Torna a Palermo, per l’undicesimo anno, il Festival “Le vie dei tesori”: cinque week end, compresi tra il 29 settembre ed il 29 ottobre, nei quali la città, che sarà Capitale della Cultura italiana nel 2018, si trasforma in un grande museo aprendo ai visitatori oltre 110 tesori in gran parte sconosciuti.
Un tour urbano d’autore alla scoperta di luoghi nuovi e suggestivi “raccontati” da oltre 450 volontari qualificati, tra cui 250 studenti delle scuole superiori con i progetti di alternanza scuola/lavoro.
Il II Circolo Didattico “Ruggero Settimo” ha aderito a tale iniziativa con la partecipazione degli alunni delle classi quinte, accompagnati dai docenti e dal Dirigente Scolastico prof. Maria Luisa Simanella che ha sostenuto e condiviso l’esperienza, apprezzandone la valenza formativa.
Nelle giornate di venerdì 20 ottobre e venerdì 27 ottobre, le strade ed i vicoli del centro storico di Palermo sono stati animati da una lunga fila di circa cento bambini, curiosi e desiderosi di immergersi nella “grande bellezza” di questa città, crocevia di diverse culture che convivono armoniosamente.
Si inizia con un tuffo nella memoria lungo sette chilometri: tanto si sviluppano in lunghezza ed in altezza le scaffalature lignee dell’Archivio Storico Comunale cariche di documenti che custodiscono la memoria storica della città. La passeggiata prosegue tra i colori, i profumi e i suoni di Ballarò: il mercato storico più antico di Palermo, animato dai chiassosi e coloriti richiami dei venditori (le cosiddette abbannniate); a pochi passi da Ballarò la Biblioteca di Casa Professa attende i piccoli visitatori con migliaia di volumi, di preziosi manoscritti e 300 ritratti di illustri personaggi siciliani del mondo dell’arte e della letteratura. Attraverso il quartiere arabo della Kalsa si arriva al Complesso Monumentale dello Spasimo nelle cui sale è possibile ripercorrere la storia e le trasformazioni di questo luogo suggestivo: prima convento, poi lazzaretto, ed ancora magazzino, albergo dei poveri ed ospedale per poi essere restituito alla città come spazio aperto per ospitare eventi culturali, mostre e rappresentazioni teatrali e musicali. La visita si conclude al Museo Internazionale delle marionette con i suoi splendidi pupi siciliani accanto a burattini e marionette provenienti da ogni parte del mondo: figure animate nate per raccontare storie ed avventure di personaggi comuni e di eroi tutti da scoprire.
Durante tutto il percorso, i piccoli visitatori sono sempre stati attentissimi alle spiegazioni delle guide, hanno posto domande per soddisfare le loro legittime curiosità, hanno guardato e ammirato tutto con estremo interesse smentendo così lo stereotipo del tour culturale come un’attività noiosa per i bambini e dimostrando invece quanto la loro intelligenza e la loro sensibilità, adeguatamente sollecitate, siano in grado di catturare la bellezza di un patrimonio artistico da conoscere, proteggere e amare.
Carmela Valenti Addetto stampa
2 Circolo Didattico R. Settimo