Andrea Bonafede, colui che ha prestato l’identità al boss Matteo Messina Denaro per la sua latitanza, è stato arrestato oggi pomeriggio su ordine della Procura di Palermo. Ad arrestarlo sono stati gli uomini del Ros. Il giorno dell’arresto del padrino, che aveva la sua identità, raccontò di un incontro “per strada, a Campobello di Mazara, con il suo vecchio amico di gioventù, più o meno un anno fa”: il geometra Andrea Bonafede ha detto ai magistrati che Matteo Messina Denaro gli aveva chiesto di acquistare una casa dandogli 15 mila euro in contanti (“In banconote da 50 euro”).