Nel corso della suddetta attività, in particolare, sono stati sequestrati otto videopoker, alcuni dei quali utilizzavano programmi vietati dalla legge in quanto riproducenti il gioco d’azzardo ed altri a causa dell’irregolare funzionamento, rinvenendo anche denaro contante per circa 1.000,00 Euro. Undici i responsabili denunciati alla competente Procura della Repubblica presso il Tribunale di Marsala per i reati previsti e puniti per giuoco d’azzardo e peculato.
La natura degli illeciti perpetrati in danno di ignari giocatori, tutte vittime inermi delle “macchinette mangiasoldi”, vera e propria fonte di arricchimento per criminali senza scrupoli, era di diversa tipologia.
In alcuni casi, infatti, sono stati scoperti congegni che consentivano la riduzione e talvolta l’azzeramento del valore effettivo delle giocate che viene comunicato in tempo reale per via telematica alla A.A.M.S., attraverso l’utilizzo di una doppia scheda, clone di quella originale capace, tra l’altro, anche di ridurre notevolmente la percentuale delle poche vincite “concesse” ai giocatori.
In altri casi sono stati invece sequestrati i cosiddetti congegni videopoker, oramai da tempo dichiarati illegali, in quanto riproducenti il gioco del poker e le sue regole fondamentali, aventi caratteristiche tali da erogare partite della durata di pochissimi secondi con percentuali di vincite trascurabili, taluni dei quali modificati nella struttura del vano per l’inserimento delle monete, appositamente sostituito con sofisticati congegni di lettura automatica di banconote da 5 o 10 Euro.
I controlli nello specifico settore sono stati effettuati anche con l’ausilio di Ispettori dell’A.A.M.S., passando al setaccio vari locali ubicati nei Comuni di Castelvetrano, Santa Ninfa e Partanna, controllando oltre 50 apparecchi e/o congegni da divertimento ed intrattenimento, la maggior parte dei quali sono però risultati regolari.