Cronaca

“Casa Pardo” sempre più a rischio crollo – Tommaso Bertolino: “Urge la messa in sicurezza”

Che qualcuno faccia qualcosa per preservare ai posteri un bene monumentale così importante per la città di Castelvetrano. Il riferimento, stante l’odierno sopralluogo effettuato da Vigili del Fuoco, Vigili Urbani e tecnici comunali, è alla storica abitazione del pittore castelvetranese Gennaro Pardo ubicata nella centralissima via V. Emanuele angolo via B. Militello.

Non possiamo permettere che un patrimonio storico come quello rappresentato da “Casa Pardo” possa perdersi nel nulla così da cancellare luoghi, memorie e identità, uniche e indiscusse ricchezze di un centro storico di tutto rispetto.

La riqualificazione urbana ed ambientale è quello che più serve in questo “dannato” momento storico…, garantirebbe l’insediamento di nuove realtà commerciali, produttive e di ricezione turistica assicurando, nel contempo, il recupero dei luoghi più belli e suggestivi della città.

Stante lo stato di diffuso degrado in cui versa gran parte del patrimonio edilizio, non è più pensabile né tantomeno tollerabile assistere a spicciole e provvisorie opere di transennamento o di interdizione al traffico di tratti di strada in attesa che la “divina provvidenza” possa presto recuperarlo e restituirlo alla città.

A onor del vero e anche questa è verità, non si può certo dire che in passato l’amministrazione non si sia occupata del problema, tant’è che con deliberazione n° 51/1997 dell’allora sindaco della città avv. Bongiorno erano state avviate iniziative e proposte per la formazione dei cosiddetti Programmi integrati previsti dalla Legge n° 179/92. Resta comunque il fatto che tali propositi ed iniziative non hanno trovato, almeno in tale direzione, alcuna attuazione malgrado nessuno possa oggi negare che le vie del nostro centro non siano state anche in passato “lastricate di buone intenzioni “.

F.to: Tommaso Bertolino – ex consigliere comunale

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  • Di fronte a "Casa Pardo", nella Via D'Alessi, ci sono diversi caseggiati pronti a crollare anche senza un particolare evento sismico, perchè tale evento l'hanno già subito ed a ció si è aggiunta l'incuria dei proprietari. L'aggravante sta nel fatto che, per quanto mi è dato sapere, tali proprietari hanno sia grosse responsabilità per lo stato dei loro immobili ma anche le disponibilità finanziarie per intervenire, non essendo affatto dei "poveracci". È certo che, se non saranno adeguatamente sollecitati a mettere in sicurezza i loro immobili, i danni per le abitazioni e la viabilità vicina saranno di grave entità, oltre a rappresentare già una situazione grave anche sotto il profilo igienico. Possibile che l'Amministrazione Comunale non senta a sua volta la responsabilità di dover intervenire? A mio parere, una volta tanto, non ci si puó appellare alla solita "mancanza di risorse finanziarie", che in questo caso non sono di immediata necessità. Che vada l'Ufficio Tecnico del Comune a verificare cosa c'è in Via D'Alessi. Io di foto ne ho pubblicate a sufficienza ed ho anche fatto intervenire i Vigili del Fuoco che, a loro volta, hanno già chiesto l'intervento dell'Ufficio Tecnico. Ma è ancora tutto lì: tetti sfondati, muri pericolanti, ricovero per topi e piccioni.

  • Che bravi! Stanotte in poche ore è stata messa in sicurezza la casa Pardo. Perché dico questo? Semplice, perché già questa mattina le transenne erano sposate e nulla impediva il transito dei pedoni.
    Il pericolo è già scongiurato?

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Comunicato Stampa