Albergatori in crisi: “Non abbiamo i soldi per l’Imu” – problemi anche per il gruppo commerciale Keidea

Manca la liquidità e non pagano l’Imposta municipale unica, voluta dal governo Monti. Sono gli operatori alberghieri di Castelvetrano che lanciano un accorato appello sulla grave situazione finanziaria in cui versano diverse attività. Spaventose le cifre dovute dai titolari delle strutture alberghiere per l’Imu. Si va da un minimo di 25 mila euro fino a punte di 130.000 euro. Un salasso che molti imprenditori non hanno potuto sostenere.

Siamo ad un passo dalla chiusura — afferma Peppe Gandolfo titolare di una impresa turistica che controlla diversi alberghi — Il quadro è drammatico: il calo di fatturato e degli utili registrato nel 2012, le banche che non ci aiutano e adesso anche la mazzata dell’Imu. Siamo allo stremo. Se ci vabene molti di noi, tra Selinunte e Triscina, lavoriamo 4 mesi l’anno. Oltre alla crisi di mercato — aggiunge Gandolfo — adesso pure la beffa dell’Imu valutata con criteri fuori da ogni logica e con parametri riferiti alla seconda casa. Molti di noi abbiamo dato delega ad un legale per fare ricorso contro questa stangata che rischia di far soccombere diverse attività. Le tasse intendiamo pagarle ma così, si chiude.

Molti imprenditori locali hanno già riferito al sindaco, Felice Errante, della difficoltà a pagare questo ulteriore balzello. In attesa di una possibile soluzione, chi non ha pagato potrebbe avere seri problemi con il fisco e la società di riscossione. Anche V. M., titolare di un noto albergo di Selinunte non ha potuto pagare e aggiunge: «Dovevamo saldare 48 mila euro per l’Imu. In questo momento lavoriamo al 30% del possibile giro d’affari. Non abbiamo i soldi. O paghiamo i dipendenti e l’Enel per rimanere aperti o l’Imu. Anche noi abbiamo fatto ricorso».

La crisi economica e l’Imu stanno mettendo in ginocchio diverse aziende, e non solo del settore turistico. Pasquale Rizzo del gruppo commerciale «Keidea» si è dovuto indebitare per pagare oltre 100 mila euro di Imu. «Una batosta – afferma Rizzo – che non ci aspettavamo così onerosa. Ho dovuto chiedere un prestito in banca per far fronte al pagamento dell’Imu. Così non si può continuare. Nel 2012 – conclude Rizzo – abbiamo registrato un calo negli incassi del 20% circa, e adesso pure l’Imu. Purtroppo, continuando così, non so se riusciremo a garantire nel 2013 i livelli occupazionali attuali».

di Filippo Siragusa
per GdS

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  • mi dispiace veramente continuando con questa politica andiamo a sbattere, proviamo a cambiare almeno possiamo dire di averci provato

  • un motivo in più per mandare a casa tutti quelli che ci hanno portato in queste condizioni. Si deve cambiare politica.

  • Gli imprenditori (albergatori) di contrada Belice di Mare non sapevano che avrebbero lavorato per non più di quattro mesi l'anno? Dopo il sostegno pubblico (è possibile che nessuno abbia goduto dei benefici della 488 o di altro?) le tasse bisogna pur pagarle anche se l'IMU è un balzello che colpisce tutti e, quindi, tutti dobbiamo pretendere che sia regolamentata in maniera giusta. Se gli italiani non daranno più credito a B. (è stato il primo a proporla) sarà possibile avere l'IMU più equa.

  • Panta Rei...un'azienda è un'azienda nn basta un titolare e nemmeno un governo e nemmeno la 488

    Ci vogliono tutti e tre e che sappiano ognuno e tutti insieme dove mettere le mani

  • L'errore sulla applicazione dell'IMU anche alle aziende è evidente: Monti e i partiti che lo hanno sostenuto (PD e PDL, ricordo a tutti), hanno appesantito le aziende con un'altra gabella, rallentandone lo sviluppo e riducendo la liquidità delle stesse. L'IMU (o ICI) è giusto che si paghi, ma non andrebbe applicata a chi produce lavoro. Puro buonsenso... indipendentemente dal tessuto sociale (SUD o NORD Italia) considerato.

  • Ed io ricordo a tutti che Monti ha dovuto introdurre l'IMU perché il PDL si é opposto alla patrimoniale, cioé al prelievo, tra l'altro una tantum, sui grandi patrimoni. Lo disse papale papale la Gelmini a Ballarò "non possiamo introdurla, il 27% degli italiani che ci vota é contrario e non ce la perdonerebbe". E quindi, invece di ricorrere alla patrimoniale, che avrebbe colpito i ceti più ricchi ( che, probabilmente, manco se ne sarebbero accorti!), il governo ha dovuto ripiegare sulla tassa sugli immobili, ossia sulla 'patrimoniale dei poveri'. Ma pare che gli italiani se ne stiano già dimenticando. Così come non capiscono che l'abolizione dell'IMU sarebbe un'elemosina per i proprietari delle case più modeste, ma un regalone per i nababbi. Provate a pensare quanto risparmierebbe Berlusconi ( o la sua ex moglie!) Fatta questa precisazione, concordo con Francesco per quanto concerne i fabbricati beni strumentali d'impresa.

  • What a wonder.
    Ma vedremo se ancora e in quanti si lasceranno abbindolare nuovamente dal b. silvio.
    Le imposte bisogna pagarle oggi, altrimenti non ci sarà domani. Ma bisogna ancora una volta anche tagliare le spese alla politica.
    Poi se la disgrazia nazionale di s.b. vuole per forza fare un ponte, che cominci con quello caduto sulla Sciacca Agrigento.

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Redazione