È partita ieri dal centro belicino una campagna del partito Fratelli d’Italia volta a chiedere lo stop dell’operazione “Mare Nostrum” con la quale lo Stato impegna uomini e risorse nel salvataggio, nel Canale di Sicilia, dei migranti. A spiegare l’iniziativa, nel corso di una conferenza stampa tenuta nella sede del partito, è stato Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma e dirigente nazionale del partito.
Il messaggio non è e non vuole essere xenofobo – ha detto Alemanno – ma la nostra proposta è quella di creare un coordinamento siciliano che mobiliti associazioni, comitati e movimenti politici e sociali per fermare “Mare Nostrum”, arrestare i flussi migratori nei porti di partenza, creare sulle coste nordafricane presidi internazionali tramite i quali richiedere asilo politico, reintrodurre il reato di clandestinità e regolamentare i flussi migratori sulla base del tasso di disoccupazione nazionale. In Italia lavorano 4 milioni di stranieri regolari e circolano circa 650mila clandestini
Alemanno ha annunciato una grande mobilitazione da attuare in Sicilia e da portare prima a Roma e poi a Bruxelles e ha espresso solidarietà alle forze di polizia in agitazione contro il blocco degli stipendi e i tagli al comparto sicurezza.
Sul fronte della sicurezza sanitaria, in particolare delle forze dell’ordine, è intervenuto Igor Gelarda, dirigente nazionale del sindacato di Polizia Consap.
Abbiamo già avviato una class action – ha detto – nei confronti del Ministero dell’Interno che ha omesso di fornire a noi operatori le protezioni individuali di sicurezza personale, così come previsto dal Ministero della Salute. In Italia circa 40 colleghi sono positivi alla mantoux. In Sicilia la situazione sembra sotto controllo
Alemanno, presidente del Consiglio nazionale dell’Anci, prima della conferenza stampa alla quale hanno preso parte tra gli altri i sindaci Cristaldi e Bica, è stato ricevuto dal sindaco Errante.
Margherita Leggio
per La Sicilia