“A Luglio inizierà la mietitura. Coltiveremo la lenticchia, ma anche altri legumi che saranno poi venduti con il logo del Parco. Il ricavato delle vendite andrà a finanziare i progetti di valorizzazione del Parco.
Stiamo ricostruendo il paesaggio naturalistico del Parco Archeologico di Selinunte, riportandolo all’Ottocento con l’avvio di coltivazioni nelle aree vocate dei grani antichi, dei legumi locali come il cece e la lenticchia. In una terra che ha visto dalla preistoria un continuo susseguirsi di genti e culture le quali hanno fortemente condizionato il paesaggio naturale che si è decisamente antropizzato, è difficile capire cosa si sia conservato dell’originaria copertura vegetale della Sicilia, ma ora la botanica e l’attività di ricerca condotta dagli esperti, stanno portando a dei risultati sorprendenti”.
Lo ha annunciato Enrico Caruso, Direttore del Parco Archeologico di Selinunte, alla vigilia di due importanti eventi in programma al Parco Archeologico.
Il primo è il Meeting Internazionale di Architettura, “Architects meet in Selinunte”, dal 21 al 23 Giugno e che vedrà tra gli altri, la presenza degli architetti catalani Rafael Alanda, Carme Pigem e Ramon Vilalta, vincitori di Pritzker 2017, mentre il secondo sarà il “Botany at the intersection of Nature, Culture, Art and Science” Meeting mondiale sulla botanica che vedrà arrivare a Selinunte personalità delle Università dell’Italia, Argentina, Marocco, Canada, Spagna, Francia, Inghilterra, Turchia, Grecia, Bulgaria, Stati Uniti, Svizzera, Germania, Slovacchia, Austria, Georgia. I due eventi si soffermeranno molto sul tema del paesaggio.
“A Selinunte, al Parco Archeologico stiamo riconducendo il paesaggio a come era nell’Ottocento – ha concluso Caruso – ed in questo paesaggio si svilupperà anche l’Ottavo Meeting Internazionale sull’Architettura Contemporanea che può trovare in questo luogo, ispirazione per procedere all’integrazione tra paesaggio storico e architettura moderna di qualità. Tuttavia a Selinunte, luogo principe per l’archeologia, la ricerca botanica sta iniziando a dare i suoi primi frutti grazie a delle ricerche condotte sulle piante esistenti all’interno del Parco Archeologico. I risultati di tali studi saranno illustrati dal 28 al 30 Giugno durante il Meeting Mondiale sulla Botanica. Piante esistenti solo in questo luogo non possono che essere un relitto vivente dell’originario manto verde, visto dai greci al loro arrivo”.
AUTORE. Comunicato Stampa