Salve, sono uno dei firmatari del documento sulla “chiusura veicolare” del Sistema delle Piazze. Premetto che ne condivido in pieno il “nocciolo” e lo scopo. Impedire alle macchine di riattraversare la parte monumentale della Città è un dovere civico, ambientale, culturale, sociale.
Detto questo, senza entrare nel merito della mia adesione, ché il documento spiega bene ogni passaggio, volevo SOTTOLINEARE una piccola distinzione di merito. Qualcuno dirà: se Lei vuole distinguersi, perché ha firmato? Ho firmato perché comprendo che si stanno coalizzando DUE fazioni, e, quando una scelta di campo va presa, da una parte bisogna stare. Eppure vorrei non rinunciare con pacatezza a dire la mia “cifra” di distinzione.
Lo faccio senza fronzoli e con immediatezza. Io sarei favorevole ad un intervento che:
1) rimoduli il marciapiede antistante la fontana della Ninfa rendendo in primis più agevole la circolazione (si finisce sempre per sbattere con la ruota posteriore a quella curva!) e creando, in secondo luogo, una possibilità di “parcheggi” rigorosamente a tempo sullo quello slargo interno.
2) ripristini il traffico nella Via Pappalardo creando una arteria mono-carregiata di flusso (ove ora ci sono gli alberi) con utilizzo dello slargo al momento occupato da un totem “incidentato e orribile” che costeggia il Circolo della Gioventù con stalli di sosta a tempo.
Questo anche per salvare definitivamente la scelta culturale primaria che è quella di precludere per sempre la viabilità alle auto nel cuore della piazza, creando al contempo, ai margini della stessa, due aree di possibile accesso veicolare e di sosta a tempo. Naturalmente non farei ciò con dei brilli in plastica, ma coinvolgendo gli architetti di questa Città per operare scelte compatibili con l’impianto del Sistema delle Piazze, magari RISPOLVERANDO il PRIMITIVO PROGETTO CULOTTA!
Queste le mie riflessioni a voce alta, come un pensiero che emerge nella serenità e nel rispetto delle altrui posizioni. Certo, se ad oggi mi si dicesse le parti restano due: “aprire” o “restar chiusi”, non avrei alcun dubbio. “Chiudere” per salvare l’arte, la cultura, l’aria, la qualità della vita delle persone, e contestualmente attivare l’assessorato allo Sviluppo Economico e quello alla Cultura per la creazione di un progetto radicale che riporti, appunto, la cultura al centro della Città.
Oggi, purtroppo, da qualche anno, la cultura è in declino e ci si muove con oggettiva difficoltà in una crisi che uccide ilcorpo e anche la mente, lo spirito. Questo però non è un buon motivo per riportare le auto davanti il portone della Chiesa Madre! Spero che queste mie poche righe possano servire da spunto per una terza via… chissà che questo pensiero non finisca per essere utile alla mia Città. Se non fosse così, fate pure finta che io non l’abbia scritto.
Grazie per l’attenzione,
Giacomo Bonagiuso
AUTORE. Altre Fonti
sono d’accordissimo con tutti i punti, anche se non conosco il progetto culotta. Solo una cosa vorrei aggiungere, nn me ne voglia nessuno, proprio in quella zona della piazza vi è un edificio che nn ha nulla a che vedere con i monumenti circostanti, orribile nel contesto, parlo del circolo della gioventù. Già tempo fa avevo sentito parlare di un suo abbattimento per creare un ulteriore spazio anche solo è semplicemente uno spazio verde. In sunto voglio dire che se dobbiamo pensare ad una riqualificazione della piazza x renderla vivibile sotto ogni aspetto perché nn si pensa pure ad una riqualificazione oppure ad una ristrutturazione, magari rendendola più consona all’architettura presente in zona, oppure ad un suo definitivo abbattimento?
Stavolta posso dire di essere d’accordo con te Giacomo, non voglio aggiungere una virgola. Perfetto, esplicito e lineare :)
Nulla di nuovo all’orizzonte ,vecchi problemi mai risolti che ci inseguono da anni senza soluzione .
Già 8 anni fa ,il Consiglio Comunale dell’epoca , approvò una mozione di indirizzo al sindaco pro tempore Pompeo , dove si invitava l’amministrazione ad aprire al traffico veicolare la via Pappalardo come unica ed imprescindibile alternativa alla viabilità cittadina stravolta dal sistema delle piazze che aveva tagliato in due la città , e che doveva collegare come passaggio obbligato due zone Orto/SanGiovanni .
Purtroppo in barba a tutte le regole democratiche e di rappresentanza che regolano la vita politica cittadina ,la mozione non fu tenuta in considerazione anzi diventò il casus belli su cui non transigere , non considerando oltre i problemi di viabilità e dei danni causati alle abitazioni di via La Farina sventrati da macchine e mezzi rimasti incagliati in quella strettoia dove passa a stento una utilitaria e bisogna augurarsi di non incontrare qualche malcapitato pedone ,non si tenne conto nemmeno della crisi economica di tutte le attività che operavano nella piazza che a gran voce chiedevano la riapertura , dopo aver sopportato per anni i danni causati dal cantiere lav
E’ bello leggere parole chiare che non possono dare adito ad interpretazioni ! Caro Giacomo concordo pienamente con te! E mi ripeto: piccoli accorgimenti per rendere un lavoro un opera d’arte e lasciare TUTTI contenti di ammirarla!
Da “turista” non posso che condividere e quotare pienamente. Complimenti.
scusate,ma mi spiegate cosa si risolverebbe con la riapertura al traffico della via Pappalardo!!!??? NULLA DI NULLA esiste già la via La Farina per chi dalla via Savonarola vuole raggiungere la via Garibaldi, di cosa stiamo parlano!!!!! non prendiamoci in giro. Il taglio degli alberi poi per fare spazio alla realizzazione dell’inutile corsia a senso unico la trovo orribile…non me ne voglio sig. BONAGIUSO.
Si legge a pag 2 del PROGRAMMA AMMINISTRATIVO DEL CANDIDATO A SINDACO FELICE JUNIOR ERRANTE: “Il Sistema delle Piazze, vedrà presto il suo completamento con la creazione di un Urban Center
che sarà ubicato dove si trova l’attuale Ufficio Turistico. L’intervento progettuale si inserisce nella
storica decisione di pedonalizzare il centro storico di Castelvetrano, evento che ha conferito alla
città una nuova immagine e ha consentito un nuovo stile di vita ai suoi abitanti. Coerentemente a
queste scelte, le strade limitrofe alle piazze saranno pavimentate con lo stesso materiale e la
medesima tessitura. Sedili in pietra, cestini per i rifiuti, posacenere, dissuasori ed altri elementi di
arredo urbano saranno opportunamente collocati in relazione agli spazi da pavimentare. L’impianto
d’illuminazione sarà dotato di corpi illuminanti a basso consumo energetico e di dispositivi che
consentano un minimo inquinamento luminoso. Dovranno, altresì, essere valutate soluzioni di
viabilità per ridurre il carico di traffico su via La Farina.”
A QUANDO TUTTO QUESTO?
Sono lontano dalla nostra Città da circa quaranta anni, ma il mio amore per i luoghi della mia giovinezza è rimasto immutato, per cui, vivendo a Parma,ho incontrato
molti parmigiani che hanno visitato Selinunte e Castelvetrano, è mi hanno riferito,con mio grande piacere, di essere stati positivamente impressionati prima dalla BELLEZZA del sistema delle Piazze,e dopo della zona archeologica.
Dunque, caro Sindaco tenga duro, niente macchine nelle
piazze, perchè farebbero perdere il fascino di questo luogo.