Da Lilibeo a Messina, da Segesta a Siracusa, da Selinunte ad Agrigento, la Sicilia, in attesa di poter riaprire i Parchi archeologici ai visitatori, continua a lavorare alacremente alla ricerca della propria storia Sono tantissimi i cantieri attivi in cui si stanno svolgendo scavi archeologici per scoprire sempre più sulle testimonianze lasciateci dalle antiche civiltà che hanno abitato l’Isola
Quella che sta vivendo la Sicilia da alcuni mesi è una stagione di entusiasmante ripresa dei cantieri archeologici e di rinnovate collaborazioni con università siciliane, italiane ed estere: una vera e propria primavera dell’archeologia in Sicilia, grazie all’impulso dell’Assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana
A Selinunte si torna a scavare nel tempio “R” con lo staff della New York University guidato dall’archeologo Clemente Marconi e riprendono le attività in collaborazione con istituzioni accademiche tra cui l’Istituto Germanico di Roma. L’università di Bonn, ad esempio, sarà impegnata nell’area del porto orientale. Altri scavi saranno effettuati nell’Agorà grazie all’Università di Berlino e nel quartiere delle vecchie fornaci dove la direzione del Parco sta predisponendo visite speciali, aperte al pubblico, ad alcune porzioni dell’abitato. Con l’Università Cattolica di lublin, infine, è stata attivata la ricerca dell’antico teatro.
“La ricerca della nostra storia e delle testimonianze del passato – sottolinea l’assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – è, non soltanto un impegno scientifico e un modo per conoscere le nostre radici e la nostra identità, ma un’attività che ha il gusto della contemporaneità, perché ci permette di offrire al mondo una Sicilia più consapevole di se stessa, in grado di progettare futuro e politiche di sviluppo proprio a partire dalla cultura. Definire questa stagione come la primavera dell’archeologia siciliana è oltremodo giusto, perché siamo davanti a un rinnovato entusiasmo che il Governo regionale ha posto al centro di una visione complessiva, che unisce studio, scienza, storia, cultura ed economia, protesta alla crescita della nostra Sicilia”.

Samonà al Parco di Selinunte

Alberto Samona a Selinunte

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