E di strada negli anni ne è stata davvero fatta tanta, anche dove non si pensava di poter arrivare, mantenendo sempre alta l’attenzione e facendo sentire la forza delle istituzioni anche in luoghi in cui fino a ieri potevano sembrare meno presenti. La presenza contemporanea all’inaugurazione di un commissariato del capo della Polizia insieme ai suoi vice, Nicola Izzo e Francesco Cirillo, è un segnale forte che le istituzioni vogliono lanciare: «Stiamo toccando con mano che tutti insieme possiamo farcela – ha continuato il prefetto Manganelli – Laddove pensavamo fosse velleitario un nostro investimento di risorse e di impegno per raggiungere risultati straordinari, oggi invece ci rendiamo conto che questi risultati li stiamo raggiungendo».

L’inaugurazione del commissariato di Castelvetrano è anche un momento di riflessione, di ricordo verso chi ha dato la propria vita per difendere lo Stato. E a rafforzare il ricordo di tutto questo oltre ad un filmato e alla deposizione della corona d’alloro di fronte alla targa che ricorda i caduti, anche le parole del capo della Polizia: «Molta della carica, della fiducia e della speranza ce la sta dando, e ce l’ha data in passato, la consapevolezza dell’importanza della memoria. Mettendo a fattor comune questi ricordi possiamo raggiungere risultati importanti. La memoria – ha continuato Antonio Manganelli – significa esperienza, professionalità, speranza, investimento nella fiducia e nelle cose che, attraverso il progressivo apprendimento riusciamo a capitalizzare e a farne il moltiplicatore della nostra forza e dei nostri risultati. Quel che facciamo oggi, lo facciamo anche per non dimenticare quei frammenti di vita dei nostri amici che con noi hanno lavorato e che oggi non ci sono più. Frammenti che ci danno speranza e forza».

Uno Stato, dunque, presentete più che mai nella lotta a quel crimine organizzato difficile da sradicare in un territorio in cui, come le erbacce cattive che una volta strappate tentano di rispuntare, la mafia è presente, visibile e quasi palpabile, sempre pronta a rialzare la testa. Ma la volontà di chi vive qui, di non abbassare la testa o di chiudere gli occhi davanti a ciò che accade è sempre più forte e negli anni cresce sempre più. E a testimonianza di questa voglia di ribellarsi alla mafia e di rialzare la testa, anche la concessione della cittadinanza onoraria di Castelvetrano al capo della Polizia, consegnata dal sindaco Felice Errante. Una cittadinanza che fa di noi tutti appartenenti alla Polizia di Stato cittadini di un paese in cui lo Stato, da oggi, fa sentire ancora più forte la propria voce.

fonte. www.poliziadistato.it

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