Castelvetrano Shopping si maschera di Arlecchino e ti invita a vestirti in maschera e far si che il centro storico si colori, perchè “per ogni cosa c’è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo. C’è un tempo per piangere e un tempo per ridere, un tempo per gemere e un tempo per ballare” (cit. Ecclesiaste).
Rivivi il Carnevale a Castelvetrano: 14-15-17 febbraio 2015
E’ giunto il tempo per ballare, per divertirti, per mascherarti, poichè la maschera è antica quanto la stessa umanità ed è il simbolo della trasformazione dell’uomo in un altro io.
Ed è questo che noi vogliamo, che la gente si traformi, che crei spettacolo, che partecipi ad un momento che è quello del Carnevale per fabbricare un sorriso, per scendere in strada e testimoniare il ripetersi nel tempo di una festa fatta di balli, mascherate, sfilate allegoriche e armonia.
“Ogni uomo mente ma dategli una maschera e sarà sincero” (cit. Oscar Wilde)
AUTORE. Redazione
Faccio i miei complimenti a chi scomoda l’Ecclesiaste e O. Wilde per ricordare che un sorriso fa bene sia all’anima che al corpo, e che molto spesso serve a dire quelle verità che non si è capaci di dire a muso duro.
Alle istituzioni, ai nostri leaders, nazionali e locali, a coloro che governano ad ogni livello, agli squali che si stanno arricchendo sulle spalle degli onesti, dei timidi, dei bisognosi, dei delusi, di coloro che vivono ancora e sempre di speranza, etc.etc.!
Grazie alla Associazione che sfidando la faccia tosta di tanti, organizza tale evento. Grazie e buona fortuna a tutti!
Vito O.
Anche se lontano da Castelvetrano da tanti anni, il ricordo del”nostro”Carnevale degli anni cinquanta e sessanta è sempre gioiosamente vivo:- non c’erano discoteche, né apericene, ma dopo Natale, per giovani ed anziani,nei circolicominciava il ballo dei”sabatini
Poi a metà gennaio si cominciavano a vedere le prime maschere che nelle strade e nei circoli, aumentavano man mano nelle settimane fino ad esplodere nella settimana di carnevale.Allora i rapporti fra i sessi, giovani compresi, erano molto sofferti e nascosti, il “Domino” che non lasciava assolutamente trapelare l’identità di chi lo portava, nascondeva le bellezze delle ragazze( o di signore ) ovvero recavano qualche “sorpresa”ed erano strumento di affascinanteapproccio. Si recavano nei circoli od in talune sale da ballo “improvvisate” per l’occasione ( le sale di bigliardi sotto il Comune, o vicino alla vecchia “Chiazza” per incontrare il LUI.