Sanità

Come distinguere la borragine dalla mandragora – ed evitare il ricovero per allucinazioni e delirio

In questo periodo dell’anno, nelle nostre campagne è possibile raccogliere una grande varietà di piante spontanee commestibili. Queste piante, prive di sostanze velenose o comunque dannose per l’organismo, sono dette alimurgiche.

E’ bene sapere che non tutte le piante selvatiche sono commestibili, alcune possono risultare velenose, è il caso della mandragora autunnale (Mandragora autumnalis) – foto a destra. La mandragora viene spesso scambiata per borragine (Borago officinalis) che invece è commestibile. L’avvelenamento da verdure non commestibili è molto diffuso soprattutto nel periodo autunnale, quando molti appassionati si recano in campagna per raccogliere vari tipi di verdure.


Nel 2012, per un tragico errore un uomo trapanese ed una donna palermitana sono stati ricoverati per intossicazione alimentare provocata dal consumo di mandragora autunnale. In caso di incertezza, prima di consumare le piante raccolte, sarebbe bene sottoporre al vaglio di una persona competente i prodotti raccolti al fine di evitare appunto l’avvelenamento.

La borragine, commestibile, – foto a sinistra – è una pianta erbacea annuale, alta 30-40 cm, ispida per la presenza di peli setolosi pungenti di colore bianco. Infiorescenza in pannocchia con fiori posti su lunghi peduncoli inclinato-pendenti; fiori con petali uniti, simmetria raggiata, ampia corolla a cinque lobi, azzurra. Fiorisce dalla primavera all’autunno. La specie è diffusa in tutta Italia.

Cresce in luoghi coltivati, fra le macerie, lungo le siepi; dal mare alla zona submontana. Va ricordato comunque che le foglie di borragine, per quanto commestibili, devono essere consumate in modeste quantità poiché contengono alcaloidi pirrolizidinici.

La mandragora, NON commestibile, è una pianta erbacea perenne, alta 5-15 cm, con radice grande, fusiforme, ramificata. La radice di questa piantafoto a sinistra – ricorda la figura umana, questo ha probabilmente contribuito a far attribuire alla mandragora poteri sovrannaturali in molte tradizioni popolari. Foglie prive di peli o quasi, ovato-spatolate, bordo dentellato, tutte radicali.

Fiori solitari, violacei, nascenti alla base della pianta.  Fiorisce in autunno. E’ spontanea in Italia meridionale ed è piuttosto rara. Cresce in campi incolti, aridi, lungo le siepi. La mandragora, come molte Solonaceae, produce nelle sue parti verdi e nei semi alcaloidi tropanici che provocano aumento del ritmo cardiaco, vasodilatazione, inibizione delle secrezioni salivare, gastrica e pancreatica, sudorazione, disorientamento, allucinazioni, delirio, confusione mentale.

La mandragora si distingue dalla borragine per le foglie quasi prive di peli e più piccole, sempre tutte basali: si dice infatti che la mandragora è acaule, cioè manca di fusto.

Pianta

Nome comune

Emissione foglie

Fioritura

Commestibilità

Borago officinalis

Borragine

Marzo/Aprile rosetta basale fitta peluria ispida

Aprile/autunno fiori portati da fusti ramificati, su cui si trovano anche le foglie

Foglie commestibili: moderare la quantità

Mandragora autumnalis

Mandragora

Foglie sempre tutte basali, fitta peluria morbida

Autunnale, fiori solitari attaccati alla base delle foglie

NON commestibile: alterazione ritmo cardiaco, allucinazioni, delirio

Tabella riassuntiva per il confronto delle foglie di borragine con le foglie di mandragora.

Dott. Antonino Barbera
Biologo – Responsabile prov. “Ambiente e/è vita”

autore foto mandragora: F.Maxia
fonte foto borragine: daga.agr.unipi.it

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  • ATTENZIONE ALLA BORRAGINE!!!
    L’Associazione Nazionale Medici Fitoterapeuti (ANMFIT) ha effettuato un’indagine tesa a verificare la qualità dell’informazione veicolata attraverso i siti web italiani relativamente ad alcune erbe, soggette a provvedimenti restrittivi da parte del Ministero della Salute (www.naturamedica.net). Oggetto di questa ricerca è stata anche la borragine a causa delle problematiche di carattere farmaco-tossicologico ad essa correlate.
    La borragine (Borago officinalis), da sempre usata come diuretico e per contrastare l’invecchiamento e le infiammazioni cutanee, è una pianta proibita negli integratori alimentari poiché può provocare effetti tossici per la presenza, nelle parti aeree della pianta, di alcaloidi pirrolizidinici, con attività epatotossica, genotossica e carcinogenica. Questi alcaloidi sono assenti nei semi e nell’olio prodotto dai semi, il cui uso è pertanto consentito.

  • La preoccupazione non è infondata. E' necessario però fare una distinzione tra le parti dela pianta utilizzabili e quelle no.La BORRAGINE (Borrago officinalis) è una pianta erbacea piuttosto comune e usata in passato dalla medicina popolare come depurativo. Recentemente si è scoperto che la pianta contiene alcaloidi pirrolizidinici, composti chimici effettivamente dannosi per il fegato e coinvolti in meccanismi di formazione dei tumori. Per questo motivo è stata inserita nella "lista nera" del Ministero della Salute, che comprende le piante e i derivati che non possono essere impiegati nel settore degli integratori alimentari. Come viene specificato nelle indicazioni ministeriali, non devono essere usati il fiore, la foglia e la pianta erbacea con fiori di questa pianta. Quello che, al contrario, può essere utilizzato è l'olio, estratto dai semi di BORRAGINE, che è una fonte di acidi grassi polinsaturi. L'olio non contiene alcaloidi ed è inserito nella lista del Ministero della Salute delle piante utilizzabili come ingredienti di integratori alimentari. La BORRAGINE non deve essere nemmeno bevuta sotto forma di succo nè di infuso. Meglio perdere anche l'abitudine, abbastanza diffusa, di inserire i fiori della pianta in colorate insalate di campo. Se in passato qualche volta avete mangiato la BORRAGINE (per esempio i ravioli ripieni ), comunque, non preoccupatevi: solo l'accumulo costante e massicccio di alcaloidi ha effetti negativi sull'organismo.
    ALTROCONSUMO N.219 - Ottobre 2008

  • Mi congratulo,con l'estensore dell'articolo circa la commestibilità della borragine.Ho sempre saputo che essa si coniugava bene con le fave e con risotti,ma adesso ne apprando la tossicità e le controindicazioni che apporta l'eventuale suo consumo.Si, è vero in Sicilia cresce copiosa,spontanea e rigogliosa negli agrumenti, ed è molto riceracata dagli estimatori per le sue ritenute "bontà organolettiche", credute fino a prova contraria:spero che codesto messaggio giunga alla loro attenzione e che cessino di consumarla.
    Grazie per avermi informato,saluti e buon Natale,
    Giuseppe

  • La Borragine fa male, detto da gente che mangia ogni giorno carne e fuma 4 pacchetti di sigarette al giorno, è qualcosa di realmente comico.

  • @Bartolomeo La Croce: la presenza di alcaloidi pirrolizidinici è stata riportata nell'articolo. Non voglio però che si creino allarmismi, la borragine infatti E' COMMESTIBILE, va ricordato comunque che le foglie di borragine, devono essere consumate in modeste quantità proprio perchè contengono alcaloidi pirrolizidinici. Come disse Paracelso: "Tutto è veleno, e nulla esiste senza veleno. Solo la dose fa in modo che il veleno non faccia effetto".

    Anche nel basilico è stata individuata una molecola cancerogena: "Un pesto prodotto con piantine alte meno di 8-10 centimetri può contenere il metil-eugenolo, sostanza cancerogena" spiega Francesco Sala, ordinario di Botanica Generale e Biotecnologia delle Piante presso l’università di Milano. Studi di Miele et al (2001) hanno evidenziato che nelle piante di basilico, di altezza minore di 10 cm, il contenuto di metileugenolo è maggiore rispetto all’eugenolo.

    Per chi volesse approfondire:
    http://admin.sssa.it/media/00000640.pdf

    In luguria i ravioli alla borragine e il pesto alla genovese sono due piatti tipici, nonostante ciò l'aspettativa di vita per i cittadini liguri e fra le migliori in Italia.

  • Caro Daniele, pur non capendo a quale "gente" ti riferisca, perchè ti alteri?
    Prima di lanciare sul Web sciocchezze vatti a documentare e poi ne riparliamo.
    Ho riportato semplicemente dati ufficiali, senza alcun commento, libero di mangiare quanta borragine vuoi.

  • Non mi sto alterando, anzi,mi sono anche divertito a leggere certi articoli, soprattutto del Ministero della "Salute", che suona la campanella d'allarme per un prodotto i cui "potenziali" (perchè di potenzialità si tratta) rischi sono comunque da dimostrare, ma non dice mai nulla sui danni, oramai dimostrati, provocati dall'uso di prodotti pubblicizzati dal ministero stesso come, solo per citare due esempi, latticini e antibiotici, di cui il nostro paese è uno dei maggiori consumatori europei.

  • La borragine è commestibile, ma va consumata con moderazione e soprattutto non va scambiata con la mandragora...è questo il messaggio che l'articolo intende trasmettere al lettore!

  • Io ho ingerito la mandragola, (me l'hanno regalata cpme borragine) l'ho solo assaggiata e vi giuro che è stata un'esperienza veramente terribile. blocco della salivazione, della facoltà di linguaggio della deambulazione, shok anafilattico...........ci stava appizzannu li pinni, ma all'ospedale di Castelvetrano mi hanno salvata a me e mia madre lei deliri, allucinazioni 4 giorni ricoverata in terapia intensiva

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