Domani 16 maggio 2012,alle ore 12.00 , presso l’aeroporto civile di Birgi, sarà scoperta l’opera d’arte, data in comodato d’uso gratuito, dell’artista Maurizio Brancato.
L’opera, rappresenta nella creatività dell’artista, l’intero territorio provinciale.
Aggiornamento delle ore 15:45:
Causa impegni non attesi del presidente della Provincia di Trapani, On. Mimmo Turano la prevista cerimonia di domani, 16 maggio 2012 alle ore 12.00 presso l’aeroporto civile di Birgi, con l’artista Maurizio Brancato viene rinviata a data da destinarsi.
Note su Maurizio Brancato
Design, artigianato, pittura, modellistica, c’è tanto da esplorare nella variegata attività di Maurizio Brancato: un creativo, uno scienziato delle idee, che ama rielaborare la realtà, appropriandosi delle cose attraverso suoi originali percorsi. Un alchimista, un cesellatore, un architetto-artista siciliano che ha riversato la progettualità, specificatamente architettonica, nel microcosmo degli oggetti in tessuto, della pittura, dei modellini in scala dei monumenti.
Tessuti in seta o in cotone, purché di ottima qualità, costituiscono il pretesto per elaborazioni patchwork di particolare raffinatezza. I suoi ‘pezzi unici’: borse, sciarpe, cravatte, coppole, gilet, copriletto, copritavola, ci mostrano un mondo di colori e forme sorprendente e ricercato, nel gioco delle mille fantasie create destrutturando e ricomponendo in strisce preziosi tessuti. La perfetta fattura, il dettaglio ricercato, sia nella linea ‘arredo’ che in quella degli ‘accessori’ di abbigliamento, qualificano ed impreziosiscono ogni pezzo.
Un’altra attività, intrapresa con maniacale precisione dall’architetto Maurizio Brancato, é quella relativa ai modellini in scala ridotta dei monumenti di Palermo, ma anche di altri luoghi. Famoso il suo Teatro Massimo, in argento o in ottone, il Castello Utveggio, il Palazzo delle Aquile e, ancora in elaborazione, il Palazzo Reale. Infine troviamo le tele, nelle quali modellini d’argento, rigorosamente in scala, di isole e/o arcipelaghi fluttuano su mari di colori acrilici. Così troviamo Ustica, nel suo argenteo isolamento, le Egadi e ancora le Pelagie e le Eolie: tutte con le loro caratteristiche forme che risaltano su mari colorati che ritrovano infine l’azzurro. Vi sono anche isole non siciliane, e vi é pure l’intera Sicilia: perché Maurizio Brancato ama l’isola, l’isola come concetto, elemento finito dai confini certi, che brilla sull’azzurro del mare, come una preziosa gemma. Ecco perché l’artista ha scelto un materiale pregiato come l’argento per realizzarle e l’oggettiva, fedele, riduzione in scala, e non una interpretazione soggettiva per rappresentarle.
I quadri che ne scaturiscono hanno ben poco di pittorico, l’operazione di Brancato é assolutamente concettuale. Le sue mappe tridimensionali denotano ancora una volta la sua volontà di dominio razionale sulla natura e/o sull’opera dell’uomo: un voler cristallizzare, con una operazione di miniaturizzazione, il fascino di un’isola.
l’Ufficio per la Comunicazione
Filippo Siragusa