Il settore del gioco d’azzardo è destinato a cambiare ancora? A pochi anni dal decreto dignità e dalla legge che ha sancito il divieto di pubblicità per qualsiasi gioco con vincita in denaro, la politica punta a un nuovo giro di vite sul mondo del gaming. Una nuova proposta di Legge del PD mira a riordinare tutto l’ambito dei giochi gestiti dallo Stato attraverso l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

La proposta firmata da Serracchiani, Vaccari, Malavasi, Berruto, Merola, Toni Ricciardi, tutti deputati del Partito Democratico, ha lo scopo di riportare in un solo testo tutte le disposizioni in materia di giochi. La legge consiste in 103 articoli, che hanno l’obiettivo di sistemare l’impianto legislativo di questa materia e ricondurlo a un’unica fonte. Le nuove regole riguardano sia l’offerta di gioco dal vivo, con le modalità tradizionali, sia i casinò online, sia i migliori casinò online live, ossia quei siti pensati per giocare in tempo reale con collegamento in streaming da casa propria.

Cosa contiene la proposta di legge

La proposta, che è stata avanzata durante la Conferenza Unificata, oltre all’operazione di riordino della legislazione in materia di giochi, mira alla protezione delle fasce vulnerabili della popolazione e al contrasto al problema della ludopatia. L’obiettivo è proteggere i minori da ogni forma di pubblicità dei giochi e vietare la stessa sia sui media tradizionali, sia in occasione di eventi sportivi. Cosa che in realtà già avviene, dato che è prescritta dalla legge numero 96 del 2018, che vieta qualunque forma di pubblicità su ogni mezzo per tutti i giochi d’azzardo.

Altro obiettivo della proposta del Partito Democratico è quello di diminuire nel corso del tempo l’offerta dei giochi e anche la domanda. Le nuove restrizioni riguardano non solo il settore dei casinò online e casinò live in Italia, ma anche gli esercizi che offrono gioco sul territorio. Così come avviene nei casinò live AAMS, anche nei punti di gioco fisici si mira a introdurre l’obbligo di identificare i giocatori, con l’obiettivo di vietare l’ingresso ai minori di 18 anni. Altro punto riguarda l’intensificazione degli strumenti per la tracciabilità dei capitali allo scopo di evitare l’illegalità.

Nel gaming l’Italia è già avanti

La proposta di legge n. 383 è suddivisa in sei titoli. Questi affrontano i vari argomenti, passando dalle fonti che disciplinano i giochi, alla regolamentazione della rete dei giochi, al tema delle concessioni assegnate agli operatori. Il titolo II è focalizzato sulle entrate tributarie provenienti dal settore del gioco. Non è un mistero il fatto che il gaming rappresenti una voce importante per le entrate dell’erario.

Il testo inoltre comprende, come accennato, l’indicazione delle azioni di contrasto al gioco d’azzardo patologico e ai problemi di dipendenza e affronta il tema caldo della pubblicità. Su quest’ultimo dobbiamo segnalare il fatto che, a prescindere dalla proposta, l’Italia è uno dei paesi più avanzati. Il primo in Europa ad approvare un divieto totale della pubblicità dell’azzardo, ad eccezione delle lotterie nazionali.

Attualmente infatti tutti siti online, live casino, ma anche sale giochi, sale slot e siti di scommesse non possono pubblicizzarsi in alcun modo, né sui media tradizionali, né su Internet. Tantomeno possono promuoversi attraverso cartellonistica stradale o sponsorizzazioni a eventi o team sportivi. Dunque la legge sul riordino dei giochi, riprende alcuni dei capisaldi dei provvedimenti approvati nel corso degli ultimi anni, riproponendoli in una sorta di disegno più organico che regoli e faccia ordine su tutto il settore.

 

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