Il direttivo politico del Movimento “Città Nuova” premesso che sulla chiusura al traffico automobilistico nel cosiddetto “Sistema delle Piazze” fu vinta la campagna elettorale del dott. Giovanni Pompeo nel 2007, e che tale soluzione è espressamente richiamata nel programma elettorale del 2012 dell’attuale sindaco, avv. Felice Errante, ricorda che il progetto di riqualificazione urbana, frutto di un concorso di idee vinto dal compianto prof. arch. Pasquale Culotta e dai suoi collaboratori, arch. Giuseppe Guerrera e arch. Tania Culotta, non ha mai previsto – come da qualcuno incautamente sostenuto – l’apertura della via Pappalardo; anzi il prof. Culotta, individuando correttamente nell’intersezione con le via Vico e La Farina il limite ideale della piazza, volle insistere a suo tempo per la soluzione poi adottata. Tale progetto non si è limitato ad
interdire nelle piazze l’attraversamento automobilistico che ne aveva fatto perdere il senso originale, ma ha riqualificato e reso fruibili due importanti edifici legati, a diversi livelli, alla storia della città: la Collegiata di San Pietro (oggi utilizzata come spazio espositivo, per convegni, incontri, mostre, manifestazioni) e il Collegio di Maria (adibito, in parte, a sede di uffici comunali).
Trattasi invero di un programma ancora in fieri, atteso che non è stato ancora completato il progetto “Urban center” che prevede delle risorse proprio per la rivitalizzazione degli spazi pedonalizzati.
Va ancora ricordato che il progetto di riqualificazione delle piazze trae le mosse anche dalla riorganizzazione della circolazione automobilistica prevista dal Piano Urbano del Traffico, e che lungo l’anello carrabile che si snoda attorno all’area pedonalizzata sono state realizzate quattro nuove aree di sosta: il parcheggio Prussiano, in via Mazzini; il parcheggio Salina, nella via Cordova; il parcheggio Rabbica, nella via Amari; il parcheggio Prestinenza, nella via Savonarola; mentre sono in corso i lavori per la costruzione del grande parcheggio Pavone in via Marconi.
Sempre a carico dell’Amministrazione fu poi restaurata la Galleria Pignatelli Aragona Cortez, che mette in comunicazione l’ala dell’antico castello con il palazzo municipale. E ancora, la sistemazione e l’apertura degli archivi – storico e notarile – con annessa mostra permanente sul corteo storico; l’inaugurazione di altri due spazi espositivi, uno nell’auditorium “Ninni Fiore” nell’ex chiesa di S. Agostino e l’altro nella chiesa del Purgatorio, il Museo Civico, la Biblioteca Comunale, il Teatro “Selinus”, la Collegiata, la Necropoli medievale, la fontana della Ninfa, hanno disegnato, nell’ambito del cosiddetto “Itinerario dei Saperi e dei Sapori”, una contiguità di percorsi tra le varie sezioni delle piazze e l’antico asse principale della città, costituito dalla via Garibaldi; contiguità sottolineata da apposita e ragionata pannellistica e da altri sussidi esplicativi che l’Amministrazione ha approntato, contiguità che sarebbe irrimediabilmente rotta da una eventuale apertura della via Pappalardo, la quale oltre a costituire un vulnus gravissimo all’armonia dell’insieme, indurrebbe ai ben conosciuti comportamenti di sosta selvaggia, di sconfinamenti, di disturbo proprio di fronte al Teatro Selinus, una delle emergenze monumentali a artistiche più significative del “Sistema”.
In ogni caso, l’idea che il traffico veicolare possa dare vivacità alla piazza è palesemente contraddetta dall’esperienza di tutti i centri – grandi, medi e piccoli – dove si è posto analogo problema e, in loco, da un obiettivo confronto tra il degrado di ieri e la geniale soluzione odierna che, senza forzature avveniristiche, ha ripristinato un significativo rapporto spaziale con le architetture storiche e monumentali che nel Sistema insistono, come del resto riconosce una recente pubblicazione a cura della Facoltà di Architettura di Palermo, e come verificato dall’apprezzamento di numerosi uomini di cultura e dalla constatazione dell’aumentato flusso turistico nel centro storico della città. Si tratta dunque di lavorare su questo dato di fatto, non di ripristinare – sia pure parzialmente – lo status quo del passato.
Ci permettiamo di suggerire che la nuova agorà torni ad ospitare a ritmo serrato manifestazioni di ogni sorta: dalle rassegne cinematografiche ai concerti musicali, dalle attività scolastiche a quelle sportive, dalle ricorrenze religiose agli appuntamenti culturali e che siano rispettati i criteri di assegnazione dei locali comunali disponibili, i quali debbono accogliere attività compatibili con la natura del sito, giacché è impensabile che, in considerazione della struttura urbanistica dei nostri centri, si possa, ad esempio, consentire ad un esercente di fondare la sua aspettativa di guadagno sul conducente di una macchina parcheggiata in divieto di sosta, in doppia o tripla fila, come prima avveniva. Una così vasta ed articolata zona pedonale, che resta comunque un oggettivo traguardo di civiltà che questa città ha conseguito, ha indubbiamente provocato alcuni problemi, legati alla circostanza che in modo progressivo una sempre crescente massa dei giovani, nei fine settimana, ha cominciato a ritrovarsi in questi spazi, significativamente definiti come quelli della “Piazza Nuova”.
In particolare, si sono verificati alcuni episodi di microcriminalità che tuttavia, contrariamente a quanto strumentalmente asserito, non possono essere messi in relazione alla mancata circolazione veicolare, giacché essi nel passato caratterizzavano la zona di Piazza Matteotti, aperta al traffico e tradizionale luogo di ritrovo giovanile. A questi inconvenienti che, a detta della stessa autorità di pubblica sicurezza, non hanno mai assunto un carattere emergenziale, la civica amministrazione deve cercare di porre rimedio sia attraverso un maggiore e più incisivo controllo, soprattutto nelle ore serali, della Polizia Municipale, sia col rafforzamento dei servizi di telesorveglianza, sia con l’emanazione di apposite ordinanze che vietino espressamente l’accattonaggio e il consumo di bevande alcoliche fuori dagli spazi dei locali a ciò deputati. Città Nuova è ovviamente disponibile a studiare, con atteggiamento costruttivo e scevro di pregiudizi miglioramenti e correttivi che, nel rispetto di una scelta ormai asseverata, possano agevolare le attività commerciali delle piazze, senza però scalfire una decisione che, pur fra tante difficoltà, sta gradualmente cambiando in meglio il volto della nostra città, la quale, mentre vede la continua espansione del suo centro commerciale e industriale, ha avuto la possibilità, sfruttando anche le risorse dei fondi strutturali europei, di riqualificare il suo cuore antico, facendone una relazione profonda, un sistema appunto, tra monumenti e spazi, tra ingegni e territorio, tra saperi e sapori. Se qualcuno, piuttosto che piangersi addosso, avesse colto il senso dell’opportunità che gli si offriva, e avesse avuto l’intelligenza e il coraggio – che altri hanno dimostrato – di riconvertire e adeguare alle mutate condizioni la sua
attività, saremmo tutti più soddisfatti; ma non è giusto che siano gli interessi di pochi a ostacolare un progetto i cui risultati, già apprezzabili oggi, lo saranno ancora di più nel prossimo futuro.
In tal senso, ci lasciano assolutamente perplessi le firme (3000, 4000, 5000?) raccolte con modalità empiriche, senza alcuna garanzia di riscontro, senza un preciso quesito, in un clima particolare determinato dalla chiusura della via Vico e che, pertanto, non possono costituire un serio riferimento di volontà popolare.
Per tutte queste considerazioni, il direttivo politico di Città Nuova:
1. Esprime il suo totale dissenso a qualsiasi ipotesi di apertura al traffico veicolare del “Sistema delle Piazze”
2. Invita l’Amministrazione a studiare le soluzioni alternative onde diminuire la pressione veicolare sulla via La Farina, o attraverso la sistemazione dell’asse via Cusmaroli, via Via Canonico La Croce, via Orsini; o attraverso l’applicazione di quanto previsto dal PUT.
3. Chiede la rigorosa applicazione di quanto contemplato dal regolamento per la concessione dei locali comunali, privilegiando quelle attività compatibili con la natura delle piazze.
4. Chiede la realizzazione di un sistema di collegamento a navetta tra la zona commerciale e il centro storico.
5. Manifesta la sua disponibilità a sedersi a un tavolo tecnico che studi proposte e iniziative volte a rendere accogliente, invitante e fruibile il detto “Sistema delle Piazze” e che possa, eventualmente, prevedere, ai margini meridionali di esso e nel primo tratto della via Garibaldi, la possibilità di una sosta a tempo per gli autoveicoli, entro spazi ben delimitati. 6. Condivide e sottoscrive quanto rappresentato dal Comitato permanete per la promozione e valorizzazione del centro storico, firmato da autorevoli esponenti della politica, della cultura e della società civile castelvetranese, la cui autorevolezza non può non essere tenuta nel debito conto dalla civica Amministrazione.
Castelvetrano 2 aprile 2014 Il Direttivo del Movimento
“Città Nuova”
Sono favorevole all’apertura della via Pappalardo.
A tutti quelli che dicono di lasciare il cosidetto sistema delle piazze così com’è faccio presente che loro certamente vivono lontano non sono in alcun modo danneggiati.
Si chieda che ne pensano i residenti della via La Farina che hanno pure timore ad aprire la porta di casa a rischio di essere investiti dalle vetture!
le firme hanno la garanzia di quelle povere persone che vivono di poco e stentano a campare , e nonostante tutto , continuno a sentire opposizioni da chi orami nn ha alqun potere per fare tutto ciò, ma nonostante tutto noi crediamo nella nuova amministrazione che possa fare seriamente qualcosa x rendere vivibile il centro storico, morto ormai da anni …
Sono passati più di 10 anni dalla costruzione e realizzazione del sistema delle piazze , ed ancora ad oggi qualcuno non si vuole rassegnare dal constatarne il fallimento nella sua impostazione attuale , nessuno degli sostenitori di quel progetto , che oggi apprendiamo era anche politico/elettorale ,vuol vedere lo stravolgimento viario ed urbano che ha provocato , nessuno vuol vedere la mostruosa strozzatura della carreggiata sotto la fontana della Ninfa e la mancanza sicuramente fuori norma del passaggio obbligato per disabili o passeggini oppure la strettezza fuori norma da codice della strada della via La Farina , nessuno si ricorda che fine hanno fatto 4/5 gradini dell’entrata principale della Chiesa Madre sacrificati per compensare la pavimentazione della Piazza , nessuno parla delle altre tombe neolitiche coperte , nessuno parla dei pali di luce da campo sportivo ma invece cinicamente e con arroganza si criticano i commercianti o le attività che non soltanto hanno avuto dei tracolli finanziari e grosse difficoltà dallo stravolgimento viario , ma vengono anche offesi e definiti piagnoni ” privi di intelligenza e coraggio ” , rei di ostacolare un progetto …sono allibito
Perplesso che città nuova, questo grande soggetto politico, ancora esiste e propone propone…. dopo anni di desertificazione e malapolitica.