“La mafia si è spostata al Nord. In Sicilia non c’è più”. Così aveva parlato Beppe Grillo nel suo tour elettorale in Sicilia. Il grillopensiero su Cosa Nostra aveva lasciato attoniti migliaia di siciliani che con la mafia devono farci i conti tutti i giorni.
Nel suo giro per l’isola Beppe Grillo ha toccato diverse tappe. Città, paesi e piccolissimi centri della regione siciliana. Tanti comizi, palchi nelle piazze, microfono, voce tirata e lì a spargere il verbo del Movimento 5 Stelle. Già tante tappe e tante urla da ogni dove della Sicilia. Ma la carovana del M5S si è tenuta lontana da un posto in particolare: Castelvetrano.
La città e regno di Matteo Messina Denaro, il nuovo capo dei capi di Cosa Nostra. Ma se la mafia in Sicilia non c’è più perchè non fermarsi anche a Castelvetrano? Grillo è andato a Carini (provincia di Palermo), ad Alcamo (provincia di Trapani), oppure a Niscemi (provincia di Caltanissetta), tutti piccoli centri della Sicilia, ma guarda caso si è tenuto distante dalla “Nuova Corleone” siciliana.
Lì a Castelvetrano ci sono storie e vite intrecciate con la lotta alla mafia. Ma non la lotta a parole ma sul campo. Abbiamo raccolto le testimonianze di Nicola Clemenza, imprenditore che ha subito un attentato dalle cosche di Matteo Messina Denaro, quella di Francesco Fiordaliso, preside antimafia della scuola frequentata dalla figlia e dai nipoti del capomafia che ha già ricevuto diverse minacce e quella di Don Baldassare Meli, prete di frontiera che vive fra avvertimenti e speranza la sua missione di legalità fra i ragazzi di Castelvetrano.
Questo è un viaggio nella terra del “numero 1” di Cosa Nostra. Un viaggio per sapere cosa significa avere la mafia come vicino di casa e cosa significa dover vivere nella paura e nel rumore del silenzio. Adesso Grillo lo dica a Nicola Clemenza, a Francesco Fiordaliso e a Baldassare Meli che la mafia non esiste più in Sicilia.
Negarne l’esistenza al sud è come negare lo stesso sud. Chi fa affari con la mafia almeno ne riconosce l’esitenza. Chi dice che Cosa Nostra ha fatto le valigie per uscire alla barriera di Melegnano lancia un messaggio del tutto fuorviante. Anche lo stesso neo governatore Rosario Crocetta a Servizio Pubblico di Michele Santoro ha ricodato come le parole di Grillo siano state inopportune. La domanda resta. Ma in quindici giorni di tour, più che di avanspettacolo, di avanpolitica, Grillo ha davvero capito i siciliani? Di sicuro non ha capito chi vive a Castelvetrano e chi è matteo Messina Denaro.
Ignazio Stagno
per liberoquotidiano.it
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Castelvetrano,castelvetrano,castelvetrano,sempre e solo castelvetrano....ogni tanto vengono i pallini per sparare sempre sulla nostra città,sulle stesse cose e sulle stesse persone...La sicilia potrebbe gestirsi autonomamente senza bisogno di nessun governo italiano e senza un mucchio di buffoni nazionali chiamati politici..la terra dell'agricoltura che rimane in ginocchio alle importazioni dall'estero e questa non è colpa della "mafia" siciliana....Guardate a Roma,guardate al Nord!!!Io quando posso sto bene a castelvetrano,chi parla a vanvera ha solo voglia di farsi notare..Castelvetrano è una città tranquilla,libera e non necessita di fantomatici articoli,addirittura siamo la NUOVA CORLEONE.Mettete pane in bocca invece di sparare castronate,piuttosto parlate di come non venga rispettato a roma il nostro statuto..Non sputate nel piatto dove avete mangiato e mangiate...
non ho parole,approvo cio che ha detto l'amico/a
Concordo con Non Avete capito niente e aggiungo: ma se non ci fosse Matteo, qualcuno saprebbe dell'esistenza di Castelvetrano? Quanti giornalisti si scapicollano per altri motivi?
Cari compaesani,dal mio punto di vista viviamo in una delle zone più belle della sicilia,perchè farcela "sputtanare" da comuni giornalisti?Io vivo al nord e grazie ai nostri amati giornalisti che fanno sembrare la sicilia come il far west dove ci si attende all'uscita del saloon per sparsi contro..è normale questo?All'univeristà mi si dice:"A ma in sicilia se esci fuori la notte ti sparano,ti accoltellano,ecc" E questo solo grazie ai giornalisti e ai servizi televisivi che invece di mostrare la nostra bella terra in tutto il suo splendore,ne raccontano del marcio che non esiste!!Le parole del signor franco nel servizio mi lasciano di stucco,io per i mieie 22 anni ho girato per castelvetrano e dintorni solo o accompagnato a qualunque ora del giorno e della notte,certo sono qui,non mi è mai successo niente e non ho dovuto mai chiamare la polizia per andare dove mi pare!!!La gente dovrebbe guardare meno "Squadra antimafia" la tv danneggia il cervello!!!
Ecco i soliti struzzi che nascondono la testa nella sabbia!!!!
Anch'io mi sono rotto a sentir parlare di Castelvetrano soltanto perchè c'è un ..... chiamato Matto Messina Denaro, ma purtroppo e qui e vive in mezzo a noi, e quei pochi cittadini che hanno il coraggio di gridare ad alta voce il loro disprezzo vanno solamente applauditi.
Grazie Preside Fiordaliso
Grazie Don Meli
Grazie Nicola Clemenza
Grazie Libera di Castelvetrano
Continuate così e non arrendetevi mai!!!!!
Vorrei proprio sapere se avete il fegato di fare questi discorsi di persona a Don Meli, Nicola Clemenza o Fiordaliso...
Sempre disposto a parlare con chiunque è ovunque,il mio pensiero è questo è nessuno me lo cambia!!!E poi da quando gli struzzi mettono la testa sotto la sabbia??Ahahahah Studiate un po' di mondo animale!!!!Se vuole inviti anche il papa e un 100 giornalisti così vediamo quante altre **** scrivono!!!
Vergognaaaaaaaaaaaaaaaaaa! Città mia nn farti infangare da codesti ingrati.Non sanno quello che dicono, ti giudicano solo perchè hai dato i natali a messina denaro; a loro piace giudicarti solo per questo, per tutto il resto non ti considerano,anzi, ti denigrano ti sottovalutano, ti giudicano.Per loro, la tua storia, la tua cultura, la tua bellezza non conta, a loro piace sputarti addosso, ma tu resisti.
Città mia, sai cosa ti dico? Continua per la tua strada, continua a farti bella, continua ad evolvere, ad amare coloro i quali ti amano, ma soprattutto continua ad amare tutti coloro i quali non ti amano, così facendo, impareranno anche loro un giorno ad amarti, come tu sola meriti.
Tutti sparlano, ma no c'è uno che si firma veramente!!!
Solo una considerazione. Va bene che esiste la mafia ovunque dove di più e dove di meno. Ma perchè è già due volte che leggo "la figlia e i nipoti" del boss vanno a tale scuola e in tale posto?
Viene detto come se in questa famiglia sono tutti destinati a fare un certo percorso.
In questo caso giornalisti sappiate che dalla spina nasce la rosa e dalla rosa nasce la spina.