“Anima e rilancio”: queste le parole chiave della linea d’azione del nuovo Consorzio costituito a Marinella di Selinunte e denominato “Centro Commerciale Naturale Marinella di Selinunte”.
La nuova entità, costituita per migliorare l’offerta e la qualità dei servizi turistici, con particolare riferimento al rilancio economico-sociale del centro urbano di Marinella di Selinunte, è presieduta dal dott. Giancarlo Giuseppe Palazzotto ed è formata in prevalenza da piccole e medie imprese del commercio, del turismo, dei servizi e dell’artigianato. Inoltre, non si esclude la presenza di enti pubblici e privati e di Associazioni di categoria.
Quasi la totalità di commercianti e imprenditori di Marinella di Selinunte, uniti da un comune obiettivo, ha già aderito a tale progetto ambizioso di rilancio del comparto turistico con la finalità di valorizzare e riqualificare il commercio in armonia con il contesto culturale, sociale e architettonico di Marinella di Selinunte.
Il “neonato” Consorzio vuole, dunque, diventare un vero e proprio propulsore del turismo locale, attraverso la creazione di nuovi strumenti che vadano incontro alle richieste degli utenti e ne agevolino la loro permanenza nella località balneare.
Fabio Sciacca, tra i più giovani imprenditori del comitato direttivo, dichiara: “..Questa volontà è l’aggregazione di nuovi e storici commercianti, di varie categorie di Marinella di Selinunte. È un interessante iniziativa che mira a finalizzare la riduzione dei costi di gestione, svolgere attività di servizio, acquisti collettivi e altre centinaia di agevolazioni, che oggi la regione Sicilia mette a disposizione dei centri commerciali naturali”.
Non c’è ombra di dubbio che Marinella di Selinunte si appresta a tornare meta ambita e ricercata nel panorama turistico internazionale.
Il comitato direttivo e’ formato dai seguenti membri:
– Presidente Dott. Giancarlo Giuseppe Palazzotto
– Torrente Orazio
– Graziella Oliveri
– Ampolilla Giuseppe
– Agoglitta Filippo
– Etiopia Maria
– Fontana Giancarlo
– Giglio Gaspare
– Sciacca Fabio Dario
Tutti coloro i quali fossero interessati potranno insieme al comitato e all’entusiasmo cercare di far diventare Selinunte la meta turistica dal valore che merita.
Info: consorzio_selinunte@libero.it
Ottima iniziativa
Spazzatura in ogni angolo.Pizze immangiabili. Ristoranti che offrono un servizio di quarta categoria.Fetide bettole che acconciano tavoli sul marciapiede.Arredo urbano inesistente,incuria e trasandatezza nei cosidetti negozi.Proprio un componente di questo comitato direttivo del comitato direttivo,(gestore di ristorante) , butta i sacchi della spazzatura in mezzo la strada fin dalle 11 del mattino e cosi’ fino alla sera.Si applicano prezzi che neanche a Parigi;e potrei ancora continuare… mancanza di attrazioni, degrado sociale: ragazzini che vagano nella notte barcollando con le bottiglie di birra in mano intontiti anche dalla musica dei locali sparata a tutto volume fino alle tre del mattino, nessun controllo da parte della polizia urbana che ha l’unico pallino di fare la guardia alla transenna che chiude l’accesso alla borgata ( ce ne sono da due a tre di solito un capo e due subalterni) ecc. ecc. Ora cosa vuole questo consorzio?sentite… sentite… “diventare propulsore del turismo locale”!!! come diceva in una vecchia gag Lando Buzzanca “MI VIEN CHE RIDERE!!!
io Selinunte l’ho vista e vissuta attraverso la sua… “involuzione”…ci vivo e devo dire che Rosanna ha praticamente azzeccato tutte le note dolenti, ma proprio tutte …inutile nascondersi dietro ad un dito…
concordo con Rosanna Centonze, ad ogni livello e aggiungo in più la malafede di convenienza di subalternità politica di mestiere e di facciata.
vitop
La Signora Rosanna purtroppo non ha tutti i torti!
C’è da ammettere però che, negli ultimi due anni ed in particolare la scorsa stagione estiva, Marinella sembra aver dato forti segnali di risveglio, anche grazie alle nuove attività ed ai ritrovati spiriti imprenditoriali di alcuni giovani.
Ritengo che il “Centro commerciale naturale” si prefigga l’obiettivo d’invertire la tendenza di cui parlava la Sig. Rosanna, altrimenti avrebbe avuto poco senso istituirne uno!
E’ indubbiamente un grosso impegno ma i grandi traguardi si raggiungono a piccoli passi e sono certo che, con spirito del fare e far bene, questa nuova aggregazione di giovani imprenditori saprà dare risposte interessanti!
P.s.
Anche il Venus in questi due anni ha contribuito con spirito solidale e con l’intento di offrire alla propria clientela un’opportunità di sano divertimento in più…e sembra che ci siamo riusciti!
Questo è per noi uno stimolo a far di più e meglio quindi il nostro appoggio, se vorrete, sarà garantito!
Da parte mia come operatore, imprenditore e ristoratore.. cercherò di cambiare quello che purtroppo sono le note stonate di una frazione che come dice Giuseppe negli ultimi anni ha avuto un’involuzione. Ora bisogna lavorare e il consorzio è stato costituito per iniziare un rapporto di coesione tra i commercianti che seguiranno insieme un percorso di miglioramento.
Spero che la gente diventi propositiva e che quei brontoloni che passano giorni e notti ad osservare le male abitudini di quei pochi, descrivendole con disprezzo come fossero regole di una intera società, riescano ad agire per il bene della comunità piuttosto che limitarsi alla petulanza.
Purtroppo non abbiamo potuto partecipato alla costituzione del Consorzio, per Ns. problemi tecnici ma aderiremo presto, fatta questa premessa che mi pareva doverosa volevo sottolineare quanto segue anche in risposta alla sig.ra Centonze:
Non credo che i locali di Selinunte, soprattutto quelli storici, rientrino nella categorie descritte dalla signora Centonze, primo perchè se si mangiasse così male come lei dice avremmo tutti chiuso già da un pezzo.
Sicuramente ci potrà essere qualche caso, ma sarà il mercato a deciderne le sorti, come ogni e qualsiasi attività commerciale.
Sulla pulizia potremmo scrivere un libro ad iniziare dai prospetti vecchi e fatiscenti delle abitazioni, dai tetti coperti da ethernit e recipienti vari, dal parcheggio selvaggio…etc.
Se si vuole veramente cambiare ognuno di noi deve a fare la sua parte, i commercianti di Marinella di Selinunte hanno sempre fatto la loro parte, ed è un miracolo, quindi che le nostre attività resistano in un paese descritto come una fogna.
Significa allora che la cittadina non è così male.
Inoltre se si vuole fare turismo ed economia i locali non possono chiudere alle 23 , ancora dopo 50 anni alcuni non hanno capito che Marinella di Selinunte non è un ricovero o un ospizio ma un posto dedito al turismo, come altre migliaia in Italia, e turismo vuol dire gente , movimento e quindi rumore e se si cerca la pace dei sensi, basta rimanere a Castelvetrano.
Il turismo, la movida, portano gente soldi, lavoro, e non essendo tutti noi dipendenti statali, per la nostra categoria questo fa la differenza.
Sui ragazzini intontiti alle 3 del mattino, cara signora Centonze, Lei dovrebbe rivolegersi ai loro genitori e non ai commercianti; ci mancherebbe pure che ci sostituissimo ai genitori inetti.
Per ultimo un plauso non può che andare ai promotori di tale iniziativa che sicuramente sapranno valorizzare al meglio il nostro territorio, conoscendo e vivendo giornalmente le problematiche di Selinunte.
Il Consorzio è già partito con il piede giusto, perchè con il semplice fatto di esistere ha già messo in crisi certa gente che vorrebbe Selinunte un deserto silenzioso.
Ad maiora.
Lorenzo Rizzuto
ok, il consorzio è fatto, ma non pensate che ora bisogna far sì che la gente ritorni a frequentare selinunte non solo in occasione di feste e giochi d’artificio ma quasi tutto l’anno o almeno anche a primavera oltre che d’estate. Iniziate ad abbassare i prezzi, a tenere più pulite le zone vicine ai vostri locali ed a premere il comune per far sì che possa migliorare le condizioni di vivibilità di selinunte, noi del popolo che frequenta questo sito lo stiamo già facendo scrivendo nei vari post, ora iniziate a farlo pure voi, dando anche il buon esempio.
x me la signora centonze ha centrato in pieno su tutto…x rispondere al sig.rizzuto…dico che …ammiro la fatica di qualsiasi attivita’ che secondo me in ogni caso danno dei servizi a tutti noi quindi sono sicuramente da supportare…ma caspita che ognuno faccia la sua parte di autocritica chi gestisce delle attivita’…iniziando dalla pulizia e dalla presenza!!
Poi che i politici fanno i fantasmi supportando solo con le parole Selinunte… e altra cosa …impariamo ad accogliere i turisti..non spenniamoli…forse non si e capito che non e gente stupida…anzi..
Qua si e solo bravi a giudicare….Concludo facendo gli auguri a tutte le attivita’ di Selinunte…consigliando solo di migliorare i loro servizi offerti….E a tutti noi di non criticare soltanto…ma supportarli…
poi ancora non si e capito che selinunte non e solo attivita’,locali,templi…etc…e anche natura…foce del fiume ,riserva,ponte di ferro l’altra medaglia di selinunte che avra’ un successo diverso nel tempo….lo anno capito gli albergatori soltanto… lo capira’ qualche altro aprendo nuove attivita’ in una zona ancora vergine ..ma qualcuno ci sta pensando…..
Per ciò che riguarda l’abbassamento dei prezzi ritengo che non ci siano problemi,chiedo infatti formalmente ai miei colleghi commercianti di Marinella; che per quest’anno rinuncino: al ferrari, alla barca, alla villa in sardegna o a quella alle mauritius, al porsche, all’amante per chi ce l’ha.. e di rinunciare pure di pagare la dichiarazione dei redditi, alle spese del commercialista, del medico competente, del registratore di cassa, dell’hccp, dell’enel, telecom,, delle spese per il POS e le carte di credito, dell’inail, dell’inps, degli operai, dei corsi di aggiornamento,dell 300 annuali dell’iscrizione alla camera di commercio, degli interessi bancari, delle attrezzature, dei materiali, dell’iva al 21 %, della tracciabilità di carni, frutta pesce etc, e qui mi fermo ma potrei continuare, perchè i commercianti sanno già di cosa sto parlando,; visto che c’è gente che ancora crede alla favola dei commercianti milionari, ma no crede alla realtà di quelli che hanno dato e continuano a dare il c..lo, vistio che rischiano in proprio. Se vi ritenete più bravi accomodatevi.
Per ciò che riguarda la pulizia inviterei “Voi Popolo” ad iniziare ad utilizzare i contenitori della spazzatura invece di avviare gli oggetti verso il terreno o comunque; per chi già lo fa,di sensibilizzare gli altri “popolani” all’utilizzo del porta rifiuti, invece di pretendere la pulizia da parte dei commercianti, che già puliscono a ridosso delle proprie attività, ma sicuramente non possono sopperire all’inciviltà ed alla cattiva educazione dei cittadini.
Noi il buon esempio lo abbiamo sempre dato, perchè senza questi commercianti Marinella sarebbe già morta da tempo, iniziate voi popolo a non sputare in cielo…
Solo per precisare che per cielo mi riferivo a Marinella di Selinunte.
Veda il popolo penso sia lo specchio di una frazione,o di una citta’…il popolo va educato ..il popolo pultroppo si adegua al contesto in cui vive…giusto quello che dice ..io la penso come lei che e molto difficile mandare avanti un’attivita’….ma se uno decide di farlo che lo faccia nel miglior modo possibile..le attivita’ sono una libera scelta..Le faccio una domanda come giudica le attivita’ di marinella di Selinunte da 1 a 10 ?
certo, allora quei commercianti che fanno prezzi normali sono dei poveri fessi. come, per i commercianti che fanno prezzi alti, sono fessi coloro che vengono a spendere soldi da loro, lo volete capire che sia i turisti che noi castelvetranesi che veniamo a selinunte lo capiamo benissimo quanto sono alti i prezzi che praticate. poi se preferiamo andare a mangiare da qualche altra parte dove vi sono gestori poveracci che non possono permettersi neanche una vecchia 126 o un viaggio ad erice o ad agrigento non lamentatevi.
Questa dei prezzi non la volevo sentire. Ho pagato conti per piatti preparati (mi si consenta) ALLA CAZZO, che manco al miglior ristorante di Marsala o Trapani.
9€ due fette di salmone arrotolate nella mozzarella “uso pizza” ed una cucchiaiata di cocktail di gamberi. Alla mia giusta lamentela (visto che per questo “antipasto” ed un piatto di fettuccine panna e gamberi insieme ad una Moretti se ne sono andati 27€ a persona) mi sento rispondere “non venga più e vedrà che non si lamenta più”. Camerieri che si scusano perché il ragazzo mi ha servito il menù turistico senza avvertirmi che rappresentava la terza scelta, per appunto destinata a turisti che oggi ci sono e domani a casa. Non é il mercato a premiarvi, ma la fortuna di avere l’attivitá piantata in un luogo “strategico” seppur sottosviluppato, e la pazienza di tanti castelvetranesi che ancora vogliono la loro Selinunte.
E prima di far le vittime, leggete un po cosa scrivono certe volte di voi le vostre “vittime” su guide online come Trip Advisor. Convinti come siete che basta avere il mare a due metri per essere un posto di gran classe lusso ed atmosfera, non andrete lontani. Io mi sono giá stancato di voi, preferisco pagare tanto quanto, tra conto e nafta, a Sciacca o a Castellammare, finchè potrò permettermi di farlo, che darvi i miei soldi.
Non sarà un discorso generale, spero, ma m’abbutta fare “tranne qui e quello la”. La maggioranza ai miei occhi, state sotto la media.
i prezzi sono davvero assurdi e spessissimo non sono proporzionati alla qualità…non si può pagare una pizza anche “8” euro e un cocktail “5” euro…non li ho mai pagati ne a Parigi, ne ad Amsterdam, ne a New York, ne a Tenerife e in nessun altro posto dove io sia stato…forse gli unici posti dove si usano questi prezzi si trovano a Milano sui Navigli…ma di certo non a Selinunte…questo stato di cose dipende dai consumatori e ripensandoci è quindi chiaro il perchè Selinunte non ha più utenza…meditate…
…ma comunque non è tutto perso…abbiamo gli autobus che ci pubblicizzano…eheheh…
Sono uno dei promotori della costituzione del “CENTRO COMMERCIALE NATURALE MARINELLA DI SELINUNTE” e avendo letto i commenti riportati dopo la pubblicazione dell’articolo mi preme intervenire.
Abito tre mesi all’anno nella borgata di Marinella di Selinunte, di conseguenza conosco perfettamente tutti i problemi che l’attanagliano impedendone il decollo sia da un punto di vista turistico che culturale, avendone determinato un costante declino.
Se dobbiamo cercare dei responsabili, non c’è dubbio che sono tutte le Amministrazioni Comunali che si sono succedute dal dopo guerra fino a oggi. I nostri amministratori, infatti, hanno sempre considerato sufficiente organizzare qualche sporadica manifestazione folkloristica per soddisfare sia le esigenze di chi ci abiti sia dei turisti in transito, senza una seria programmazione di risanamento del territorio per agevolare e incrementare gli investimenti produttivi.
E’ vero: a Selinunte manca tutto. Condivido in pieno tutte le critiche che ho letto.
Ma è proprio questa la ragione che ha determinato da parte di molti operatori commerciali e turistici la volontà di costituire il “CENTRO COMMERCIALE NATURALE MARINELLA DI SELINUNTE”, per sostituirsi al vuoto che attualmente esiste e per solleticare negli ambianti Istituzionali, prima di tutto il Comune, quegli interventi fondamentali per fare crescere le presenze di turisti a Selinunte e nello stesso tempo creare le condizioni di renderla centro di interesse nazionale e culturale con una serie di iniziative che si stanno studiando.
Ebbene, le critiche servono, tuttavia non bisogna limitarsi a criticare e disapprovare le condizioni esistenti. Chi ritiene di poter fare qualcosa per migliorare la frazione Marinella di Selinunte ha il dovere di contribuire attraverso iniziative propositive, per colmare le responsabilità insanabili di chi l’ha governata.
I soci fondatori del “CENTRO COMMERCIALE NATURALE MARINELLA DI SELINUNTE” e quelli che stanno aderendo vogliono dare il loro contributo, per essere di pungolo negli ambianti Istituzionali e migliorare la qualità dei servizi.
naturalmente non si voleva criticare la lodevole iniziativa del Centro commerciale Naturale, ma si intende essere critici nei confronti di tutti coloro che intendono parlare di sviluppo turistico soltanto in termini di divertimento giovanile, e non cercare di far crescere Selinunte quale meta turistica per le famiglie, anche giovani, e quale punto di riferimento della Sicilia Occidentale, come lo è Taormina per quella orientale.
Buon lavoro a tutti
vitop
ma noi stiamo già proponendovi qualcosa, mi pare che in quasi tutti i commenti si sta dicendo che una delle prime cose che dovete fare è abbassare i prezzi ed alzare la qualità di ciò che si fa. per ora lavoro e vivo a pantelleria, una zona veramente praticata da vip, sino alla settimana scorsa c’era fabio capello, e siamo d’inverno, qua il costo della vita è generalmente più alto data la difficoltà di reperire le merci ma non è che i prezzi sono tanto più alti di quelli che si praticano a selinunte.
per non parlare dei supermercati che per chi vive anche l’inverno a selinunte si trova costretto a comprare la merce a prezzi da lussuosa meta turistica…
Signor Carmelo Giannilivigni…io direi che quest’associazione inizi a spiegare cosa vuole fare veramente….cosi’ magari possiamo giudicare bene quest’iniziativa…Speriamo che non sia vicina a qualche corrente politica….
grazie.
E’ un consorzio e non è una associazione. “Il consorzio è un’aggregazione volontaria legalmente riconosciuta che coordina e regola le iniziative comuni per lo svolgimento di determinate attività di imprese(trentadue attività e imprese di Marinella ad oggi fanno parte del Centro Commerciale Naturale Marinella di Selinunte).
A differenza dell’associazione, il consorzio non pone in essere un rapporto strutturale con i consorziati. Il consorzio consegue ad un accordo contrattuale, ma non è in alcun modo assimilabile ad altre forme contrattuali di aggregazione, come “gli affari in partecipazione” e le “associazioni temporanee d’impresa”, previste dalla legge.” rif.wikipedia
Come componente del comitato posso assicurarle che non è vicina a nessuna corrente politica.
Sui prezzi c’è solo da dire che la mentalità secondo cui “il turista oggi lo vedi domani non lo vedi più’ e quindi bisogna spennarlo finchè si può è proprio quella che impedisce il nostro decollo turistico. Altrove, invece, puntano al ritorno del turista facendo in modo che si trovi bene e che, soprattutto, non si senta fregato. La fregatura fa più male del salasso.E’ peggio far pagare 2 € di coperto ad un neonato rimasto sul passeggino ( è successo in un ristorante di Trapani ) che pagare un conto salato pasteggiando ad aragoste.. Sulla tanto ( giustamente ) decantata riviera romagnola si offre ricettività per tutte le tasche. E chi vi si reca sa che il suo ‘budget’ sarà rispettato. Da noi non è così. Sui prezzi nemmeno io credo alla favola dei commercianti straricchi, nel senso che il boomerang che hanno lanciato ai tempi del passaggio all’euro, raddoppiando, ed a volte quadruplicando spudoratamente i prezzi ( oggi ci sembra normale un piatto di pasta a 12 €. sono 24.000 lire a volta!! Ma chi si sarebbe risicato, all’epoca, a proporre prezzi così? Neanche al Charleston le terrazze di Mondello!!) è tornato loro indietro colpendoli nei denti..la gente non ha più soldi, non spende più, ed anche loro ne risentono, anche come consumatori, certo. Ben gli sta, viene da dire, ma hanno affossato un Paese..
Perché i castelvetranesi devono tendere sempre a distruggere quel che di buono si fa nel proprio territorio?
Facciamo un po’ d’ordine e cerchiamo di risolvere i problemi della nostra borgata, questo è l’intento dell’aggregazione della quasi totalità delle aziende selinuntine!!!
Analizziamo i problemi posti, la spazzatura in ogni angolo del paese… Noi non siamo operatori ecologici, più della nostra area, che almeno nel mio caso, va anche 30 metri al di là della “mia porta”, non possiamo spazzare e lavare . Questo è un problema che si deve far presenta al comune, oppure se ognuno di noi cercasse di sporcare il meno possibile o ogni famiglia pulisse davanti la “sua porta” come facciamo noi, il problema non esisterebbe…
Altro punto, prezzi e bassa qualità del servizio. Purtroppo l’eccessiva pressione fiscale che in questo campo arriva anche al 70% degli incassi e, credetemi, tutte le attività di Selinunte sono ditte sane, anche perché altrimenti non esisterebbero più (per sane intendo in regola con le tasse e i pagamenti), devono far fronte a queste spese lavorando solo 40 giorni all’anno, perché poi d’inverno si preferisce andare a mangiare a Castellammare o Sciacca (agli stessi prezzi, perché a conti fatti più bassi non possono essere, se paghi tutto) quindi spesso e volentieri si lavora in condizioni di emergenza di personale, sia come numero che come preparazione… Si deve risparmiare anche su arredi e corredi! Si, lo so, così è un cane che si morde la coda, ma se non si ha un lavoro costante, c’è poco da fare e ti viene a mancare pure la voglia e la passione. E’ un mestiere difficile il ristoratore, più di quanto si pensi.
Per la musica fino a tardi. Ma di questi 40 giorni lavorativi volete toglierci anche 4 ore al giorno? E oltre a questo, si vogliono rovinare le vacanze anche a chi si sta divertendo? Io penso che ognuno deva passare le meritate ferie nel modo in cui più gli piace… Se una località non rispetta il proprio gusto, le vacanze vanno passate altrove, affittate casa vostra a prezzi ragionevoli e fatevi un bel viaggio a Parigi, ma attenzione, io a Parigi ci sono stato davvero, se Selinunte è caro, là vi verrà che piangere!!!
Comunque, queste sono tutte cose già dette e ridette, noi operatori di Selinunte, non ci nascondiamo dietro a un dito e sappiamo che la nostra borgata versa in una situazione tragica, però la amiamo e allora stiamo cercando di organizzarci per far si che le cose cambino… In che modo?
TRAMITE IL CONSORZIO ci sarà la possibilità di effettuare acquisti collettivi direttamente dalle case madri ,evitando le provvigioni che chiaramente si dovevano pagare a terze ditte per l’acquisto della merce, in questo modo, risparmiando sulla spesa, si potranno abbassare i prezzi e/o aumentare la qualità del servizio offerto.
Essendo una forza di 32 attività (numero destinato a crescere) che dà da mangiare a decine e decine di famiglie potremmo fare pressione verso i nostri politici “costringendoli” a ricordarsi innanzitutto che Selinunte esiste tutto l’anno, che è uno splendido paesino e come tale merita di essere pulito, curato, arredato, organizzato, sponsorizzato e dove non arrivano i nostri politici entra in campo il CENTRO COMMERCIALE NATURALE, che prevede tra le centinaia di cose, di avere la possibilità di accedere a finanziamenti per ristrutturazione locali, acquisto nuove attrezzature, riqualificazione ambientale del territorio, organizzazione di eventi ecc. non a caso tutte le attività dei principali poli turistici fanno parte di un consorzio.
Insomma con la costituzione del Centro abbiamo in mano un potente strumento per migliorare la situazione, sta a noi usarlo bene e sfruttarlo al 100% , dietro c’è comunque gente preparata e motivata e consapevole che è un ingranaggio che avrà bisogno di un po’ di tempo per girare ai massimi regimi.
Noi ci crediamo e chiediamo a voi cittadini solo un po’ di sostegno, non criticateci a prescindere anche per colpe non nostre e ricordate che se Selinunte resterà vuoto, i nostri sforzi saranno inutili!!!
We love Selinunte
Tommaso, sulla pulizia strade inesistente (cosa primaria sulla quale il vostro consorzio dovrebbe premere), stendiamo un velo pietoso. Del resto senza cassonetti metallici, quando a fine serata gli esercizi commerciali trascinano per strada i sacconi pieni, si rischia prima di lasciare la scia di merda strade strade per via dei sacchi che si bucano e poi l’immondo scenario dei sacchi a vista che la notte vengono “sbranati” da quei poveretti di cani affamati per i quali nessuno si occupa di vigilare degnamente. A proposito dei prezzi. Ripeto che sono spesso fuori luogo, non si può! pagare 5 euro un cocktail a Selinunte..E’ INDEGNO!!! e mi limito a dire questo senza aggiungere altro sul fatto che se li devo pagare preferisco veramente pagarli a Parigi dove io sono stato e mi permetto di segnalare che li ho anche pranzato e cenato sui Champs-Élysées a 50 metri dall’arco di Trionfo (senza saltare portate) a circa 25 € bevande comprese a persona (dimmi tu dove fare lo stesso a selinunte con quale qualità sopratutto e poi -forse- ti do ragione)…e mi trovo a Parigi!! e non certo a Selinunte. L’economia che gira deve passare anche sul fatto che io da utente preferisco consumare 4 cocktail in un’ora a 3,50 € al posto di uno (perchè mi va di traverso per via del prezzo) a 5,00 €. Il risultato è che hai il locale pieno per più tempo, la gente vede il locale pieno ed entra, la merce ti si consuma prima e il tuo fornitore pensa che tu sia un buon cliente…a conti fatti il tuo tornaconto non viene intaccato di chissachè e il cliente ti ritorna più contento. QUESTA E’ L’ECONOMIA CHE GIRA!!!…Sai cosa succede di conseguenza? Che se c’è un’altro locale che vuole essere preferito deve essere “concorrenziale” sia in tema di ospitalità che di servizi. E questo è un’altro fattore MAI CALCOLATO E INVECE DA RIVALUTARE!!!. Ora mi chiedo il suddetto “consorzio” queste cose le mastica? oppure come tutto quello che si fa qui l’unico intento è quello di guardare il proprio portafogli? L’interesse di riqualificare Selinunte è a favore dei cittadini e per l’incremento del turismo oppure per combattere la crisi solo per fini personali?
Vi invito a riflettere prima di postare altri “buoni propositi” e chi vi scrive è un semplice impiegato, non è di certo un commerciante o un ristoratore, e come tale dovrei rispecchiare il pensiero dell’85% della popolazione, quella sulla quale dovreste contare!
Concludo considerando che è ovvio che il Consorzio non è legato a nessuna corrente politica…semmai alla politica-economica personale.
Speriamo bene…
Vedete ce gente che puo’ spendere cio’ che vuole …ma ce la gente normale che puo’ spendere meno….la larga maggioranza e quella che puo’ spendetr meno adeguiamoci…una cocacola in lattina costa 37,,centeimi ,…una bottiglia di acqua costa 2 euro a confezione….non 2 euro a bottiglia!!!!!!!etc….
La gente non e stupida…non parliamo della carne a selinunte!!!!!!!!!!!!!!! Etc…la gente compra tutto a castelvetrano…chiediamochi xke?….il monopolio chi ce la? E poi oltre ad averte il monopolio che prodotti offre? Uno schifo…x questo non si compra a selinunte xke’ arriva lo schifo…
ciao a tutti..e meditate gente
ciao tommaso, vedi il discorso sui prezzi è importante, se lavorate 40 giorni all’anno è pure colpa vostra, puoi stare certo che se questi benedetti prezzi li abbassate la gente inizierà a venire pure in altre stagioni, mi pare normale che se io mi trovo a castelvetrano preferisco andare a prenderisco non spostarmi e pagare 3/4 euro e non venire a selinunte per pagarne 5, mi pare logico, al limite posso venire a trovare te che sei mio amico. questa è una politica aziendale, abbassare i prezzi porta a avere più persone dentro il locale che verranno con più piacere e sicuramente per un periodo molto più lungo di 40 giorni. tommaso, poi, sinceramente, ma in realtà quanto ti costa a te un cocktail.
1,30…quelli più elaborati
Carissimi, ora vi spiego da dove arriva il prezzo del cocktail, che da me comunque costa € 4,50:
Prendiamo ad esempio un NEGRONI, il re dei cocktail, l’ aperitivo per eccellenza.
Utile strumento per calcolare il prezzo di un cocktail è il DRINK COST, ovvero il costo delle diverse percentuali di prodotto utilizzato per preparare il drink. Per riuscire nell’intento di calcolare il prezzo BASE del nostro Negroni occorrono: 1)ricetta del cocktail e grammature corrispondenti; 2)il prezzo di acquisto delle diverse bottiglie evidenziandone il contenuto (750 ml, 1 l, o 1,5 l); 3)il costo di eventuali guarnizioni e decorazioni. 4)un fratello diplomato in un istituto alberghiero!!
Per il nostro Negroni, occorrono 70 ml di gin Bosford (bottiglia da 1 litro; prezzo 12,55 euro),
70 ml di Martini rosso (bottiglia da un litro; prezzo 7,86 euro), e
70 ml di Campari bitter (bottiglia da un litro, prezzo 16,58 euro).
Una volta in possesso di questi dati, si creano delle proporzioni (spero tu capisca qualcosa di matematica) per calcolare il costo:
70 ml (gin) : 1000 ml (contenuto bottiglia) = X (costo per la dose in un cocktail 70ml) : 12,65 euro (prezzo bottiglia)
X=70 x 12,65 / 1000= 0,88 euro (costo del componente gin)
70 ml (Martini) : 1000 ml (contenuto bottiglia) = X (costo per la dose in un cocktail 70ml) : 7,86 euro (prezzo bottiglia)
X=70 x 7,86 / 1000=0,55 (costo del componente martini rosso)
70 ml (Campari) : 1000 ml (cont. bottiglia) = X (costo per la dose in un cocktail 70ml) : 16,58 euro (prezzo bottiglia)
X=70 x 16,58 / 1000= 1,16 euro (costo del componente Bitter Campari)
Quindi, si procede con la somma del costo dei diversi ingredienti: 0,88 (gin)+0,55 (martini)+1,16 (campari)= 2,59 euro
SOLTANTO il prezzo base del nostro Negroni è 2,59 EURO!! Non sono considerate decorazioni, guarnizioni e stuzzichini! Naturalmente il costo ottenuto non sarà quello di vendita, perché sarà ancora necessario addizionarvi i vari costi fissi e variabili per la gestione del locale e naturalmente il guadagno dell’esercente. Per calcolare questo esiste un coefficiente moltiplicatore dato da studi di settore che potete anche trovare su siti specializzati, per esempio: http://www.calderini.it/hycald/calderini_69_sala_bar/html/Miscelato.pdf … Queste sono le spese che in Italia un gestore deve affrontare.
Riassumendole, come diceva l’avvocato Rizzuto un po’ più su in questi commenti sarebbero: Dichiarazione dei redditi, spese del commercialista, del medico competente, del registratore di cassa, dell’hccp, dell’enel, telecom,, delle spese per il POS e le carte di credito, dell’inail, dell’inps, degli operai, dei corsi di aggiornamento, delle 300 € annuali dell’iscrizione alla camera di commercio, degli interessi bancari, delle attrezzature, dei materiali, dell’iva al 21 %… e li mi permetto di aggiungere: La Siae, l’ acqua, l’ immondizia, il suolo pubblico, il consumo di tavoli e sedie che vanno cambiati o reintegrati ogni 2 anni e infine l’affitto del locale che a Selinunte è l’unica cosa veramente sproporzionata… Ma sicuramente si sta dimenticando qualcosa…
Tornando al discorso coefficiente moltiplicatore: In un locale NORMALE (non di lusso e non bettola) tale coefficiente è 5! Adesso FACCIAMO FINTA di non saper fare una semplice moltiplicazione come 2,59 x 5 (€ 12,95) e continuiamo comunque a vendere il nostro Negroni a 4,50 euro!! !!!! Chi riesce a vendertelo di meno sicuramente non usa prodotti di qualità, hai risparmiato, ma la mattina seguente il mal di testa è tutto tuo (se ci calcoli poi il prezzo dell’aspirina, non hai risparmiato un granchè).
Sperando di essere stato chiaro, vi confido che io a Mazara un cocktail lo pago 6,00€ e a Parigi (con una pressione fiscale diversa) una bottiglia d’acqua da 1 litro l’anno scorso l’ho pagata 6,00€… sarò sfortunato!!!
Dopodichè, avevo promesso a Flavio (gestore di questo blog) che non avrei mai più commentato qualcosa su questo sito… rinnovo la promessa!!!
Secondo me si inizia male con questo consorzio….
carissimi,alcune lamentele le ritengo giuste,il primo passo che si deve fare è nella nostra mente ,aprirsi a nuove attivita’ ,alzare il livello di qualita’nei locali esistenti che ,si deve dire regna la trascuratezza e l’incuria,e dimenticare di fare la guerra tra di noi ,ci si deve conzorziare prima nella mente e poi sulle carte… a tutta la gente che viene a riposare a selinunte conziglio di vendersi le case ,perche’ non siamo un ricovero per anziani , marinella di selinunte ha bisogno di giovani ,di musica fino a notte fonda e locali aperti sempre l’economia di un paese va protetta a tutti i costi , quindi chi in estate vuole dormire che si stia a castelvetrano grazie
bravo Giovanni, quando il trenino girava a Selinunte ma oltre l’una di notte stavano raccogliendo le firme per il suono della campana, addirittura c’era una bambina che aveva gli incubi di notte per il fischio del treno…alla sig,ra Centonze si ricordi che il pesce puzza dalla testa cos’hanno fatto le amministrazioni per migliorare Selinunte, la cittadinanza più volte ha chiesto la presenza fissa di un vigile, magari questo vigile potrebbe controllare chi in primavera da castelvetrano viene a pulirsi le case a SELINUNTE abbandonanti materassi lavatrici e quant’altro per le strade di Selinunte, e poi se Selinunte la trova così sporca piena di bettole se ne stia a Castelvetrano che in quanto a pulizia e bettole non è tanto meglio di Selinunte
E’ vero che a Mazara i cocktail costano di più, ma non mi sembra proprio un esempio da seguire.Amici di Catania, dove c’è molta più concorrenza, mi dicono che lì si parte da 2,50.. Quanto ai prezzi delle bottiglie, a parte che quasi 17 € per il Campari mi sembrano troppi, questi sono i prezzi al dettaglio..un commerciante non dovrebbe servirsi all’ingrosso? Ed un consorzio non sarebbe un gruppo d’acquisto che potrebbe spuntare anche meno?
Giusto…Selinunte ai giovani!!! condivido Giovanni, che su Selinunte ha investito veramente, ricordando però che i giovani, con i dieci euro i cui padri danno loro la sera per uscire (nella migliore delle ipotesi), l’economia la faranno girare di sicuro “VERTIGINOSAMENTE”. Un pò meno condivido (o meglio non capisco) il commento di Rossella, da un lato apprezzo il discorso sul mancato operato delle Amministrazioni, dall’altro non capisco questa offesa quasi personale quando si parla di Selinunte “sporca e piena di bettole” visto che invita a restare a Castelvetrano chi la trova così (?)…il fatto certo e grave è che circa un migliaio di persone trova Selinunte tra le più sporche e malcurate località estive della sicilia occidentale, sia d’estate che d’inverno, ci saremo forse cecati tutti? o Rossella vuole negare l’evidenza dei fatti?….accussì, tantu pi capiri?
tommà, non te la prendere così, le nostre critiche ricorda che vogliono essere costruttive, almeno buona parte di quelle che ho letto, e non distruttive, noi vogliamo solo ribadire che, secondo noi, i prezzi che si praticano sono troppo alti. Tommà ricorda che con questa crisi che c’è la gente sta molto più attenta a come spende i soldi, e di conseguenza tutto è come un vortice meno soldi si possono spendere meno gente viene da voi per prendere cocktail a meno di occasioni particolari e tu stesso spesso mi hai detto che non potete andare avanti solo aspettando queste occasioni. Poi, anche se siamo bravi in matematica potevi dare una spiegazione un pò più semplice senza entrare troppo nei dettagli, l’avremmo capito lo stesso.
Si è fatto il consorzio, BENISSIMO.
Adesso facciamo il comune di Marinella Di Selinunte.
Giuseppe non voglio negare l’evidenza ma è facile criticare stando al di fuori della realtà di Selinunte, è vero qui molte persone non hanno il senso civico della pulizia dell’ordine ma non c’è nemmeno nessuno che mette delle regole e quelle poche che hanno messo non le fanno rispettare come ad esempio la raccolta differenziata . sono la prima dire che dovrebbero cominciare a dare multe a chi non differenzia ma poi quando vedi gli operatori ecologici che mettono tutto insieme ??? Selinunte è sporca trascurata ma preferisco sentire commenti che possono dare idee per migliorare non solo per criticare in un modo così dispregiativo,non sono nata a Selinunte ma l’amo più del paese in cui sono nata
Ma finiamola di dire che Selinunte è cara e lamentarci sempre ,alziamo il livello di qualita’ e alziamo anche i prezzi. Quando avviene una lamentela da parte di un cliente? RISPOSTA ; quando paga tanto e mangia male,servizio scadente,prodotti di scarsa qualità ,scarsa igene nei locali publici,poca gentilezza da parte degli operatori e ancora ne avrei una lista,non credete se si evitano tutte queste sgradevoli cose non si possa alzare la qualita’ di un paese come Selinunte.VI SIETE CHIESTI PERCHè GLI ALTRI POSTI CI RIESCONO E NOI NO ?
non credo che il problema di selinunte siano i prezzi, e non credo neanche che i turisti s sentano presi in giro per quanto pagano qui un cocktail. anni fa una ragazza di firenze (non Parigi) era shockata per il costo di un rum e pera perchè a firenze lei lo pagava per 4 volte rispetto a quanto lo ha pagato a selinunte, sottolineando che all’epoca selinunte era piena come un uovo. la differenza di prezzi è ancora tale e quale, però firenze è stracolma di turisti e Selinunte li va perdendo. sono d’accordo con Giovanni Caracci, ed in più aggiungo una precisazione per un Generico Castelvetranese che preferisce andare al ristorante a Sciacca: il turismo a Selinunte non lo fa il castelvetranese, il quale non è un turista, ma un cittadino. fondamentalmente tutte queste lamentele possono essere costruttive, ma hanno senso se inquadrate in un’ottica di sviluppo programmato del turismo, inteso come opportunità di lavoro e di miglioramento dei cittadini. Non ha senso se il castelvetranese che ha la casa a selinunte si sente turista e vuole trovare la strada pulita il mese d’agosto. Trovo ingiusto attaccare per questi motivi chi ha una attività a selinunte e cerca attraverso un consorzio di portare migliorie alla propria attività, come è invece suo leggittimo obbiettivo (di certo uno che ha il ristorante non cerca di fallire e neanche di fare beneficienza, semmai ci vuole guadagnare, e mi pare anche normale. se è capace bene, altrimenti è costretto a chiudere). la realtà è che ci hanno pensato tardi perchè in tutte le destinazioni turistiche le aziende si consorziano per ottenere vantaggi competitivi, sia in termini di prezzo che di qualità, ma comunque meglio tardi che mai, per questo, al contrario della signora Rosanna Centonze non mi viene da ridere, ma guardo speranzosa al futuro. la mia speranza è che le attività di Selinunte si sviluppino migliorando la qualità dei loro servizi, che riescano a recuperare le fette di mercato turistico perso in questi anni, che diano buoni consigli alle amministrazioni pubbliche al fine di porre rimedio alle diverse problematiche che possono incontrare, a partire dalla pulizia delle strade, fino a servizi di sorveglianza, e che aprano altre attività che possano essere fonte di nuovo lavoro SANO, non occasionale e mal pagato, che le amministrazioni pubbliche inizino a promuovere per davvero il turismo nel comune di Castelvetrano che non è fatto solo di Selinunte, ma ha potenzialità ben più ampie. queste le mie speranze.
P.S. io non ho attività a Selinunte nè a castelvetrano, sono solo una giovane che si interessa di turismo, che vede la propria città mordersi la coda come un cane, che dopo avere studiato tanto si vede costretta a lasciare a malincuore le proprie radici per potere lavorare nel campo in cui ha studiato, guardando tristemente a tutto quello che si potrebbe fare e non si fa.
Signora Maria…approfittando del fatto che Lei si occupa di Turismo, volevo precisare che se un castelvetranese si lamenta della sporcizia della strada, è possibile che lo faccia NON perchè ad Agosto si vuole sentire rispettato e vuola la propria strada pulita, ma probabilmente perchè a Selinunte ci sta 12 mesi all’anno e la cosa può risultare giorno dopo giorno una rottura di “zebedei”, credo un paese a vocazione Turistica prima di esserlo deve essere valutato tale anche nei mesi in cui quei 30 turisti non sono ancora arrivati (e mi riferisco ai 30 che si affittano un alloggio, non quelle centinaia che passano e scompaiono portando soldi alla maggior parte dei gestori dialberghi che NON sono castelvetranesi e che fra l’altro hanno il 98% degli impiegati palermitani ed agrigentini), poi volevo anche appoggiare il discorso di Giovanni quando dice alziamo la qualità e in un certo senso giustifichiamo i prezzi. GIUSTISSIMO!!! ma siamo sinceri… ce n’è lavoro da fare, da come si mangia a Selinunte, se mia moglie apre un ristorante questo verrebbe iscritto all’indomani nella guida “Michelin” dei migliori ristoranti d’italia sia come qualità del cibo che come pulizia, per quanto riguarda la pulizia aggiungo che non lo so quanta gente si trova “legalmente” dietro i banconi e non è un dato sul quale sorvolare, specialmente quando si “preparano” panini e robe varie da ingerire, la raccolta differenziata non esiste e quindi nessuno “GIUSTAMENTE” la fa, anche perchè quando si fa, a parte i contenitori privati, ci vogliono quelli piazzati in strada!. A me, proprio come la signora Centonze MI VIENE DA RIDERE, invece… e per capire veramente lo sfacelo non mi contento di qualche ventenne di belle speranze che dice la sua, anzi, gli proporrei solo di leggere NON scrivere e continuare a girare di notte a mandare messaggi di amore cubitali sui prospetti privati (vedi edificio del pronto soccorso ex bar danimarca), ma vorrei il commento e il pensiero di chi sa cosa è successo a Selinunte negli ultimi 35 anni e di che proporzione è stata L’INVOLUZIONE che ci ha ormai colpito irrimediabilmente. E poi, scusate se lo ripeto, abbiamo gli autobus in giro per l’Italia che ci pubblicizzano!!! così se qualcuno in giro non sa come siamo messi che vengano a capirlo!! Rendiamo pubblico maggiormente lo stato di devastazione…
Selinunte è solo un posto sporco dove dormire, dove ogni tanto viene “sdivacato” qualche cantante scaduto, tossico e stonato, e dove nelle domeniche in cui ci sono i gfiochi “pir(ito)o-tecnici” non si sa nemmeno gestire la massa di gente (che non usa probabilmente o non conosce il significato della parola “sapone” o deodorante”)che si riversa per 2 ore nei posti dedicati in maniera talmente pericolosa che forse nemmeno la protezione civile basterebbe a valutare. QUESTA MIEI CARI E’ SELINUNTE…LA “PIRLA” DEL MEDITERRANEO…
se il signor giuseppe con la definizione di ventenne di belle speranze che gira di notte imbrattando i muri si riferisce alla sottoscritta, sappia che i vent’anni li ho passati da un pezzo e che il mio passatempo preferito non è andare in giro di notte. per quanto riguarda le belle speranze le preferisco al cinismo incondizionato e distruttivo, di chi critica e non accetta critiche, sostenendo che chi ha vent’anni non ha diritto di scrivere la sua opinione. se hai la strada sporca di casa tua vai al comune dal sindaco a lamentarti, non dare la colpa a chi ha una attività, che paga la tassa dell’immondizia più di quanto la paga il singolo cittadino. a tutto il resto non ho voglia di rispondere, perchè manca di criteri di logica economica (certamente è possibile tornare a lavorare nudi nelle miniere, ma sottolineo che esiste anche un così detto turismo sostenibile, del quale è bene informarsi, che non è solo ecoturismo, ma ha un respiro più ampio, ed è sconosciuto dalla nostra amministrazione), solo un appunto: RIDE BENE CHI RIDE ULTIMO, spero (continuo a sperare…) di ridere per ultima.
Selinunte e come un ammalato terminale, gli si vuole dare ogni aiuto possibile ma ormai e’ tutto inutile perche’ la sua sorte e’ segnata. Ecco perche’ nessuno sforzo nessuna iniziativa seppure encomiabile, sara’ utile alla sua guarigione.Troppi sono i problemi da risolvere, come sottolinea il sig. Giuseppe sono 35 anni di decadimento lento e continuo e forse cominciando ora con molta buona volonta’ ce ne vorranno altri 35 per risanarne il degrado.Se le leggi incentivano le attivita’ commerciali’attraverso la creazione di centri commerciali naturali,erogando fino a 35000 euro in conto capitale, e’giusto che i commercianti li utilizzino, e se il consorzio si costituisceper prendere finanziamenti agevolati,non c’e’ nulla di male,le leggi si fanno per essere applicate. Ma non mi si venga a dire che si costituisce il consorzio per agevolare il turismo sottacendo il vero perche’di questa scelta, ripeto non c’e’ niente di male accedere ai fondi pubblici, ma tentare di far credere di essere benefattori e demiurghi, mi pare eccessivo ecco perche'”mi vien che ridere..”Alla signora Rossella posso dire che se lei ama Selinunte io l’amo MOLTISSIMO e sappia che tutti quelli che sono intervenuti in questa discussione amano Selinunte tanto quanto me e lei.
Maria…tu o non conosci selinunte o hai gli occhi bendati.
Guseppe… perchè? io la conosco benissimo Selinunte, e non ho gli occhi bendati. So che è una località piena di problematiche ma non vedo solo quelle: mi pare inutile farne un elenco corredato di commenti sarcastici, anche perché l’elenco è tanto lungo quanto l’elenco delle soluzioni possibili.
Per concludere (in sintesi),preciso che sarei contentissimo comunque di pagare quello che solitamente viene chiesto nei locali e ristoranti se solo si riuscissero a risolvere tutte le problematiche e le lacune infrastrutturali che trafiggono e pian piano stanno facendo soccombere Selinunte. Io non mi sto direttamente rivolgendo a Tommaso Scirè, Fabio Sciacca, Natale e Giancarlo Fontana, Giusy Vivona (in quanto autrice dell’articolo) Giovanni Caracci, il signor Torrente, la signora Graziella e tutti quelli che a loro collaborano, SONO TUTTI AMICI MIEI, anche di vecchissima data e capisco che fare investimenti a Selinunte, constatando evidenti mancati ritorni, fa incazzare non poco. Ma vi assicuro che come cittadino di Selinunte e vecchio utente di tutte le attività presenti nella suddetta, sono forse ancora più incazzato di voi perchè entrambe la categorie (utenti ed esercenti) si sentono ABBANDONATE!! senza nessuna salvaguardia, costretti a sottostare ai doveri senza usufruire minimamente dei diritti. Posso solo comunque augurare buon lavoro al consorzio e forse abbiamo tutti inizialmente sbagliato strada a concentrarci sulla problematica dei prezzi, di quelli ci sarà tempo per parlarne, ma questo consorzio reputo che tra i primi compiti da svolgere DEVE!! affrontare prima chi ci amministra e (come dicevo all’inizio) risolvere i problemi infrastrutturali; dal semplice posacenere fisso da installare nelle strade, alla pulizia delle stesse strade e delle zone a verde, alla vigilanza riguardo le discariche abusive in zona, alla manutenzione degli spazi prima creati e poi abbandonati dove far ricreare i bambini, alla spazzatura che in mancanza di contenitori giorno per giorno me la trovo sparsa per le strade perche non esiste servizio di pulizia e i cani la notte ne fanno scempio, capire la sorte dei tanti cantieri abbandonati puramente “spettrali” etc… Poi forse vedrete che bonificando tutto ciò non ci sarà nemmeno bisogno di parlare dei prezzi e di altre storie “commerciali”. Sarò per primo io contento di passarmi la serata con voi come ho sempre fatto, ma credetemi OGGI non ci riesco proprio perchè, come voi, sono troppo incazzato!! Investire su Selinunte non significa solo avviare un’attività, ci sono altri modi e tipologie di investimento, come spendere i risparmi di una vita per farsi una casa e vi posso assicurare che quando si fa una cosa del genere con tanto amore e tanti sacrifici gli stessi sentimenti si vorrebbero vedere profusi da chi ha invece il compito di salvaguardare il “Decoro” di Selinunte al di fuori delle proprietà private. Il consorzio sia benedetto e lunga vita ad esso, ma vi prego, dovrebbe forse chiamarsi “CENTRO TURISTICO NATURALE MARINELLA DI SELINUNTE”, scommetto che seguendo questa linea sarà solo una piacevole conseguenza per tutti notare che i benefici si rifletteranno anche sotto l’aspetto economico/commerciale. Questo voleva dire e precisare un cittadino qualunque che vi sostiene e che nei precedenti interventi “erroneamente” e per via della sua INCAZZATURA può essere stato scambiato per un disfattista. Anzi se c’è modo di farne parte senza necessariamente essere un commerciante rimango a vostra disposizione!!
per giuseppe… così mi piaci: propositivo e non distruttivo!! e forse sarebbe davvero il caso di chiamarlo centro turistico, piuttosto che commerciale, ma la legislazione disciplina i Centri Commerciali Naturali (ce ne sono molti in tutta Italia) per cui…
Finalmente Giuseppe (non so chi sei ma fa lo stesso) dobbiamo essere uniti e non attaccarci tra di noi, a nessuno piace vedere Selinunte com’è ora quindi non critiamo e non ridiamo sig.ra centonze quando qualcuno cerca di fare qualcosa per migliorare anzi dobbiamo dare fiducia eincoraggiare , perchè tutti noi a selinunteci viviamo ed abbiamo investito tempo e denaro e abbiamo intenzione di rimanere a selinunte perchè ci crediamo