Domenica 21 Ottobre 2018 presso la Chiesa di San Domenico a Castelvetrano, con la celebrazione della Santa Messa trasmessa su RAI 1, si sono dischiuse le tenebre e uno spiraglio di luce si è aperto ai cittadini onesti.
Da un anno e mezzo i Mass Media, per fare odiens, si sono accaniti sulla nostra città accomunando l’intero paese a gente di malaffare.
È risaputo che in ogni paese che si rispetti esiste gente che delinque ed evade le tasse ma i problemi di giustizia, di evasione fiscale o tributaria vengono risolti dagli ordini preposti, in modo coercitivo se necessario, senza però penalizzare, per questo un’intera comunità.
La Castelvetrano commissariata per mafia è stata descritta invece come luogo di criminalità organizzata, facendo di tutta l’erba un fascio.

La stragrande maggioranza del suo tessuto sociale ed economico, invece, è costituito da gente onesta che da sempre lavora e paga le tasse nonostante ci possano essere dei disservizi.

Castelvetrano, città d’arte e di cultura, è stata da sempre la “culla della Valle del Belíce” per la fiorente economia del settore primario con i suoi prodotti vitivinicoli e oleari che hanno una risonanza mondiale e per il settore terziario grazie al meraviglioso mare e al parco archeologico più grande d’Europa: Selinunte, visitato ogni anno da migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo.

Castelvetrano, inoltre, da secoli si pregia di personaggi illustri che hanno fatto la nostra storia.
Allora perché tanto accanimento è stato rivolto a questa cittadina?

Ci sono Lobby che vogliono impadronirsi della nostra economia oppure c’è una volontà politica dall’alto che vuole ghettizzare e far scomparire dalla cartina geografica Castelvetrano perché ha dato i natali a un famoso latitante?

I castelvetranesi non vogliono più essere visibili solo per una nomea che aborrono.
Siamo sicuri che per le prossime elezioni ci sarà una classe politica che opererà incessantemente nella legalità e che farà gli interessi di quei cittadini che onorano la nostra città ogni giorno con il sudore del proprio lavoro.

Firmato
Movimento civico “cambiamo volto al territorio”

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