Ecco il programma degli festeggiamenti per la solennità della natività di San Giovanni Battista, santo patrono di Castelvetrano Selinunte.

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Lunedì 17 giugno alle ore 18,30 pellegrinaggio delle parrocchie S. Cuore di Selinunte e S. Famiglia di Triscina guidato dal parroco don Alfredo Culoma, presso la parrocchia San Giovanni Battista. Alle 19 celebrazione eucaristica.

Martedì 18 giugno alle ore 18 nell’omonima parrocchia Lectio divina: L’elogio del Battista (Mt 11, 1-15) con don Marco Renda. Alle 19 cebrazione eucaristica, alle ore 21 al cinema Marconi proiezione del film “Uomini di Dio” diretto da Xavier Beauvois. Introdurrà don Alessandro Andreini della Comunità di San Leolino. Ingresso libero.

Mercoledì 19 giugno alle ore 18,30 presso la parrocchia San Giovanni Battista, pellegrinaggio della parrocchia San Francesco da Paola guidato dal parroco don Gioacchino Arena. Alle 19 celebrazione eucaristica.

Giovedì 20 giugno alle ore 18,30 presso la parrocchia San Giovanni Battista a Castelvetrano, pellegrinaggio dell’Unità pastorale parrocchie dell’Annunziata e Maria Ss. della Salute guidato dal parroco don Onesimus Kariba. Alle 19 celebrazione eucaristica. Alle 21 presentazione del libro di don Leo Di Simone “Liturgia medievale per la chiesa postmoderna?”. Interverranno: Vincenzo M. Corseri, don Carmelo Mezzasalma, Bernardo Artusi ed Erina Ferlito.

Venerdì 21 giugno alle ore 18,30 presso la parrocchia San Giovanni Battista a Castelvetrano pellegrinaggio della parrocchia S. Lucia guidato dal parroco don Baldassare Meli. Alle 19 celebrazione eucaristica. Alle 21 in parrocchia conferenza di don Carmelo Mezzasalma, Superiore della Comunità di San Leolino sulla “Lumen Gentium, Costituzione Dogmatica sulla Chiesa del Concilio ecumenico Vaticano II”.

Sabato 22 giugno alle ore 19 celebrazione eucaristica. Alle 21 rappresentazione teatrale col gruppo “I cavalieri della luce” dal titolo “Il trionfo di San Giovanni”, drammaturgia e regia di Giovanni Isgrò.

Domenica 23 giugno alle ore 10,15 celebrazione eucaristica. Alle ore 18,30 pellegrinaggio dell’Unità pastorale delle parrocchie Maria Ss. Assunta, San Giovanni Battista, San Bartolomeo, guidato dal parroco don Leo Di Simone. Alle 19 celebrazione eucaristica. Alle ore 21 “Il linguaggio della musica: Consonanze perfette” con Mariella Zancana e Fabio Pecorella in concerto. Presentazione di don Carmelo Mezzasalma.

Inoltre, alle ore 18:30 di domenica 23, presso l’atrio di Palazzo Pignatelli verrà presentato il video sulla storia dei festeggiamenti di San Giovanni Battista a Castelvetrano. Inedito documentario realizzato da Arianna Maniscalco (regista e antropologa) con la collaborazione di Flavio Leone (riprese e montaggio).

Seguirà un intervento sui suoni e gesti rituali per San Giovanni in Sicilia a cura di Sergio Bonanzinga, docente di Etnomusicologia dell’Università di Palermo. Coordina i lavori Vincenzo Corseri.

Lunedì 24 giugno alle 9,30 celebrazione dell’Ufficio delle Letture, alle 10,30 giro della banda musicale “F. Mangiaracina” per le vie del centro cittadino. Alle 11 e alle 19 la messa, quest’ultima presieduta dal Vescovo. Alle 20,30 consegna da parte del sindaco delle chiavi della città di Castelvetrano a San Giovanni Battista e a seguire la processione per le vie cittadine.

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Chiesa di San Giovanni Battista a Castelvetrano

Eretta di fronte la prima chiesa, più antica, che sorgeva a fianco del convento di San Domenico e della quale oggi non resta più traccia, la nuova chiesa di San Giovanni fu costruita tra il 1589 ed i primi decenni del Seicento, fondamentalmente per opera ed interessamento della famiglia Majo, che contribuì largamente alle spese delle nuove fabbriche.
Dalla precedente sede vi si trasportò la statua di San Giovanni del Gagini.

Dal punto punto di vista formale il sacro edificio si presenta oggi alquanto diverso rispetto al periodo della sua origine.
Nel 1777 il campanile, adiacente l’abside, in pessime condizioni statiche, fu demolito e ricostruito da Francesco Giacalone a fianco dell’attuale prospetto. Tra il 1797 ed il 1802 si modificarono trasformandole, alcune delle parti fondamentali della chiesa, come la cupola, le finestre, il tetto, le cappelle, il cappellone ed il prospetto. Si trasformarono le finestre, chiudendo quelle esistenti, tuttora in situ, ed operando ampi squarci nelle murature, coperte da piattabande. Al di sotto della macchina lignea di copertura seicentesca (in atto in opera) vengono realizzate le volte a botte a tutto sesto sulla navata maggiore e sui bracci del transetto e le volte fortemente ribassate sulle navate laterali.

Si inserisce un ulteriore, vistoso ed imponente elemento strutturale anch’esso spingente, e cioè il cupolone, esemplato, probabilmente, sul modello della cupola eretta dal Fuga nella cattedrale di Palermo.

Nel 1898, a causa di un incendio, la navata centrale subì gravi danni e la chiesa rimase per molti anni chiusa al culto. La decorazione della volta, dovuta a Francesco Cutrona, andò cosi perduta e sostituita dai riquadri di Gennaro Pardo (1900-1901). Il terremoto del `68 ha infine drammaticamente messo in evidenza le carenze strutturali più rilevanti del monumento.
Dal 1983 si sono succeduti vari interventi di restauro conclusisi nel 2000 consentendo la riapertura della chiesa che è stata ripristinata in tutto il suo splendore.

La chiesa, oltre alle numerose opere d’arte proprie, accoglie anche diverse opere provenienti da San Domenico. Fanno parte del proprio patrimonio artistico la bellissima statua del Battista, opera firmata e datata (1522) di Antonello Gagini; la tela della “Madonna delle Grazie”, attribuita a Pietro Novelli; “Decollazione del Battista”, “Tradimento di Giuda” e “Negazione di San Pietro”, opere attribuite a Gherardo delle Notti; la tela di “San Carlo Borromeo” di Orazio Ferraro (1613); il coperchio ligneo del battistero di Antonio Mangiapane (1685), finemente intagliato. Provengono da San Domenico: “San Raimondo di Pennafort” con “storie della sua vita” del trapanese Vito Carrera (1602); “L’Adorazione dei Magi” di Orazio Ferraro (firmata e datata 1602); la “Circoncisione”, tavola di Simone di Wobreck, con cornice lignea datata 1585: la “Vergine e San Giacinto” di Bartolomeo Navarretta (1599); “San Vincenzo Ferreri” forse dello spagnolo Antonello Benavides, operante a Castelvetrano tra 1525-30; copia di Giovanni Paolo Fondulli (1574) dello “Spasimo di Sicilia” di Raffaello, qui collocato dopo il restauro del 1982; la statua marmorea della “Madonna di Loreto” (1489), attribuita da Benedetto Patera a Francesco Laurana.

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