Garantire e tutelare le aziende sane per evitare il rischio di indebitamento. È quello che chiedono il presidente regionale Cifa Italia Fabio Virdi e il presidente Cifa Trapani Gaspare Ingargiola in merito alla nuova crisi della filiera edilizia generata dai milioni di crediti bloccati nei cassetti fiscali relativi alle misure del “Superbonus 110%” e del “Bonus facciate”. Virdi e Ingargiola auspicano un intervento sinergico delle diverse confederazioni al fine di evitare che gli incentivi per le imprese non diventino oneri insostenibili per l’intero sistema produttivo.

Il Governo Meloni ha messo un punto rispetto all’architettura originaria del “Superbonus 110” e del “Bonus facciate” che ha consentito il perpetuarsi di decine di truffe. «C’è l’esigenza di garantire e tutelare le aziende sane che hanno operato in maniera assolutamente corretta e in linea con le azioni di garanzia di crediti maturati e vantati a seguito di una legittima aspettativa. Pertanto, gli impegni presi dal Governo vanno onorati a maggior ragione se la non praticabilità di questi mette a repentaglio la vita delle imprese che si sono indebitate fidandosi dello Stato», concludono Virdi e Ingargiola.

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