Chiarimenti del PD sull’inquietante paventato allarme ambientale

Riportare il ragionamento sull’analisi dei fatti e dei documenti relativi alla risoluzione, da parte del Governo regionale, dell’emergenza rifiuti nel trapanese è una risposta, oltre che una responsabilità, che il Partito Democratico di Castelvetrano sente di dover dare esclusivamente ai propri concittadini sommersi in questi ultimi giorni, oltre che dai rifiuti, da un inquietante paventato allarme per un ipotetico disastro ambientale, privo di oggettivi riscontri nei fatti e nelle azioni.

Pur condividendo le preoccupazioni di carattere ambientale che si accompagnano inevitabilmente alla gestione dei fenomeni emergenziali e sorvolando, al momento in quanto non conducente, sui livelli di responsabilità dell’emergenza rifiuti voluta ad hoc o involontariamente creata, riportiamo di seguito i fatti per come si sono svolti:

Con l’ordinanza n. 9/Rif del 19 luglio 2016 (Piano straordinario di emergenza per il conferimento dei rifiuti urbani), reperibile sul sito istituzionale della Regione Siciliana – Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei rifiuti, il Presidente della Regione ha autorizzato il conferimento, per il territorio del trapanese, presso la discarica di c/da Borromea in territorio di Trapani, gestita dalla Trapani Servizi S.p.a., delle seguenti quantità medie giornaliere (giusto per citare quelle più importanti): Campobello di Mazara 13 tonnellate; Castelvetrano 50 tonnellate; Mazara del Vallo 65 tonnellate; Partanna 8,3 tonnellate; Trapani 89,4 tonnellate; Marsala 52,6 tonnellate; San Vito Lo Capo 14,1 tonnellate; Erice 20,2 tonnellate. Con obbligo di verifica e controllo settimanale in carico ai gestori delle discariche.

E tuttavia i quantitativi autorizzati non sono risultati sufficienti per risolvere in tempi brevi l’emergenza dei rifiuti accumulati per strada chi più chi meno in tutto il territorio trapanese, per altro a forte vocazione turistica soprattutto in questo periodo dell’anno.

Ecco allora che, per evitare disagi ai Comuni con possibili ripercussioni igienico-sanitarie e preso atto che l’impiantistica attuale copre esclusivamente l’ordinario e non è in grado di smaltire gli accumuli di rifiuti indifferenziati, il giorno 22 luglio 2016 il Presidente della Regione convocava una conferenza di servizi per l’esame del progetto di stoccaggio preliminare e temporaneo dei rifiuti presso l’impianto di compostaggio-Polo Tecnologico integrato di c/da Airone nel nostro Comune, alla presenza dell’Assessore regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità, dell’Assessore regionale alla Salute, del Direttore Generale del Dipartimento Acqua e Rifiuti, dei rappresentanti dell’ASP Trapani e dell’ARPA Trapani, del Commissario straordinario della Belice Ambiente S.p.a., On. Sonia Alfano.

Preso atto dell’emergenza sanitaria ed ambientale ed acquisiti i pareri favorevoli di tutti gli enti preposti, il Presidente della Regione Crocetta, di concerto con l’Assessore alla Salute Gucciardi, emetteva l’ordinanza contingibile ed urgente ex art. 191 del c.d. Codice dell’Ambiente, n. 12/Rif del 22 luglio 2016, per un massimo di 2000 tonnellate di rifiuti provenienti dalla sola provincia di Trapani.

In quella stessa riunione, il Commissario della Belice Ambiente, acquisito il parere favorevole del Comune di Castelvetrano, ha presentato una relazione tecnica sulle caratteristiche del polo tecnologico ed in particolare sulla zona del polo dove stanno scaricando i rifiuti e sulle modalità di svolgimento delle operazioni di deposito temporaneo: trattamento di tritovagliatura dei rifiuti (realizzabile in pochi giorni) per consentire la destinazione ed il trasferimento della frazione secca presso le discariche di OIKOS e/o Siculiana mentre la frazione di umido presso Bellolampo per la biostabilizzazione.

Un gommato dell’ESA è stato messo a disposizione a costo zero per favorire le operazioni di carico e scarico dei rifiuti così come altri mezzi della Protezione Civile Sicilia compreso il tritovagliatore che consente, appunto, la separazione della parte umida dalla parte secca.
In quella stessa conferenza di servizi l’ARPA Trapani riferiva che l’impianto di c/da Airone è dotato di idonei sistemi di protezione ambientale essendo il suolo impermeabilizzato, di sistema di regimentazione delle acqua di percolazione dei rifiuti e di idonea vasca di raccolta di percolato. E’ inoltre presente idonea copertura a protezione di eventuali precipitazioni.
Questi i fatti, i pareri e i documenti della confusa vicenda dell’utilizzo del Polo Tecnologico di c/da Airone.

Ora, aldilà delle volgari aggressioni verbali, dell’accusa di “silenzi pesanti” o di una non ben comprensibile “complicità” o “supina accettazione” del PD locale con gli organi di Governo, perpetrate dai soliti pensatori della domenica, dagli urlatori professionisti dei blog, dai vuoti intellettuali dei social, da movimenti cittadini che non riescono ad arrivare oltre il proprio naso, che consegnano alla Città l’impostazione campanilistica del “non nel mio giardino”, che il PD non condivide nella convinzione che, nell’emergenza sanitaria, ogni Comune, compreso Castelvetrano, debba fare la propria parte ed assumersi un pezzo di responsabilità nel pieno rispetto della solidarietà tra Enti locali, resta il fatto che il Governo regionale ha dato una soluzione, temporanea e provvisoria, alla emergenza igienico-sanitaria dei rifiuti per strada.

Sarà compito di tutti, noi compresi, far sì che tutte le direttive sopra evidenziate vengano rispettate, che si inizi una capillare e organizzata raccolta differenziata, che si avviino progetti di “vuoto a rendere” in collaborazione con le attività ricettizie e le aziende di distribuzione di bevande in vetro e/o ogni altro progetto che miri alla riduzione dei rifiuti indifferenziati e che il nostro territorio non venga impunemente inquinato.

Castelvetrano, lì 26 luglio 2016
Partito Democratico Circolo di Castelvetrano

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Comunicato Stampa