Una bara su un carrello è stato l’emblema della protesta degli agricoltori che questa mattina sono tornati a protestare a Castelvetrano. Stavolta non hanno scelto la zona periferica dell’area artigianale, come avvenuto qualche settimana addietro, ma sono entrati dentro la città. Incolonnati a partire da Santa Ninfa il corteo con i trattori ha sfilato per le vie principali di Castelvetrano sino poi ad arrivare alla rotonda di viale dei Templi (di fronte Lidl) che è rimasta bloccata per una decina di minuti. Poi i trattori sono rimasti esposti attorno la zona del bar Oasi. «Continuiamo a protestare per le ragioni oramai note a tutti – hanno detto in coro – l’agricoltura è al collasso e rischia davvero la paralisi economica. Oggi produciamo in perdita, cioè i costi che sosteniamo sono maggiori dei ricavi. È opportuno che chi governa adotti misure dirette a evitare il fallimento di tutti noi». La protesta già da mesi si è allargata a macchia d’olio. In provincia di Trapani il primo presidio di trattori è stato organizzato allo svincolo di Poggioreale sulla strada a scorrimento veloce Palermo-Sciacca, poi iniziative sono state organizzate a Mazara del Vallo, Marsala e Castelvetrano.