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Calcio, i momenti d’oro delle siciliane in A

Da quanto tempo non vediamo una squadra del Sud imporsi in Serie A? Era il 1990 quando il Napoli vinse il suo secondo scudetto. Da allora solo Sampdoria, Milan, Inter, Juventus, Lazio e Roma hanno messo le mani almeno una volta sul tricolore. Eppure, nell’Italia meridionale la tradizione calcistica è molto sentita e le piazze più calorose si trovano proprio dal centro in giù, anche se dati e statistiche sulle esperienze in A di Palermo, Crotone, Catania e Messina negli ultimi 20 anni non sono forieri di grandi successi. Difficilmente gli addetti ai lavori o le indicazioni sui favoriti che arrivano dalle scommesse sportive piazzabili online premiano le squadre di calcio del Sud, che soprattutto nel massimo campionato faticano a godere del favore dei pronostici. Inutile negarlo, le superpotenze delle città industriali rimangono sempre e comunque big indiscusse, anche nei periodi neri.

Se si pensa nello specifico alla Sicilia, il quadro è ancora più tragico. Le principali squadre dell’antica Trinacria militano infatti in Serie C. Palermo, Catania e Messina sognano la B e da 5 anni non si vede almeno una di loro in A. Tra le compagini siciliane è ovviamente quella rosanero a sollecitare i ricordi dei calciofili. Fino a un decennio fa il Palermo sembrava poter intraprendere un percorso simile a quello che sta seguendo l’Atalanta nelle ultime stagioni, con un’ascesa dal profumo d’Europa. Invece, il massimo che ha saputo conquistare il club di Zamparini si traduce nella finale di Coppa Italia del 2011, persa contro l’Inter.

Quel Palermo ha fatto sognare per anni tutti i tifosi, anche quelli delle big che desideravano vedere alcuni giocatori nelle loro squadre. A Palermo è esploso ad esempio Paulo Dybala, che oggi indossa la maglia numero 10 della Juventus, che fu di un certo Del Piero. Javier Pastore ha dato il meglio di sé proprio in Sicilia, Edinson Cavani fu lanciato proprio all’ombra dell’Etna. Il giocatore più rappresentativo nei primi anni 2010 era però il capitano Fabrizio Miccoli, tanto che il suo fu uno dei nomi più chiacchierati in vista dei Mondiali in Sudafrica. La condanna per estorsione subita di recente da Miccoli è stata quindi una stretta al cuore per tutti i supporter rosanero e non solo. Oggi il Palermo spera nei playoff per andare in Serie B, ricordando quei tempi lontani. In totale, sono 29 le partecipazioni delle aquile in Serie A.

Anche il Catania evoca bei ricordi. Beppe Mascara viene ricordato ancora oggi per un goal di cui si sarebbe parlato “fino a Tonga” e che fu siglato proprio contro il Palermo, in una partita sentitissima da tutti i tifosi siciliani. Nel 2013 i rossazzurri arrivarono persino ottavi in Serie A. Se a Palermo in tanti volevano il ritorno di Miccoli in Nazionale, a Catania era invece il nome di Ciccio Lodi ad essere spinto per l’azzurro, ma per il talentuoso centrocampista non c’è mai stata una speranza a Coverciano. Prandelli ci fece un pensiero alla vigilia di Euro 2012, ma a quel punto preferì iniziare a testare il giovane Verratti. 17 le apparizioni del Catania in Serie A, l’ultima delle quali nel 2014.

Se c’è una squadra siciliana che sembra avere ben poche speranze di rivedere i più grandi palcoscenici è invece il Messina, addirittura settimo nel 2005, ma sprovvisto della licenza UEFA per prendere parte alle coppe europee. I giallorossi potrebbero finire addirittura in Serie D al termine di questa stagione. Nella Serie A propriamente detta Il Messina è comparso solo 5 volte nella sua storia, ma la società è comunque 46esima nella classifica dei migliori club italiani per tradizione sportiva e 51esima nella classifica perpetua del campionato italiano, che tiene conto anche dei punti ottenuti in ogni singola partita. 155 per il Messina, davanti a squadre come Crotone, Salernitana e Reggiana. Palermo e Catania sono rispettivamente al 16esimo e al 23esimo posto.

Published by
Claudia Bianco