Il giudice Francescamaria Piruzza del Tribunale di Marsala ha ordinato al Comune di Campobello di Mazara di avviare, con effetto immediato, il servizio di assistenza alla comunicazione (Asacom) a un bambino diversamente abile che frequenta l’istituto comprensivo “San Giovanni Bosco-Luigi Pirandello” di Campobello. Al Tribunale si era rivolta la mamma del bambino (assistita dall’avvocato Chiara Garacci) dopo che il Comune, lo scorso settembre, non aveva attivato il servizio di assistenza specialistica per il bambino. L’ente locale ha posto la questione sul piano documentale. Ossia, secondo i Servizi sociali del Comune, l’unica documentazione che comprova l’invalidità ai fini del riconoscimento del servizio Asacom era quella rilasciata dall’Inps. «È opportuno evidenziare che nessuna disposizione normativa, né a livello nazionale né regionale, prevede o impone che il riconoscimento della disabilità ai fini scolastici debba essere attestato dalla commissione medica dall’Inps», scrive il giudice nell’ordinanza. La famiglia del bambino ha presentato anche la certificazione dell’Asp Trapani che accerta la disabilità del figlio.

Il Comune, nella sua memoria difensiva, ha evidenziato anche che l’ente è in dissesto finanziario («essendo state utilizzate tutte le risorse disponibili per tale servizio, l’ente si troverebbe a sottrarre risorse destinate ad altre obbligatorie finalità»). Il giudice, invece, spiega che quella per il servizio Asacom «si tratta di spesa obbligatoria per legge e, verosimilmente, non rientrante nei limiti imposti dalla Corte dei Conti». Dunque, per il giudice, «il Comune risulta aver violato l’obbligo di attivare il servizio a tutela degli alunni affetti da disabilità». Da qui l’accoglimento del ricorso della mamma del bambino e l’ordine, in persona del sindaco, di erogare con effetto immediato per l’anno scolastico in corso il servizio di assistenza alla comunicazione per il bambino.

Il sindaco di Campobello di Mazara Giuseppe Castiglione.

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