«I morti non fanno rumore, non fanno più rumore del crescere dell’erba» scriveva Giuseppe Ungaretti. Così come sembra non fare più rumore il numero degli operatori sanitari contagiati dal Covid nel combattere il Coronavirus. Una lotta che porta lacrime e sofferenza a chi lavora nella prima linea e alle rispettive famiglie.
Lo sa bene Valeria Presti, che insieme ai figli Giacomo e Carlo, ha vissuto da vicino il dramma della perdita del marito, Vincenzo Leone, medico di origini castelvetranesi che ha combattuto “a mani nude” questa guerra contro il Coronavirus nel suo piccolo paesino vicino Bergamo. Leone si è spento all’età di 65 anni lo scorso mese di marzo. Il Covid-19 è stata la causa del suo decesso e per questo motivo il Consiglio comunale di Castelvetrano, questa mattina, ha deciso di dedicare un momento in sua memoria.
Dal Comune hanno invitato l’anziana mamma Teresa Papa (c’era anche l’altro figlio Umberto Leone) ma si sono dimenticati di farlo sapere alla moglie di Leone, Valeria Presti e ai figli. Uno scivolone dell’Ufficio alle dirette dipendenze del sindaco, se si pensa che della famiglia del medico scomparso fanno parte proprio la moglie e i figli. «Ringraziamo l’amministrazione comunale per l’iniziativa ma siamo molto amareggiati per non essere stati informati da nessuno e di averlo saputo soltanto a evento svolto» ha commentato la Presti.
In aula la mamma del medico colpito dal Coronavirus ha espresso parole di ringraziamento: «Mio figlio Enzo viveva lontano da Castelvetrano da molti anni ormai, ma vi faceva sempre ritorno perché provava un grande amore per la sua terra ed il suo mare, che gli hanno insegnato il senso di comunità e lo spirito di sacrificio per un bene più grande. Questi valori lo hanno guidato nell’esercizio della sua professione di medico anche nella situazione di nebbia e incertezza che questa pandemia ha provocato nelle istituzioni sanitarie», ha detto la signora Papa.
Il sindaco Enzo Alfano ha consegnato alla signora Papa un mazzo di fiori: «Un pensiero particolare l’ho rivolto ai cosiddetti eroi silenziosi che hanno preso tra le braccia il nostro Paese con il loro grande senso del dovere dimostrato, senza mai arretrare di fronte al pericolo cui sono stati sottoposti. Con grande orgoglio, tra essi la comunità cittadina ed io come primo cittadino che la rappresenta possiamo vantare i natali di un eroe dei nostri tempi, il nostro illustre concittadino Vincenzo Leone a cui ho voluto riservare un meritato ricordo».