Sabato e domenica, la città di Castelvetrano vivrà due momenti di festa per  due giovani castelvetranesi. Sabato, alle ore 18, presso la parrocchia San Francesco di Paola in Castelvetrano, il seminarista Daniele La Porta riceverà il Ministero del Lettorato, mentre domenica, alle ore 18, presso la parrocchia Maria Ss. Annunziata, il Vescovo ammetterà tra i candidati all’Ordine sacro il seminarista Erasmo Barresi.

I due momenti solenni saranno preceduti giovedì, ore 19, in chiesa madre, con un momento di preghiera vocazionale. Venerdì 9, alle ore 18, presso la parrocchia Santa Lucia, incontro dei due giovani con “Gli amici del Colibrì”, scout e gruppo giovani della parrocchia. Alle 20,3o, presso la parrocchia Cristo Re di Mazara del Vallo, momento di preghiera vocazionale.

Per La Porta è un ulteriore passo dopo il suo primo “eccomi” a Dio e alla Chiesa avvenuto nel gennaio 2020. «Ho iniziato da quell’eccomi a rispondere a quell’Amore che mi ha cercato, trovato e continua ad attirarmi: Cristo Signore – racconta il giovane sul giornale diocesano “Condividere – quest’anno, a causa della pandemia, sono stato costretto a continuare, per alcuni mesi, la mia formazione a casa e non in Seminario».

Ora La Porta riceverà il Ministero del Lettorato: «Attraverso il ministero del Lettorato la Chiesa mi affida la grande responsabilità di poter narrare la misericordia di Dio e divenire così eco di quella Parola che mi ha raggiunto: Cristo Signore», dice il giovane.

Per Erasmo Barresi la festa sarà domenica: «Sin da bambino ho potuto coltivare la mia fede tramite la catechesi, i sacramenti e la messa domenicale. Da ragazzo ho continuato a pregare, a leggere la Scrittura, a documentarmi sulla fede cristiana e sulle questioni “filosofiche” che riguardavano Dio», racconta al giornale diocesano “Condividere”. Ancora Barresi: «Dopo la Cresima, le mie esperienze in parrocchia – il servizio nella liturgia, il gruppo dei giovani, la catechesi dei ragazzi – hanno rafforzato in me il desiderio di essere uno strumento dell’amore di Dio. Mentre qualcuno vedeva già in me i segni della chiamata a una consacrazione speciale, riflettevo sulla possibilità di entrare in seminario. Ho iniziato a frequentare il gruppo vocazionale della Diocesi e mi hanno aiutato l’esempio e la vicinanza di alcuni sacerdoti».

 

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