
Tommaso Bertolino
Oggi la non attuazione della Riforma della Pubblica Amministrazione e con essa la semplificazione della burocrazia è ritenuta dal 67% degli italiani la causa della mancata ripresa economica ed occupazionale del Paese.
Lasceremo far passare sempre più l’idea di essere veramente un “piccolo paese” forse non ancora pronto ad affrontare le vere e sostanziali questioni, fino a quando non si avrà il coraggio di assicurare principi di cultura della responsabilità, del merito, della trasparenza ect. unici veri antidoti alla inefficienza ed alla scarsa produttività della pubblica amministrazione.
Tagliare i costi della burocrazia evitando le inefficienze che la stessa genera a danno delle imprese e dei cittadini, significa risparmiare denari per destinarli invece allo sviluppo e all’occupazione.
Per superare la crisi e la stagnazione in cui versa la nostra città, necessita un rinnovamento generale della P.A. esclusivamente finalizzato al raggiungimento di precisi obiettivi di produttività, competitività e di trasparenza; sostenere il cambiamento significa non essere responsabili della lenta e graduale morte della nostra città, ma soprattutto significa avere il coraggio di dire basta ad un sistema che da lungo tempo ha remato contro ad ogni forma di programmazione politica.
A snellire l’eccesso di burocrazia presente in ambito comunale serve un approccio di tipo pragmatico, ma deciso, che si concretizza nell’attuazione di pochi ma precisi interventi, come per esempio:
■ riduzione dei dirigenti e/o funzionari di struttura organizzativa; contratti a termine per i dirigenti a scadenza annuale e basati sui risultati operativi valutabili anche dai cittadini;
■ erogazione dei premi ai dirigenti sulla base del raggiungimento di obiettivi chiaramente “misurabili”;
■ valorizzazione del personale dipendente che si è distinto per competenza, professionalità ed efficienza con maggiorazione del compenso a titolo di trattamento economico accessorio;
■ più equa e trasparente distribuzione degli incarichi, appalti ed esternalizzazioni;
■ creazione di un vero portale web monitorabile in tempo reale e tale che tutti i cittadini possano controllare in quale ufficio e per inadempienze di quale funzionario la pratica è rimasta bloccata o stenta ad essere esitata;
■ rimodulazione e riorganizzazione della pianta organica per l’introduzione di nuove e necessarie figure professionali come per esempio l’esperto informatico, mediatore familiare, mediatore culturale, mediatore penale ect.;
■ istituzione di un Organismo Indipendente di Valutazione ( O.I.V. ) in luogo degli attuali servizi di controllo interno degli enti ( ivi compresi i nuclei di Valutazione ), al fine di assicurare il miglioramento della “performance” mediante l’autonomia, l’indipendenza, la competenza e la professionalità di chi è chiamato a farne parte.
Castelvetrano non è più un villaggio ma una vera e propria città in cui le risorse sono drasticamente diminuite e i problemi aumentati.
E’ necessario pertanto, stabilire più rigide e ferree regole di governo e di amministrazione della cosa pubblica al fine di evitare inutili sprechi di denaro e massima efficienza della macchina amministrativa.
Questa la vera sfida dell’attuale classe politica che però non sempre, sembra mostrare al riguardo particolare consapevolezza e sensibilità: ……………. amministrare è Politica e non passerella e vetrina.
arch. Tommaso Bertolino
Consigliere comunale del gruppo consiliare “Articolo 4”
Comune di Castelvetrano
Condivido pienamente!
D’accordo. Che si porti avanti la proposta in consiglio comunale. Spero che non rimanga solo un proclamo in questo sito. Vogliamo vedere se gli altri consiglieri ed il sindaco saranno d’accordo e che se ne faccia diffussione pubblica. I cittadini giudicheranno di conseguenza. Basta con le parole, passiamo ai fatti.
condivido e spero che ci si attivi per rendere Castelvetrano città europea, auspico che tutta la classe politica Castelvetranese(mediocri compresi) si rendano conto che siamo alla frutta, che non c’è più spazio per i compromessi e le clientele, e che la polittica non può più essere asfissiante e condizionante. Mi auguro inoltre che tutti di dipendenti comunali, burocrati e dirigenti in testa, la smettano di fare i furbi e i protetti e comincino a fare tutti…tutti il loro dovere lo debbono alla città ai Castelvetranesie soprattutto ai quei loro colleghi (e ce ne sono) che hanno alto il senso del dovere e del servizio. Mi piace l’idea dell’organismo indipendente di valutazione. Io ci sto.