La decisione del Consiglio dei ministri di sciogliere il comune di Castelvetrano è una scelta positiva, di affermazione della legalità che aiuta a fronteggiare una situazione gravemente compromessa”.

Lo dice in una nota Rosy Bindi, presidente della Commissione Antimafia. “Da tempo – spiega – la nostra Commissione aveva acceso un faro sulla situazione nella cittadina trapanese, terra di Matteo Messina Denaro, e sui rapporti tra mafia e massoneria. E ulteriori approfondimenti sono stati fatti con l’audizione del prefetto di Trapani, il 31 maggio scorso, nell’ambito della nostra inchiesta sui comuni che andranno al voto il prossimo 11 giugno”.

Alla luce di quanto avevamo acquisito, abbiamo informato il ministro dell’Interno sollecitando lo scioglimento del comune prima delle elezioni per evitare una pericolosa continuità nei condizionamenti mafiosi”, conclude Bindi.

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