parco-di-selinunteAllarme ambientale nel bellissimo Parco Archeologico di Selinunte. La denuncia è partita da un gruppo di turisti velisti che ha visitato le rovine del tempio greco nelle scorse settimane, con l’aiuto di una guida locale la quale per prima ha trovato difficoltà a muoversi e perfino a trovare i sentieri.

Erba incolta, rovi, spine, piante selvatiche stanno prendendo possesso dell’intero percorso e come se non bastasse è stata notata la presenza di tante zecche, parassiti pericolosi non solo per la salute degli animali (e la zona ha ancora una forte impronta agricola) ma anche per l’uomo, in quanto le punture di zecca possono causare in alcuni reazioni allergiche importanti.

Non è esclusa anche la presenza di rettili, abbastanza comuni in questa parte della Sicilia e liberi di muoversi proprio nell’erba alta.
Oltre a ciò, mancano indicazioni, segnali per i sentieri e le stesse rovine sono lasciate liberamente al passaggio e al contatto con persone non sempre ben intenzionate. La Regione, che dovrebbe attivare il servizio forestale per ripulire la zona, gioca a scaricare le responsabilità con i dirigenti del parco archeologico e tutto si conclude con la solita giustificazione: la crisi. Ma la bellezza naturalistica e artistica di questi luoghi merita rispetto anche in tempi di crisi … non sarebbe una bella idea, in attesa dei finanziamenti, coinvolgere scuole, gruppi scout, WWF e Legambiente in aiuto gratuito?

Grazia Musumeci
per ecologia.guidone.it

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