AltraIliade, venerdì sera al Teatro Selinus di Castelvetrano

Si ricorda che, venerdì 9 aprile alle ore 21, andrà in scena “Altrailiade” nell’ambito della stagione del Teatro Selinus. Scritta e diretta dal Giacomo Bonagiuso, l’opera prende spunto dall’immortale scritto del sommo Omero per raccontare le atrocità della guerra.

Nella nota di regia si legge: “Spesso i mass-media ci consegnano una visione della guerra irreale. La guerra degli inviati speciali, dei tempi televisivi, della contraerea muta nel cielo scuro della notte. Ma la guerra, quella vera, non ha diritto ai “primi piani”, ai tre minuti nel Tg della sera; è una “cosa” sorda, muta, spesso anche cieca. Una “cosa”, appunto, oscura, quasi non fosse mai visibile davvero e in profondità.

Omero, nell’Iliade, canta la guerra e le sue gesta; una guerra di giovani che si ammazzano a colpi di pietra, con le nude mani, di rado con un’arma forgiata. È la guerra della truppa, che non indossa armature splendenti, né possiede carri o tantomeno cavalli. Poi c’è il “galateo” di guerra dei rampolli, gli eroi cui il poeta concede – come un nome nuovo adatto al ritmo della battaglia – gli epiteti (Ettore, il massacratore di genti, Achille, il piè veloce…); sono gli eroi che si sfidano in una surreale contradanza di gesti, che spesso vengono graziati da un dio, che a volte fuggono di fronte alla morte.

Come potevamo raccontare con efficacia tutto questo senza cadere, per un verso, nel puro classicismo di maniera, e, per l’altro, nel cronachismo militante? Abbiamo scelto una via diversa dalle più recenti rappresentazioni contempranee: abbiamo messo in bocca l’Iliade alle Troiane di Euripide, alle donne superstiti, condannate a rimanere ancora tra le macerie della città di Priamo e a subire sorti diverse: Ecuba, madre di Ettore, sposa di Priamo, regina di Troia, sarà schiava di Ulisse.


Cassandra, la figlia di Priamo cui gli dei avevano dato il dono della profezia e la sventura di non essere mai creduta, approderà ad Argo, schiava del re dei re, Agamennone. Polissena, stuprata dalla guarnigione sulla tomba di Achille, dovrà custodire la memoria dell’eroe nel cui nome si abusa del suo corpo. Andromaca, vedova di Ettore, dopo aver visto cadere dalle mura il marito e il regno, assisterà impotente alla morte di Astianatte, suo figlio, scaraventato da Ulisse dall’alto delle mura troiane. È la guerra che continua oltre la guerra, l’altra guerra, quella che è nei campi di prigionia, nei ghetti… e noi quest’altra-Iliade volevamo raccontare, mettendo sullo sfondo la rappresentazione dei fatti (abbiamo girato con gli strumenti del cinema talune gesta) e in primo piano il corpo delle donne nel cui ventre cavo abita il riverbero della guerra. Ieri come oggi, come forse, purtroppo, domani. In altre iliadi contemporanee”

In scena ci saranno Giusy Galatà,nel ruolo di Ecuba Leonardo Seidita, Poseidone, Vitalba Ingrasciotta, Polissena, Monica Bono, Cassandra, Vitalba Sciacca, Andromaca, Alessia Torino, Atena, ed inoltre Sara Cuttone, Valentina Di Salvo, Nadia Burzotta, Vita Di Stefano, Giovanna Calandrino e Desirée Alagna che comporranno il coro femminile. Nicola Marchese, Salvino Russo, Benito Frazzetta, Roberto Barone, Mario Manuel Villani, che comporranno il coro maschile. Ed ancora Dorothy Marino, Ade, Laura Cristaldi, Omero, Marco Cusumano, Achille, Roberto Barone, Ettore,Benito Frazzetta, Agamennone, Francesca Curatolo, Elena d’Argo.

Lo spettacolo andrà in scena venerdì mattina alle 10 ed alle 11.30 per gli studenti delle scuole superiori, e sempre nella giornata di venerdì alle 21, ed in replica domenica sempre alle 21, per gli abbonati e per tutti coloro che vorranno assistere all’ennesimo lavoro portato in scena dai ragazzi dell’ Akkademia “Ferruccio Centonze, “Scuola di teatro, cinema e danza diretta da Giacomo Bonagiuso”.

Infoline 0924.909610- 611, oppure 0924.907612;

il biglietto d’ingresso sarà di € 15 per poltrona e palco centrale, € 12 per palco laterale ed € 8 per il loggione

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  • Penso che il viaggio che stanno compiendo i miei ex compagni d’ equipaggio e i nuovi arrivi sia il percorso e il tragitto dell’ anima, compiuto dal i primi “pazzi” e che sta’ proseguendo con altri corpi, altre voci, altri occhi, altri cuori! Adesso loro , i nostri eroi del sogno, saranno tutto in tutto anima, corpo, voce, danza, immagine e sostanza! Guarderete con occhi di fuoco e veleggerete con vele nuove e potenti e non avrete piu’ paura. Forza ragazzi! Sono con voi!

  • Nell'ALTRAILIADE vedrete le emozioni, il sudore, vedrete come abbiamo sacrificato i giorni, anche nel pianto, cercando di dare forma ad un personaggio e ad uno spettacolo, di come per un coro maschile sia facile procurarsi graffi e lividi sulla pelle, di come la nostra Cassandra abbia dato il meglio di se, riuscendo ad emozionare, di come Poseidone viene capovolto nella sua fragile maestosità, di come Ecuba, in scena come nella realtà, sia il nostro angelo e la nostra saggezza, di come Polissena rischia l'osso del collo..lasciandovi di pietra grazie alla sua bravura, di come il coro femminile riempirà le vostre anime con un canto..di come non avremmo mai potuto affrontare questa guerra senza Giacomo Bonagiuso REGISTA CONDOTTIERO AMICO
    grazie a quel pubblico che oggi emozionandosi ci ha emozionati!
    GRAZIE

  • Ho avuto occasione di assistere ad una prova dello spettacolo e devo dire che è un'idea molto originale e lo spettacolo è messo su davvero bene!
    Spunti davvero ottimali che danno ritmo ad un tema difficile da mettere in scena e quindi che riescono ad interessare quà e la lo spettatore!
    C'è da dire però che dopo un anno di corso teatrale ci si aspetterebbe qualcosa di più di più dagli attori, che danno sfoggio di notevoli capacità fisiche e coreografiche ma che spesso tralasciano parti molto importanti quali la dizione, la proiezione della voce e cosa importantissima l'interpetazione!! Il sentire le battute, il fatto di spingerle fuori da uno stato d'animo interno che farebbe cambiare totalmente aspetto allo spettacolo!...Spesso sembra quasi una lettura della parte ed è davvero un peccato rispetto a quello che lo spettacolo in se potrebbe dare! La tecnica coreografica messa su da teatro sperimentale è indiscutibile, ma in pratica a parte alcune eccezioni si vede solo quella!
    Una nota di merito vorrei farla a Leonardo Seidita e Nadia Burzotta in quanto unici due ad avermi trasmesso davvero qualcosa di forte e reale.
    Leonardo grande energia, presenza e tecnica (recitare un monologo quasi a testa in giù e far arrivare la voce molto bene non è da tutti!).
    Nadia esplode di energia con quella sua recitazione pulita, articolazione impeccabile e non un'ombra di tensioni sul corpo o in viso che sono traguardi molto difficili anche per attori professionisti, insomma una presenza forte che spicca sul palco!
    Anche Benito Frazzetta riesce a dare un'impronta notevole al coro maschile con una presenza scenica notevole che non è data dalla sua stazza ma dai bellissimi movimenti che riesce a compiere mettendosi in gioco con tutto il corpo!
    Per quanto riguarda gli altri "protagonisti" , credo che gente con anni di esperienza teatrale avrebbe potuto fare molto molto molto meglio anche senza bisogno di divismo!
    La parola soprattutto è la cosa più importante per un attore e le tensioni fisiche che portano a gesti inutili (vedi mettersi le mani davanti il viso durante un monologo) andrebbero eliminati per fare spazio ad una tecnica più raffinata che porterebbe lo spettatore ad una comprensione intellettuale ed emotiva di gran lunga superiore.
    Standing Ovation per la scena finale che è veramente forte, toccante arriva come un pugno allo spettatore che esce dalla sala con qualcosa che si porterà dietro.
    Sarà perchè questa scena è del tutto fisica?...

  • io invece penso che un anno sia molto poco per arrivare a fare le cose fisiche che facciamo e in questo anno abbiamo lavorato proprio su questo.

  • Carissimo Emmanuele, dovrei forse ringraziarla per i complimenti, ma proprio non mi va di accettarli, né mi va di accettare una "recensione" basata sulla visione di una prova luci, una prova spezzettata, dove spesso si dava lo stop, si ripetevano meccaniche; una prova dove l'importante era sistemare il piano luci al meglio, e non di certo uscir fuori tutto il nostro lavoro, né le voci, cosa che abbiamo riservato per la vera messa in scena. Piuttosto, mi domando se lei fosse presente oggi: io ho visto gente piangere, emozionarsi, sia fra il pubblico, sia sul palco. Ancora oggi, per tre repliche, ho sentito sulla mia pelle l'isterica follia di Cassandra, la rabbia i Ecuba, il dolore di Andromaca, lo stupro di Polissena, il lamento di "una stirpe che andava al macello", il pianto delle donne, la caduta di un Dio e di un trono.
    Ancora oggi mi sono emozionato come la prima volta, quindi lei non può permettersi di affermare il contrario, né di calpestare lavoro, sudore e sacrificio altrui.
    Lei non può neanche permettersi di esternare complimenti, critiche o pensieri: visioni lo spettacolo prima, o provi a lavorare e mettere in scena anche uno solo dei personaggi che noi abbiamo portato, e poi potremo anche riparlarne...ma parole che si basano sul nulla, no, non posso accettarle...

  • Caro signor Emmanule, io davvero non comprendo che spettacolo abbia visto lei...dice non aver sentito emozioni, e che ne dice del monologo di Polissena?...me ne parli, per favore, sare davvero curioso di entrare in questo particolare...

  • purtroppo il signor emmanuele ha visto la prova di montaggio luci... come diavolo l'abbia scambiata per la prova dello spettacolo è sorprendente! certo che c'erano le azioni fisiche mentre le battute venivano "dette".... non serviva altro a quella prova. Se sapevo che il signor Emmanuele faceva il critico improvvisato non l'avrei fatto entrare ad una prova tecnic - durata per altro 4 ore!!! - che non poteva per ciò stesso essere valutata. Mah... c'è sempre da stupirsi a questo mondo...

  • Innanzitutto volevo complimentarmi con i ragazzi dell' Akkademia teatro cinema "F. Centonze" e con il regista Giacomo Bonagiuso perchè hanno messo anima e corpo nel regalare emozioni anche in questo lavoro e poi perchè hanno saputo rendere in maniera non tradizionale un'opera tra le più belle e importanti. Complimenti di cuore a tutti.
    Volevo poi chiedere al signore che ha commentato soprache esperienze teatrali abbia. Penso che giudicare un'interpretazione, criticare un'interpretazione, proporre un' interpretazione propria, presumere di sapere quale sia una buona e una cattiva interpretazione siano cose da lasciare a chi di dovere. Non crede?
    Infine sono certa che nessuna persona appertenente a questo gruppo possa essere accusata di "divismo" , e chi li accusa di ciò è sicuramente: o una persona cattiva, poichè butta fango sugli altri per cercare di apparire lui brillante, o una persona ignorante perchè non sa quanta umiltà ci sia in questi ragazzi.
    Ancora complimenti.

  • Emmanuele, non puoi giudicare basandoti su una prova di posizione delle luci. Da fuori non puoi capire. Noi abbiamo sudato e lavorato duro e con immensa passione, io e i miei compagni di viaggio abbiamo condotto un grandissimo lavoro di cui vado molto fiera e che difenderò fino alla morte, quindi non condivido le tue opinioni.

  • ma quali opinioni??? stiamo dando troppa importanza ad un "improvvisatore", ragazzi... non ha visto nessuno spettacolo, si è imbucato alla prova luci con l'intento di giudicare... evidentemente in male fede. La colpa mia che l'ho fatto entrare. dovevo evitare come ho sempre evitato. lasciamolo perdere, abbiamo sprecato già troppi commenti per discutere del nulla... speriamo solo che il pubblico vero che ha visto lo spettacolo vero, e non una somma di spezzoni con le tirate principali tagliate per ragioni di tempo e di illuminotecnica, abbia voglia di scrivere nel bene e nel male quello che ha visto.

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Comune di Castelvetrano