Anche a Castelvetrano prende vita il gruppo “PDL Sicilia”

I fatti politici che si sono succeduti negli ultimi mesi portano alla ribalta visioni diverse su aspetti strategici e programmatici dell’intera linea politica del centro-destra nella Regione Sicilia.

In particolare le vicende in seno al PDL che hanno caratterizzato l’ultimo scorcio di legislatura hanno profondamente cambiato il quadro istituzionale ed amministrativo. La coalizione che ha visto il Partito del Popolo della Libertà assieme alle altre forze politiche del centro-destra, MPA E UDC, vincere con ampia maggioranza le ultime elezioni regionali, di fatto non esiste più.

Una parte del PDL “lealisti” ha disatteso il mandato degli elettori provocando non pochi problemi all’intera isola, visto anche gli importanti provvedimenti legislativi che la Regione doveva esitare senza correre alcun rischio di trovarsi in difficoltà.

Anche le scelte “imposte dall’alto” in merito ai co- coordinatori regionali non hanno avuto il favore di quasi la metà dei parlamentari regionali, ritenendoli non in sintonia con l’intera rappresentatività del PDL.

Per quanto sopra esposto si ritiene indispensabile creare un distinguo in seno al Partito che porti all’attenzione dei vertici nazionali un modo diverso di fare politica. Ponendo maggiore attenzione ai problemi della nostra regione e senza sottostare in modo verticistico alle decisione che vengono dall’alto.

Il distinguo ha una forte connotazione politica in quanto anche nelle prossime decisioni che riguarderanno il partito il nostro Presidente On. Silvio Berlusconi deve avere consapevolezza che in Sicilia esiste una forte rappresentanza elettorale in tutte le province ed i comuni che ha intenzione di volersi dedicare al bene della nostra terra, conquistando la fiducia a tutti i livelli con un nuovo modo di fare politica, attraverso persone nuove, progetti nuovi e idee vincenti.


L’On. Gianfranco Miccichè, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, oltre che presidente del CIPE, ha lanciato la sfida in Sicilia della costituzione all’ARS del Gruppo Sicilia che comprende anche i finiani Scalia e Briguglio.

In linea con la politica intrapresa dall’On. Scilla a difesa del nostro territorio i sottoscritti consiglieri comunali già facenti parte del gruppo di AN dichiarano di aderire al PDL SICILIA e di costituire pertanto all’interno di questo consesso civico il Gruppo Consiliare del PDL SICILIA.

In virtù della presente gli stessi consiglieri comunali eleggono il Dott. Antonino De Francesco capogruppo del nuovo gruppo consiliare ed il consigliere Dott. Luciano Perricone vice-capogruppo.

Castelvetrano, lì 4/12/2009

I Consiglieri

De Francesco Antonino
Perricone Luciano
Gancitano Salvatore

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  • E chi se ne frega!!!!!!!
    Vi siete mai domandati come con facilità si passa da uno schieramento all'altro?
    Due sole risposte:
    a) perchè in questa maniera tutelano la cosa pubblica!
    b) perchè in questa maniera tutelano interessi di parte!
    VOI CHE NE PENSATE?

  • Meglio classificarsi come impuniti che essere dei falsi moralisti venditori di chiacchiere e di favele! Questa la politica che gravita attorno a ciò che è rimasto della sinistra. Si critica il Pdl ed il centro destra in generale ma non ci si rende conto da quale pulpito viene la predica. Siamo tutti concordi nel ritenere Berlusconi inidoneo a governare l'Italia ma quello che mi chiedo è: un'opposizione nel caos più incredibile, frammentata e priva di compattezza (come quella che si presenta innanzi gli occhi di tutti noi italiani), che continua a ridicolizzarsi con episodi come il No B-Day credete veramente che possa governare in maniera adeguata il nostro Paese? Beh...allo stato attuale io la vedo nera!

  • Caro Giovanni quante inesattezze nel tuo commento.
    Ma prima vorrei capire se il tuo "meglio classificarsi da impuniti"
    vuol per te dire che essere dei delinquenti e' il meno peggio.
    Io credo invece che innanzi tutto la condicio sine qua non per governare una Nazione,
    una Regione, un Comune giu' giu' fino ad un Comitato di Quartiere sia
    non essere un farabutto.

    Il No BDay non e' stata una manifestazione politica ma nata da un movimento spontaneo
    apolitico con radici facebookiane. Poi se i vari rete quattro e i canali di disinformazione (di cui tu penso ti nutra) la etichettano di sinistra la cosa non mi sorprende piu' di tanto. Ritornano i diktat.
    Il messaggio della manifestazione e' che ci sono Italiani (anche all'estero)
    che reputano la figura di Berlusconi inadatta a rappresentare e governare l'Italia. Punto.
    La democrazia del manifestare appartiene alla gente e non necessariamente quest'ultima debba essere politicizzata. Punto.

    Questo e' un governo, secondo me, ferocemente classista che taglia i diritti dei lavoratori, punta a cancellare quel poco di welfare state che ancora ci rimane e favorisce uno spostamento della ricchezza del Paese dai salari alle rendite e ai profitti.
    E allora che si fa? Nel frattempo, mentre aspettiamo che uomini di Stato veri riprendano le redini di questa nostra Nazione, noi dovremmo esigere legalita' e trasparenza da chi ci amministra e da chi svolge una qualunque attivita' legata al pubblico.
    Cordialmente

    P.S. tu dici: "Siamo tutti concordi nel ritenere Berlusconi idoneo a governare". Tutti chi?

    Ancora un po' di musica con De Gregori:
    (...)La storia siamo noi, attenzione, nessuno si senta escluso.
    La storia siamo noi, siamo noi queste onde nel mare,
    questo rumore che rompe il silenzio,
    questo silenzio così duro da masticare.
    E poi ti dicono "Tutti sono uguali,
    tutti rubano alla stessa maniera".
    Ma è solo un modo per convincerti a restare chiuso dentro casa quando viene la sera.
    Però la storia non si ferma davvero davanti a un portone,
    la storia entra dentro le stanze, le brucia,
    la storia dà torto e dà ragione.(...)

  • Esprimere un parere, anche se diverso dal suo, non significa averlo criticato con l'espressione "quali inesattezze", le pare Sig. Ingoglia? E poi...un giro enorme attorno alle mie considerazioni (non voglio nemmeno discutere se giuste o sbagliate perchè pareri) quando alla fine del mio commento ho posto una precisa domanda: un’opposizione nel caos più incredibile, frammentata e priva di compattezza (come quella che regna in Italia allo stato attuale) le pare possa sostituire degnamente l'attuale governo? E' unicamente questo il nocciolo della questione. Punto. Poi, per quanto riguarda il No B-Day, sia che la manifestazione abbia preso piede su facebook, sia che l'abbiano annunziata i Tg, si deve comunque ammettere che la sinistra non ha fatto proprio una bella figura, e anche questo è assodato. Ho amici a Roma che mi hanno addirittura riferito che si offrivano ai giovani ricariche telefoniche e buoni benzina gratis purchè si partecipasse al No-B Day. Ma si rende conto Sig. Ingoglia o no? Così la sinistra "pura" e "scevra di qualsiasi imputazione" si accativa la simpatia degli elettori? Bel modo di far politica, non c'è che dire. Lo ribadisco ed il mio è sempre un punto di vista: posto che non ci sia un'opposizione degna di prendere in mano le redini del governo, tra "i due mali" scelgo il minore per cui meglio essere classificati come impuniti e saper governare piuttosto che non saper governare e portare sull'orlo del baratro un'intera nazione. Perchè è questo che il precedente governo Prodi stava attuando. Cordialità.

  • Quello che non riesco proprio a capire è questo falso perbenismo che regna nella politica italiana, principalmente attorno ai suoi elettori. Ricordo a tutti (casomai ce ne fossimo dimenticati) che per ben 7 legislature abbiamo accettato la figura di Giulio Andreotti come Presidente del Consiglio dei Ministri. Sulla sua pronunciata gobba per anni hanno gravato diversi capi d'imputazione, dai presunti rapporti con la mafia ai legami con i fratelli Salvo, dall'omicidio del giornalista Pecorelli alla diffamazione nei confronti del giudice Almerighi, alla vicenda Moro. Almeno che anche lui, come presumibilmente Berlusconi, non si sia "aggiustato" le leggi per non essere colpito da qualsiasi tipo di condanna, beh mi pare che nei confronti dell'allora Presidente del Consiglio sia caduto qualsiasi tipo di sospetto conseguentemente alle assoluzioni ricevute nel corso degli anni da parte della magistratura: semplicemente i fatti non sussistono. Eppure su di lui il gossip italiano si è scatenato e la gente comune si è nettamente divisa: alcuni lo hanno considerato un delinquente, altri una vittima. Durante il suo operato da politico non mi sembra proprio abbia fatto regredire l'Italia, anzi in quell'epoca il nostro stato ha attraversato un periodo di benessere e floridità. Cosa voglio dire? Anche se Andreotti da alcuni è stato sempre considerato un delinquente, dal punto di vista politico si è rivelato quasi sempre impeccabile. Analizzando la situazione odierna, la vicenda Berlusconi può essere affiancabile a quella di Andreotti. Dal 1983 ad oggi il premier ha ricevuto ogni tipo di indagine: dal presunto traffico di droga (archiviato per inconsistenza di prove) alla falsa testimonianza sulla P2 (reato estinto per amnistia nell'89), dalle tangenti alla Guardia Finanza (assolto per insufficienza di prove) alla vicenda Medusa Cinematografica (anche qui assolto) e...potrei continuare. Quello che mi chiedo è: possibile che quest'uomo sia così potente o per alcuni fortunato a tal punto da non essere mai passibile di condanna? Non sono un suo seguace (anche se di destra) ma signori miei, una cosa simile è impossibile, non esiste!! Puoi farla franca una volta, al massimo due ma non sempre! Ecco perchè ritengo che tantissimi dei capi a lui imputati siano inverosimili o comunque da provare; altresì ritengo le considerazioni dell'opposizione come calunnie infondate, unicamente mirate a far cadere l'attuale governo, a tutti i costi. Berlusconi frequenta le escort? Ma che lo faccia pure, a me da cittadino interessa l'operato politico e non la sua vita privata. Lasciamolo governare in pace, giudicheremo il suo operato soltanto alla fine del suo mandato! Diversamente chi concentra la sua attenzione sulla vita privata di Berlusconi è solito occuparsi di gossip (di cui l'Italia campa), NON DI POLITICA. La privacy è un valore costituzionalmente garantito che l'ordinamento giuridico deve tutelare! Non facciamo i ciarlieri e non atteggiamoci da falsi moralisti: nessuno dei politici esistenti ha governato mai con le mani pulite, un mondo politico puro ed incontaminato è solo una chimera, un'utopia! Prodi condannato dalla Commissione Europea, Di Pietro altrettanto per appropriazione indebita di danaro all'interno dell'Italia dei Valori e per violazione del codice deontologico degli avvocati. Chi è senza peccato scagli la prima pietra! Questa la mia opinione che segue un preciso filo logico. Buona giornata a tutti.

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