Quello tra Francesco Saverio Bascio e Campobello di Mazara è un legame che non si è mai spezzato. Seppur le vicissitudini della vita lo hanno portato dapprima in Olanda (nel 1976) e poi ancora in Svizzera e nel Piacentino (dal 1996 e dove ora vive), Bascio con la sua terra d’origine non ha mai tranciato il cordone ombelicale. Da questo rapporto pieno di emozioni e ricordi è nato l’ultimo suo libro “Comu crusta a la muddica”, una raccolta di 41 poesie dove affiorano i ricordi dell’infanzia, del paese natìo, dei compaesani, di alcuni personaggi come il custode della villa comunale, dei lunghi di incontri, delle botteghe (putìe) e degli antichi mestieri. Il libro è stato presentato presso l’ex chiesa dell’Addolorata a Campobello, a cura dell’Avel. Le poesie sono quasi tutte composte in siciliano, «così si coglie tutto l’amore che il poeta nutre e trasmette per la sua terra di Sicilia», spiega Maria Adelina Cusumano dell’Avel. Alla presentazione c’erano Tanino Maggio (Age) e la maestra Anna Maria Bono: a loro due Francesco Saverio Bascio ha affidato introduzione e prefazione. Gli intermezzi musicali sono stati a cura di Maurizio Indelicato e Gloria Stallone.

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