Sociale

Castelvetrano al buio, cittadini stanchi: “Ancora per quanto?”

La situazione dell’illuminazione pubblica a Castelvetrano sta davvero portando a disagi enormi, tantissime le segnalazioni di chi si trova costretto a vivere al buio, e tutto il paese soffre la mancanza di un servizio che dovrebbe davvero essere indispensabile.

CastelvetranoSelinunte.it ha accolto una delle tante segnalazioni, provenienti dal quartiere Belvedere.

Dopo l’acqua c’è l’illuminazione pubblica. Il quartiere Belvedere di Castelvetrano non ha pace. E a mostrarsi arrabbiati sono proprio i residenti, coloro che lo vivono e soffrono della mancanza di servizi. Da mesi il quartiere è quasi interamente al buio: «Da quasi un anno siamo al buio, ancora per quanto? Non paghiamo le tasse come tutti gli altri?» s’interroga Giuseppe Chiofalo, residente nel quartiere. Eppure sul quartiere, anni addietro, le amministrazioni comunali hanno investito, riuscendo a inserirlo tra le “Zone Franche Urbane”. Sono nate alcune infrastrutture pubbliche (come il Centro polivalente rimasto sempre chiuso) e potevano avere opportunità di insediamento 110 aziende.

Il perimetro maggiormente interessato va dalla zona di via Campobello alla parte nord–est della città, fino alla zona Badia, via Via XX Settembre e a ovest fino al Quartiere Amari (via Termini). La “ZFU” ha dato pochi effetti e oggi il quartiere soffre anche la mancanza dei servizi essenziali come l’illuminazione pubblica. «Sicuramente la nostra non è una zona da lasciare al buio, e questo per tutelare la sicurezza di chi vi abita. La mancanza di illuminazione pubblica mette in serio pericolo l’incolumità di chi vi abita, visti recenti fatti di cronaca che hanno interessato questo quartiere»  dice ancora Chiofalo. «L’illuminazione pubblica in questo quartiere, rientra fra le cose essenziali. Sono fiducioso, che al più presto gli verrà prestata l’attenzione che merita, da chi di competenza» conclude.

Dagli Uffici comunali non è stato possibile ottenere, al momento, una replica. Ma è nota la vicenda del contenzioso aperto con la ex “Gemmo”, l’azienda con la quale il Comune si è convenzionato per la manutenzione degli impianti pubblici. L’impresa pretende il credito ma il Comune non riesce a pagarlo. E, intanto, pali che cadono, fili rubati e lampadine rotte non vengono sostituiti. 

L’illuminazione in un paese rappresenta una piccola forma di civiltà e i cittadini hanno diritto ad un paese civile. Non è assolutamente giusto vivere al buio e avere il timore di rientrare a casa la sera.

View Comments

  • Se guardiamo ai risultati raggiunti in questi due anni,
    forse non c'era bisogno di nominare una commissione prefettizia : bastava lu zu Vicenzu lu caliaru...

Published by
Max Firreri