Stanco dei continui disservizi a Marinella di Selinunte, decide di voler mettere le sue strutture alberghiere in vendita.
E’ la storia di Lorenzo Carichini e di sua moglie Cinzia, originari di Rimini che 11 anni fa decisero di investire i propri soldi a Selinunte, mettendo su due B&B di fascia alta.
Sono stanco di lamentarmi- spiega Lorenzo Carichini- e non so più a quale santo rivolgermi. Da qualche anno a questa parte, a Selinunte, ci tocca spiegare ai turisti perché c’è tanta spazzatura in giro, erbacce in ogni dove e cani randagi che spaventano i clienti a due passi dal parco archeologico. Non si può continuare cosi.
Quest’anno già abbiamo un calo del 30% di presenze rispetto al 2015 e dal 2013, il fatturato continua a scendere. Noi- ospitiamo gente che viene da tutto il mondo che vuole vivere e conoscere il territorio. I nostri clienti vengono qui per girare ,non li teniamo chiusi come nei villaggi. Vengono – spiega Carichini-per apprezzare le bellezze del mare e dei templi di Selinunte e invece, ci racconta di sporcizia e di degrado .Poi i commenti negativi vanno a finire sul web facendo il giro del mondo. Ho investito milioni di Euro credendo nelle potenzialità turistiche di questa terra. Così non si può continuare,se trovo il compratore lascio la Sicilia .
Parole amare e che sanno molto di rabbia verso un sistema che aiuta poco il turismo. Lorenzo Carichini , non va via per minacce mafiose, anzi ci tiene a dirlo che non ha mai avuto pressioni mafiose;con la moglie Cinzia, sono titolari delle strutture “Villa Sogno” che si trova a quattro chilometri dal Parco Archeologico e del B&B “Terrazzo di Venere” che si trova nel borgo di Marinella, a 400 metri dalla zona del porticciolo.
Strutture come quelle di Carichini, negli anni 2000, tra Selinunte e Triscina ne sono sorte a decine. Un mercato quello dei Bed and Breakfast e delle strutture agroturistiche che vive molto delle relazioni personali e del passa parola. Queste strutture si rivolgono a turisti che non intendono fare vacanze con pacchetti organizzati ,come avviene per i villaggi turistici che, come è notorio, possono ospitare centinaia e centinaia di persone.
“I nostri clienti- aggiunge Carichini- ci trovano tramite il web. Amano fare lunghe passeggiate, andare al mare, mangiare al ristorante locale, comprare i prodotti tipici, vedere eventi culturali e di spettacolo. Insomma, sono clienti che lasciano soldi al territorio e invece, ci raccontano solo di disagi e sporcizia ”.
Carichini, da anni, è in prima linea nel difendere e promuovere Selinunte. Lui, da romagnolo, ha preferito investire a Selinunte e non in Romagna, intuendo l’enorme potenziale dell’intera area turistica che va da Mazara del Vallo a Sciacca. Da alcuni anni lotta contro i tanti disservizi e le tasse da pagare. Oltre all’IMU, sugli immobili e oltre 3 mila Euro di tassa sui rifiuti annuale, Carichini, come altri albergatori, è costretto a comprare l’acqua dai privati a 70 Euro ad autobotte, perche in quella zona l’Eas non eroga il prezioso liquido; a pagare una società privata, per svuotare i pozzi neri a causa dell’assenza di fognature nella zona.
”E’ veramente difficile continuare a fare impresa in questo modo- conclude amareggiato Carichini– Non sono il tipo che molla facilmente ma è difficile continuare quando le istituzioni non ti sostengono con i servizi territoriali”. Alle reiterate lamentele della famiglia Carichini ,replica il sindaco di Castelvetrano, Felice Errante.
“Conosco la vicenda-afferma Errante- Dispiace sapere che l’imprenditore Carichini voglia vendere– Purtroppo, in questo momento, siamo in emergenza. La Regione Siciliana non riesce a risolvere il problema dei rifiuti , facendo andare in tilt tutto il sistema di raccolta locale.
Senza soldi è difficile tutto. Avanziamo oltre 8 milioni di Euro dal Governo Crocetta da mesi. Stiamo cercando di affrontare le questioni, con quello che abbiamo finanziariamente a disposizione”.
Filippo Siragusa
per MyBelice.it
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Un applauso alla nostra amministrazione che vuole rilanciare immagine e turismo di Selinunte. Continuate così, siete veramente a buon punto! Complimenti, davvero unici ...
Dovreste vergognarvi di aver ridotto Selinunte e d'intorni in un colabrodo maleodorante.
Se il problema caro sindaco fosse solo la spazzatura saremmo tranquillo. Che le aiuole fanno pena strade piene di erbaccie,segnaletica sulle strade assente, mezzi pubblici inesistenti,macchine che da 1:30 cominciano a rompere le scatole alla gente che a selinunte vanno x passeggiare,zona esterna al parco archeologico senza nessun servizio, nessuna area pedonale e pista ciclabile x le strade, porto di selinunte che nn si farà mai e poi degrado degrado e solo degrado. Sono di Castelvetrano e il nostro potenziale è' enorme ma ai me penso lo rimarrà ancora x molte e molte generazioni
Ho letto l'articolo e devo dire che il signor Carichini ha ragione, io e mio marito abbiamo fatto un viaggio di 3 settimane in Sicilia e nelle zone intorno a Selinunte compresi i preziosi scavi è un disastro. Il sito archeologico è lasciato completamente allo sbando, immondizia erbacce e addirittura alberi che crescono fra le rovine, segno che sono anni che l'incuria incombe. Spiagge sporche rottami dappertutto, un disastro ecologico culturale che ad esempio non ho trovato ad Afrigento e a Siracusa dove ho anche assistito ad una tragedia nel magnifico teatro greco. La Sicilia ha tutta un potenziale unico al mondo, bisognerebbe cambiare la testa di chi la governa. Se tornerô in Sicilia non tornerôin quelle zone ma altrove.
Non ci sono parole solo
VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA....
Signori Chiarichini voi siete romagnoli,praticamente "industriali del turismo ".
Quando le acque del mare adriatico ebbero grossi problemi nell'88 con grande maestria, voi inventaste alternative validissime "al bagno in mare" per non perdere clienti.
In questa zona avete visto la potenzialità del luogo, ma probabilmente non conoscevate le caratteristiche degli abitanti oriundi , locali.
Io sono emiliana.
Nel 1993 queste condizioni di "conservazione e mantenimento del luogo", veniva definita "CULTURA", anche dagli stessi amninistratori.
Oggi dopo 23, anni viene chiamata DEGRADO.
Meno male, benvenuto aggiornamento.
Mi dispiace tantissimo per Voi,per me, affascinata dalle stesse caratteristiche, per questi luoghi che altre vere CULTURE, hanno premiato,purtroppo una popolazione che non ama la propria terra.
Peccato vero.
Sono un romagnolo come il signor Lorenzo, vivo in UK da trentanni dove emigrai per investire allora che l italia cominciava a dare segni di dissesto economico sociale. Da 6 mesi sono in Sicilia per capire se vale la pena investire. Purtroppo mi sto rendendo conto che questa regione siciliana come tutto il resto dell italia stanno andando a sbattere ed investire qui è un suicidio. Il problema non so o ne la mafia ne il dissesto finanziario ne l'assenza di strutture e servizi. Il problema è la societa civile o meglio la popolazione che negli anni si è deteriorata e vive in una sua realta autolesionista ed inconcludente..
Good luck Sicily.