelvetranesi preferiscono dare i loro risparmi alle banche. Il dato finanziario fa riflettere.
Chi è in possesso di cospicui gruzzoli, continua non fidarsi dell’economia locale.

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  • Propongo la creazione della Banca di Credito Cooperativa Selinus. Oppure Banca di Credito Cooperativa Valle del Belice.

  • mi sembra un'ottima iniziativa.
    prego l'amministrazione comunale ed il sig. Sindaco in particolare a voler valutare la questione.
    propongo inoltre la creazione di un fondo di investimenti che potrebbe agire quale business angel o fondo di private equity gestito professionalmente per investire in progetti nascenti o presenti nel territorio.
    Si potrebbe fare una campagna di sottoscrizione anche presso concittadini che si trovano nel resto del paese o all'estero ma che cmq hanno a cuore lo sviluppo della città. esistono peraltro anche professionalità (penso a professionisti che attualmente non vivono sull'isola e che il sig Sindaco conosce meglio di me...GP o le sorelle A ad esempio) che hanno maturato competenze ed esperienze che potrebbero essere molto d'aiuto. perché non se ne parliamo??

  • Io propongo invece di invitare tutti di tenerseli stretti questi soldi e di portarseli nella tomba, magari nell'aldilà serviranno a comprarsi un bel posto nelle prime file vicino al Signore....

  • @ Capitan Farlok

    Date a Cesare quel che è di Cesare e rendete a Dio ciò che gli appartiene.

    Il vile denaro appartiene a questa vita ed è causa di tutti i mali che affliggono l'umanità. Per presentarsi al cospetto di Dio basta essere puri di cuore(e non è affatto facile).
    Saluti.

Published by
Filippo Siragusa