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Chiacchiere a carnevale, il dolce tipico della Quaresima

Quando si parla di chiacchiere spesso non ci si riferisce a discorsi lunghi e magari noiosi, ma di quel dolce che tutti noi leghiamo alla festività del Carnevale. Bugie, frappole, galani, frittole, qualsiasi nome essi prendano dal paese di provenienza, il comune denominatore è comunque golose, golose, golose. Le origini di questo dolce pare siano da attribuire all’epoca romana, essi venivano fatti a base di uova e farina e venivano fritti nel grasso del maiale,  preparati dalle donne per festeggiare i Saturnali (festività che corrisponde al nostro Carnevale). Si era soliti farne grosse quantità perché dovevano durare per tutto il periodo della Quaresima.

Altra leggenda invece appartiene ai napoletani i quali fanno risalire il loro nome alla Regina Savoia che volle chiacchierare ma ad un certo punto le venne fame e chiamò il cuoco di corte, per farsi fare un dolce che potesse allietare lei e i suoi ospiti, ed egli prese spunto da quella chiacchierata per dare il nome di “chiacchiera” al dolce appena fatto.

Questa la ricetta per prepararli a casa:

300 grammi di farina
2 uova
50 grammi di zucchero
3 cucchiai di vino bianco
una noce di burro
buccia di limone grattugiata
un pizzico di sale
olio per friggere
zucchero a velo

Published by
Patrizia Vivona