Sul bando di affidamento dei campi di tennis di via Piersanti Mattarella a Castelvetrano i consiglieri comunali Salvatore Stuppia, Calogero Martire ed Enza Viola del movimento “Obiettivo città” non ci vedono chiaro e chiedono ora la revoca dell’affidamento di gara avvenuto qualche mese addietro. La questione è oramai nota: dopo decenni di gestione affidata al “Tennis club Castelvetrano”, il Comune ha provveduto a bandire e assegnare la gestione dei campi, aggiudicata all’Asd “Circolo tennis Mazara” (che pagherà al Comune un canone annuo di 18 mila euro). Ma, secondo “Obiettivo città”, quel bando non andava fatto: «Il Comune, non essendo titolare della superficie messa a bando, non ha la legittimazione a potere bandire una procedura di gara per la concessione degli impianti», scrivono in una nota.

Il terreno sul quale sorgono i due campi risulta essere di proprietà dell’Asp Trapani e mai sono stati ceduti al Comune. Almeno con documenti scritti. «La fitta corrispondenza tra Comune e Asp, così come dichiarato dal sindaco, non può considerarsi alla stregua di una autorizzazione o un nulla osta rilasciato dall’Asp al Comune per l’espletamento dei bandi di affidamento delle strutture sportive», spiegano ancora i consiglieri del movimento “Obiettivo città”. L’Asp Trapani, alla quale si è rivolto un ricorrente, ha chiarito che si è in attesa di definire celermente il protocollo d’intesa col Comune, «quindi – dice “Obiettivo città” – nulla è stato ancora definito».

Sempre secondo “Obiettivo città” la tendostruttura che copre uno dei due campi non si poteva smontare: «manca l’autorizzazione comunale e l’intervento è solo sostenuto da una perizia effettuata da un professionista delegato da parte privata», scrive il movimento politico. Il sindaco Enzo Alfano, dal canto suo, lo scorso 19 gennaio in consiglio comunale ha riportato come autorizzazione rilasciata dall’Asp Trapani una nota del giugno scorso, nella quale si discuteva sulla bozza del protocollo d’intesa. «Ma in quella nota l’allora Commissario straordinario Paolo Zappalà evidenziò alcuni aspetti amministrativi che richiedevano approfondimento rispetto a quanto proposto dal nostro Comune», scrivono sempre i consiglieri di “Obiettivo città”. Da qui la richiesta di revocare in autotutela la concessione rilasciata all’aggiudicatario della gara.

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