La zecca (Ixodida) è un minuscolo parassita le cui dimensioni vanno da qualche millimetro negli stadi giovanili fino a un centimetro nello stadio adulto. Le specie più note sono la zecca del bosco e la zecca del cane. Con l’ingresso della primavera e l’avvicinarsi dell’estate, Il morso di zecca è un avvenimento comune, soprattutto in luoghi di campagna o montagna. La presenza di questo particolare aracnide tuttavia deve indurci a seguire una serie di accorgimenti. Bisogna sapere che le patologie derivanti dal morso della zecca possono manifestarsi anche a distanza di tempo dal morso.
La puntura di zecca non è un fenomeno raro nell’uomo, in quanto l’habitat di questi parassiti comprende numerosi ambienti frequentati da questo come giardini, cespugli ed ambienti boschivi. Il morso di zecca che può sembrare una cosa molto pericolosa, in realtà non crea pericoli per la salute umana, almeno che questa non crea un’infezione.
Le patologie che possono seguire un morso di zecca vanno dalle infezioni locali (più o meno gravi) all’encefalite da zecca, la rickettiosi, la tularemia e la Malattia di Lyme.
La zecca non va mai schiacciata, in quanto con questa manovra si potrebbero inoculare i batteri contenuti nello stomaco della zecca nella cute della persona morsa. Nonstrappare la zecca dalla cute, questa manovra potrebbe far rimanere il rostro inserito, il quale dovrà essere rimosso con un ago sterile o mediante una piccola incisione cutanea effettuata con un bisturi aumentando il fastidio e il rischio di infezioni.
Nonbruciare il parassita quando ancora ancorato alla cute difatti, possono concretamente aumentare il rischio di contaminazione e infezione dovuta al rigurgito della zecca in seguito alla sua uccisione traumatica.
Questa dal personale esperto dovrà essere rimossa attraverso l’utilizzo di apposite pinzette
Non vanno assunti farmaci di propria iniziativa, ma la terapia antibiotica dovrà essere assunta solamente in seguito a prescrizione medica.