L’assessore Manuela Cappadonna su Facebook si è detta «fiduciosa» che la questione si risolva, ma allo stesso tempo ammette che i suoi «concittadini non hanno ancora capito cosa significa dissesto finanziario». Quando ancora il bilancio preventivo ed equilibrato non è stato approvato dal consiglio comunale, sul Comune di Castelvetrano si abbatte la prima tegola sui servizi garantiti. Stavolta tocca ai pullman urbani dell’Autoservizi Salemi che collegano Castelvetrano con Triscina e Marinella di Selinunte. Così stando le cose, l’azienda marsalese, fra qualche giorno, potrà tirare i remi in barca e non assicurerà le corse.
Il retroscena è tutto amministrativo ma le refluenze sono sui cittadini. L’Autoservizi Salemi ha un contratto firmato col Comune, prorogato più volte, in base a quanto previsto da vecchi bandi di gara della Regione (che autorizzano le linee), anche loro prorogati in attesa di fare i nuovi. Semplificando la questione: la Regione trasferisce i soldi al Comune e poi l’ente paga il fornitore del servizio, in questo caso l’Autoservizi Salemi. Nel caso del Comune di Castelvetrano il contratto (firmato da precedenti Amministrazioni e prorogato) prevede anche alcuni servizi aggiuntivi, come, ad esempio, quello urbano scolastico. Per questo l’ente locale deve compartecipare alla spesa con fondi del proprio bilancio.
E allora, cosa è successo? «Il Comune è da un anno che non ci paga – ammette Vittorio Alaimo dell’Autoservizi Salemi – andiamo avanti con decreti ingiuntivi nella speranza di potere incassare». Così stando le cose, l’azienda di trasporti ha svolto il servizio anticipando tutti i costi del personale (4 autisti), dei mezzi e del carburante. «È una situazione insostenibile» dice Alaimo che si incontrerà con alcuni rappresentanti della Giunta municipale.
Quali le soluzioni in vista? La prima è dell’eventuale proroga del contratto (linee per le frazioni e il servizio urbano scolastico) che potrà avvenire senza tagliare nessuna corsa, almeno in questa fase, ma l’azienda vorrà garanzie nei pagamenti. La seconda, e più dolorosa, potrebbe essere, invece quella dello stop al servizio. L’ultima proroga che garantisce l’attuale servizio scade il 2 dicembre. Si troverà una soluzione prima di quella data? Intanto della vicenda è stato informato anche il Prefetto di Trapani Tommaso Ricciardi e l’Assessorato regionale ai trasporti.
Credo che, sicuramente, cosa significhi dissesto finanziario del Comune non l’abbia capito bene nemmeno il sindaco e il suo codazzo, vista la nomina di ulteriori due assessori, in settori non fondamentali, di cui non si sentiva la mancanza…