Il conteggio sino a ieri, secondo le fonti del Comune, erano di 21 bare ancora da tumulare. E il dato salta all’occhio, certamente. È quello che succede al cimitero di Castelvetrano dove, dall’ottobre scorso (quando la società ha firmato il contratto), la gestione è passata nelle mani della “Italgeco” di Capodrise (Salerno) che ha presentato un progetto di Project financing approvato dal Comune. Per 14 anni la società avrà in gestione tutti i servizi cimiterali, compresi tumulazioni ed estumulazioni e costruirà un ampliamento del cimitero, compresi 720 nuovi loculi e le tombe per gli animali d’affezione. Il passaggio dell’archivio cimitero dal Comune alla società sta andando a rilento e alcuni servizi «devono ancora allinearsi», come spiegano dal Comune. Burocrazia a parte, intanto si sono accumulate le bare nella cappella del cimitero. E la segnalazione al nostro giornale è giunta anche da Francesco Scaminaci che puntualizza come «tutto questo è inammissibile e insopportabile in una società civile».

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