“Ci hanno chiamati per la musica troppo alta…”
“Ma no, come potete constatare, il volume va bene. Sarà stato il solito anziano intollerante, che odia la movida perché non ha più l’età.”
I vigili allora vanno via e il volume viene ripristinato esattamente come prima.
Ma la movida non può fermarsi, perché pare che sia importante per l’economia di Castelvetrano, che si è trasformata nel tempo: prima agricola, poi artigianale, poi municipale (con la pretesa che il sindaco dia lavoro a tutti). Oggi però, l’economia locale sembra aver lasciato il posto all’economia “dei locali”. Con dei “piccoli” effetti collaterali che spesso vanno al di là della musica ad alto volume, tipo fare la pipì o vomitare sui portoni delle case vicine, urlare a squarciagola, frantumare bottiglie e bicchieri, danneggiare le auto parcheggiate o “impegnarsi” in risse furibonde.
Il sindaco, da una trasmissione radiofonica del gennaio scorso, era stato molto chiaro: “Ci sono ordinanze che disciplinano gli orari di apertura e chiusura dei locali e i decibel delle emissioni sonore. Oltre a quelle che vietano di servire birre e bibite in bottiglia – ha precisato Felice Errante – Se l’indomani mattina ci sono 150 bottiglie in via D’Alessi, evidentemente qualcuno le ha vendute. E soprattutto c’è un’ordinanza che alle 2,30 sospende qualsiasi tipo di attività musicale, perché è giusto che i cittadini residenti in quella zona non siano costretti a cercarsi un’altra casa”.
Ordinanze che il sindaco ha il dovere di fare rispettare. Ecco perché aggiunge: “O si adeguano alle ordinanze, oppure questi locali chiuderanno!”.
Insomma, pugno duro. Un sindaco di ferro. Peccato che nei fine settimana successivi le cose non siano cambiate di una virgola, mentre i residenti continuano a vederne di tutti i colori e a sentirne di tutti i volumi. Infatti a metà marzo, gli inviano una richiesta corredata da una ventina di firme in cui chiedono che le ordinanze siano fatte rispettare. Dalla petizione emerge chiaramente che i locali si sono moltiplicati rispetto al passato. L’elenco è nutrito: “New Miami Club” nella via Lipari; “Blob Club”, “Baci Baci” e “Viper” nella via D’Alessi; “Fashion Cafè” ad angolo tra la via Marconi e la via D’Alessi; “Babel Pub” vicino piazza Nino Bixio; “Blu Fashion” nella via Marconi.
Tra gli ultimi nati anche il pub in via San Martino al Loggiato dei Saperi e Sapori, dove la “cultura” nei fine settimana non è nei volumi di silenziose librerie ma in quelli di potenti amplificatori.
Esagerazioni ed intolleranze privi di fondamento?
La musica della movida è davvero così alta?
Qualcuno ha mai misurato i decibel? Si, l’Arpa.
Un rilievo fonometrico di ber 45 giorni ha verificato senza ombra di dubbio il superamento delle soglie di inquinamento acustico. Nella petizione si legge che “i verbali sono da tempo in possesso dell’amministrazione comunale, che non ha fatto nessun intervento per far rispettare agli esercenti le indicazioni contenute nel rilievo”.
La lobby del divertimento ha le spalle talmente coperte da infischiarsene anche delle ordinanze e dei proclami del sindaco di ferro?
Perché la stampa locale ha sempre ridimensionato il fenomeno, facendolo apparire come una sorta di bega personale tra un esercente e un residente?
E le risse? Nell’ottobre del 2011, nemmeno quella che ebbe come epilogo un ventenne con la testa in una pozza di sangue meritò un approfondimento.
Il sindaco Errante, nel gennaio scorso, aveva detto: “Non è un problema di tutela dei residenti della zona, ma di rispetto delle regole, che io intendo fare osservare a costo di far chiudere questi locali”. C’è da credergli?
Egidio Morici
www.500firme.it
e.morici@lice.it
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Va ricordato che:
Sulla scorta della relazione trasmessa dall'ARPA Agenzia di Trapani, il Comando di P.M. e i Carabinieri di Castelvetrano hanno effettuato numerosi accertamenti dai quali sono emerse delle violazioni. Sulla scorta di ulteriori accertamenti da parte della Polizia Ambientale e della polizia di Stato, il nostro Sindaco ha emesso altra Ordinanza, imponendo agli esercenti di riportare i valori di emissione sonore ai parametri previste dalle norme.
L'inottemperanza a quest'ultima Ordinanza, qualora venisse accertata, farebbe scattare una denuncia nei confronti dell'esercente di rilevanza penale e la sanzione accessoria combinata potrebbe essere quella della inibizione della strumentazione musicale.
Attenzione quindi.
a me sembra di vedere un piccolo comune che non è in grado di gestire 4 locali e 3 abitanti, mettete l'obbligo di non vendere le bottiglie di vetro, credo che già ci fosse tral'altro, mettete l'obbligo di spegnere la musia alle 2:30 se questa è la legge, alle 2:30 andate sul posto e la spegnete visto che avete il personale disponibile sulle strade per i posti di blocco non vedo perchè non potete occuparlo per quella fascia oraria di spegnere la musica. mettete del personale a pulire le strade alle 6 del mattino così date anche lavoro in più. non mi sembra che ci sia una situazione assurda o che tocchi soltanto SELINUNTE e CASTELVETRANO. tutta l'italia è così, trutti gli altri paesi sono così (io sono stato in spagna e vi dico che è peggio ma nonostante ciò riescono a gestire tutto), tutti sono in grado di gestire tale situazione. i locali a selinunte e la vita a selinunte sono fondamentali, attirano turisti, tre fontane non ha nulla in confronto a selinunte se non che quella strada di locali e quel bel lungo mare che tanto attirano tanti turisti da fuori. san vito ha un'ottima vita notturna e mezzo metro di spiaggia eppure è la più attraente località della provincia, e selinunte ? gestite bene ciò che avete e avrete una meta che con il tempo farà arricchire gli abitanti.
quest'estate sicuramente a selinunte ci sarà una vita notturna considerevole, l'anno scorso è stato un preavviso della movida di quest'anno, e già l'anno scorso c'erano lamentele. io penso che non si può avere tutto nella vita e che i tempi cambiano, se una persona vuole tranquillità vada in un posto tranquillo non può pretendere di cambiare il posto perchè se il posto non è tranquillo un motivo ci sarà! non lo può cambiare? bene si adegua. deve dormire perchè l'indomani alle 7 deve andare al lavoro? se ne sta a castelvetrano! tanto se lavora cosa sta a fare a selinunte? o si compra i tappi per le orecchie. dico io fino alle 2:30 è lecito fare musica. fine del problema. castelvetrano e selinunte ma soprattutto selinunte deve essere sfruttata per quello che è: un paese di mare con un potenziale unico grazie al parco dei templi ma che non è ciò che i turisti cercano soltanto. i turisti di oggi sono ragazzi dell'età dai 16 ai 28 anni in media. studenti, in cerca di svago, di divertimento, di locali, di feste e di musica. le persone fuori dalla sicilia non sanno cosa succede in sicilia a ferragosto. le persone preferiscono rimini e riccione! è arrivato il momento di fare qualcosa. invece di fare scappare i turisti sarebbe meglio attirarli e sicuramente riempire il paese di locali non fa del male all'economia.
Siamo l'unica città in sicilia dove non c'è né ci ci può essere una "movida" normale per i giovani. Non ne siamo capaci. Siamo buoni solo a criticare (esasperando anche un po' i dati di fatto), ostacolare o a limite far danni. I centri storici delle vicine città, nei week end, sono affollati di ragazzi di ogni età, la gente esce, si diverte, i locali lavorano serenamente e nessuno si lamenta. A Castelvetrano questo è utopia. Perchè? Credo che la causa sia da attribuire a una cattiva organizzazione generale e a una forte carenza di responsabilità individuale, e questo problema rappresenta un fallimento sia per il comune che per i singoli cittadini.
Complimenti ad Egidio Morici, non la conosco personalmente ma la stimo tantissimo, è un giornalista che non trascura nessun dettaglio. Grazie ai suoi articoli e ai video su youtube sono venuta a conoscenza di tantissimi problemi che ignoravo.
Originale, simpatica e nello stesso tempo azzeccatissima la considerazione sul loggiato dei Saperi e Sapori!
Per quanto riguarda il problema movida, da residente sono preoccupata per quello che ci aspetta dopo la fine della pavimentazione della via Marconi e della Via D'Alessi... allora vedremo se Felice mi renderà errante...
Pieno assenso per il sindaco avv. Errante.
Aggiungo che certi locali oggi sono dei luoghi di perdizione dove vengono calpestati tutti i valori piu' importanti, fra tutti il rispetto reciproco e il pudore.
Personalmente ho assistito a risse, specchietti di auto frantumati da calci e pugni, ragazzine appena sedicenni che vomitavano su auto parcheggiate in via d'alessi.
Per non parlare di coppie ubriache che si appartavano nei vicoli vicini consumando rapporti di natura sessuale.
Gli abitanti di quelle zone saranno ormai esausti di questa situazione, divenuta insostenibile già da parecchio tempo. E' ora di intensificare i controlli e di procedere con provvedimenti soprattutto di tipo giudiziario.
Per amor del vero, al Loggiato dei saperi e dei sapori, si sono organizzati pochi eventi sporadici (solo di venerdì sera) e sempre tenendo il volume basso e senza mai usare strumenti musicali rumorosi quali batteria o amplificatori.
Siamo un paese giovane! e abbiamo il Sindaco giovane!
La verità è che è un paese di vecchi intolleranti.