I genitori della prima giovane italiana beatificata nel 21° secolo giungeranno in Siciliaper testimoniare il dono di essere stati i procreatori e gli educatori di una ragazza normale dalla vita straordinaria, ma anche per dimostrare che si può diventare santi. Si può essere famiglie e giovani santi: basta poco, basta amare Gesù negli altri. E Chiara lo ha fatto! L’incontro, promosso dall’Unità pastorale delle parrocchie “Maria SS. Annunziata – Maria SS. della Salute” di Castelvetrano, con la collaborazione della pastorale giovanile, e della pastorale familiare della stessa comunità e dal Movimento dei Focolari, è nato dal desiderio di testimoniare e far conoscere la figura di questa giovane Beata, con l’intento di trasmettere alle giovani generazioni che vivere la fede è possibile, che la santità è un cammino accessibile a tutti e che si possono affrontare gioie e prove della vita con alti valori e ideali. “La fede testimoniata nasce da un incontro con Dio”, ha concluso don Onesimo. E, di certo, non si può dire che i genitori e gli amici di Chiara non l’abbiamo incontrato. Almeno nei suoi occhi e nei suoi sorrisi.
Chiara Badano è nata il 29 ottobre 1971 a Sassello, un paese dell’Appennino ligure. Allegra e solare, fin da piccola manifesta un profondo amore per Gesù che l’accompagnerà fino alla morte prematura avvenuta il 7 ottobre 1990, stroncata da un tumore. Viene soprannominata “Luce” da Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei “focolarini”, con la quale la Badano intesse un intenso e filiale rapporto epistolare fin da piccola. Oggi Chiara è davvero luce per tutti, tanto che la sua tomba ogni giorno è visitata da centinaia di fedeli. Chiara è stata beatificata da papa Benedetto XVI il 25 settembre 2010 a Roma, nel Santuario del Divino Amore.