Secondo l’Associazione nazionale magistrati, “proprio nel momento in cui la magistratura ha smascherato un sistema criminale radicato anche nelle Istituzioni romane, la riforma della responsabilità civile dei magistrati ha il sapore di una rivalsa dei poteri forti”.
Inoltre, “gli effetti gravemente distorsivi della riforma – continua la nota dell’ANM – implicano che i magistrati saranno in balia di timori e condizionamenti e la qualità delle decisioni sarà compromessa. L’ipotesi indeterminata e pericolosa del “travisamento del fatto o delle prove” impedirà qualsiasi decisione serena e libera.
Il coinvolgimento del magistrato nell’obbligatoria azione di rivalsa comporterà incompatibilità a cascata con inevitabili effetti di arretramento ed immobilismo dell’azione giudiziaria”.
Non dimentichiamo che nella nostra storia repubblicana 27 magistrati sono stati uccisi dalla mafia e dai terroristi, dando la loro vita per affermare gli ideali di giustizia e di verità che avevano determinato la loro scelta professionale.
Marsala 12 gennaio 2015
Il Presidente
Francesco Fiordaliso