La Capitaneria di porto di Siracusa rende noto di aver svolto, dal 15 al 16 marzo u.s., unitamente al personale specializzato del Nucleo Subacqueo della Guardia Costiera un’attività operativa, all’interno del Porto Piccolo di Siracusa, al fine di prevenire e contrastare l’occupazione abusiva dei tratti di mare liberi destinati all’uso pubblico da parte di soggetti che, senza averne titolo, ne hanno fatto un uso personale, posizionandovi gavitelli collegati ad una cima e a vari “corpi morti” (pesi utilizzati per farli rimanere sul fondale), trasformandoli di fatto in un campo boe destinato all’ormeggio di imbarcazioni completamente abusivo e pertanto creando un pericolo per la sicurezza della navigazione e portuale. L’operazione, frutto anche della sinergica collaborazione tra l’Amministrazione comunale di Siracusa e la società incaricata “Tekra”, ha permesso di eseguire l’attività di “bonifica”, rimuovendo dallo specchio acqueo numerosi gavitelli abusivamente posizionati e relative cime che sono stati, nel corso delle operazioni, successivamente conferiti in discarica.
L’area è stata quindi posta in pristino stato a tutela dell’ambiente e della sicurezza della navigazione e restituita al lecito e sicuro utilizzo da parte della collettività.
La Capitaneria di porto di Siracusa ricorda che il posizionamento non autorizzato di gavitelli, oltre ad arrecare danno all’ambiente marino, potrebbe far configurare a carico di chi li posiziona condotte perseguibili penalmente per abusiva occupazione di demanio marittimo nonché violazioni di norme sulla sicurezza della navigazione.