Si è conclusa al teatro Selinus la manifestazione “Le stanze dello Scirocco”, serie di incontri letterali con autori che si sono avvicendati nelle varie date sul palcoscenico rispondendo alle domande dei due interlocutori Prof. Giacomo Bonagiuso e Giacomo Pilati, nonchè a quelle del pubblico presente.
Dovendo tirare una somma di questa seconda edizione, ci sarebbe innanzitutto da elogiare la buona volontà degli organizzatori che hanno cercato di dare un po’ di energia all’apatia generale della nostra città, in secondo luogo è d’obbligo complimentarsi con l’amministrazione comunale (scarsamente presente nel corso dei vari incontri) che anche quest’anno,tra una serie di strafalcioni ed iniziative da armata Brancaleone, ha azzeccato nell’appoggiare tale manifestazione.
Una tirata d’orecchie stavolta va però a tutte quelle persone che si definiscono amanti della cultura e che definirei invece pseudo intellettuali che, quando c’è da fare sfoggio di abiti all’ultimo grido sono sempre in prima fila, ma quando c’è da imparare veramente qualcosa hanno miliardi di impegni, hanno il mal di testa, i piedi che camminano da soli o i neuroni che cantano canti antidiluviani….insomma si inventano tutti i mali di questo mondo pur di non mettere in discussione il loro sapere o peggio pur di non andare ad imparare qualcosa di nuovo!!
Mi chiedo dove siano finite nel corso di tutte queste serate la classe docente delle tante scuole dei paraggi o anche tutte quelle persone che appoggiate da club vari e finanziate da contributi pubblici e non, con abile opera di copia e incolla hanno sfornato centinaia di titoli, mi chiedo dove siano finite le centiania, le migliaia di persone che girano nella città in cerca quasi morbosa di tutte quelle pubblicazioni gratuite (free press) con le quali cercano di soddisfare la loro incommensurabile ed inestinguibile sete di sapere, mi chiedo soprattutto se dietro questa meravigliosa apparenza culturale non si nascondano oltre a manie di esibizione pseudo intellettuale, la solita provinciale voglia di fare cortile, cercando tra le pagine ciò che ha fatto tizio o la scappatella di caio, non a caso ogni qualvolta si registra un fatto di cronaca locale la vendita di quotidiani registra impennate verticali!
Mi sono umiliato e vergognato da castelvetranese quando davanti ad un grande come Giordano Bruno Guerri, venuto a presentare un D’Annunzio come non lo si era mai conosciuto tra i banchi di scuola, mi sono trovato con neanche dieci persone ad assistere alla manifestazione al termine della quale l’autore mortificato, si è avvicinato al banco dove tenevo i libri chiedendomi scusa di tanto squallore, similmente dicasi per gli incontri con Marco Roncalli o con Riccardo Ascoli, per non parlare della serata conclusiva con il professore Furio Honsell, che con un ironia ed una simpatia difficile da trovarsi in un personaggio di tale spessore, ha evidenziato il lato divertente della matematica. Anche lui a fine serata si è avvicinato manifestando il proprio dispiacere per lo scarso afflusso di pubblico, ancora una volta avrei preferito che la terra sotto i mei piedi si fosse aperta piuttosto che sentirmi dire che i miei concittadini avevano snobbato ancora una volta la cultura!
Mi sorge il dubbio se chi ha disertato le manifestazioni abbia temuto in un ingresso a pagamento o peggio l’acquisto obbligatorio del libro, per la cronoca non c’era alcun obbligo d’acquisto e l’ingresso era assolutamente libero ma in qualsiasi caso non ci sarebbe stato da rovinarsi.
AUTORE. Filippo Marino