Venerdì 9 agosto al Parco Archeologico di Selinunte “La morte dell’eroe”, il cunto di Alfonso Veneroso che farà sua la ritmata tecnica tradizionale per raccontare “il duello dei duelli”, ovvero lo scontro tra Achille e Ettore, con la sconfitta e la morte del principe troiano. In scena tra suoni di una guerra dei nostri giorni entra un reduce in vesti militari con un bastone ed un libro in mano. Il libro è l’Iliade. Il reduce posa a terra il libro e, dopo l’ennesimo sparo, chiede alla poesia di rivelargli come gli antichi affrontavano la morte nella atroce necessità della guerra. La Musa risponde con i versi dell’Iliade e da quel momento si snoderà la vicenda narrata dai versi dal poema, fino alla comprensione del non-senso, dell’assurdità della guerra, così come ce la mostra nel finale della vicenda, Omero,“Poeta sovrano”.
Nessuno ha saputo descriverci la guerra e la capacità di affrontare la propria fine, in maniera più moderna di come ha fatto il primo poema mai scritto in Europa, l’ “Iliade”.
Il suo autore, Omero, non usa filtri, ciò in cui l’arte di Omero rimane insuperata è la rappresentazione di cosa è in realtà la guerra e cosa devasta: non solo le città e le nazioni, ma soprattutto l’anima Questo sia per chi è destinato a vincere, sia per chi è destinato a perdere, come per Ettore ed i suoi cari, i cui sentimenti travolgono in una tempesta di emozioni l’uditorio
E’ questa verità che “ACHILLE ED ETTORE – LA MORTE DELL’EROE” rivela , in una rappresentazione senza tempo. Oggi le parole di Omero ritornano più attuali e brucianti che mai con la straziante storia di una comunità nazionale assediata proprio nel cuore della nostra Europa; gli accadimenti contemporanei possano così essere interpretati e assumere un nuovo senso alla luce della grande Poesia, nella prima e più potente opera letteraria dell’Occidente.
Informazioni e biglietti su: www.coopculture.it