Gli scavi dei primi giorni della missione 2024 della “New York University” a Selinunte hanno già portato alla luce reperti archeologici straordinari. Dall’indagine in profondità della cella antistante l’adyton, nell’area del tempio R, è stato trovato un frammento di lancia riposto incrociato con un osso di bovino risalenti al 570 a.C. “È la testimonianza di un rito legato al culto per le divinità col sacrificio di animali – spiega Clemente Marconi – probabilmente legata alla costruzione del tempio. Del resto nella madre patria di Megara ci sono testimonianze di questo culto che qui a Selinunte abbiamo scoperto in diversi scavi”. Al Parco di Selinunte ci sono sessanta studenti provenienti dall’ateneo americano, dall’Università di Milano e dall’Emory University di Atlanta guidati dal docente Clemente Marconi. La zona di scavo è quella dell’area sacra del tempio R dedicato a divinità femminili. Si sta continuando a scavare in profondità nella cella che precedeva l’adyton, per studiare i livelli di costruzione, sino ad arrivare quelli pre greci.

Un altro gruppo sta indagando dentro le mura del tempio, proprio vicino la porta sud. “In questi primi giorni di scavi sono già emersi alcuni particolari interessanti – spiega Andrew Ward dell’Emory University – oltre il muro di cinta c’è traccia di altri due muri dai quali sono emerse tracce di intonaco bianco e di frammenti di pittura rossa”. “Le tecniche di ricerca che sta mettendo in atto il professor Marconi ci danno delle indicazioni molto precise, cosa che in passato succedeva meno. Le risultanze degli scavi stanno aggiungendo dei tasselli allo studio, soprattutto, dell’area dei monumenti templari sull’Acropoli”, ha detto il direttore del Parco Felice Crescente. La missione della “New York University” andrà avanti sino alla prima settimana di luglio.

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