L’Ordine provinciale di Trapani degli architetti e degli ingegneri – Giuseppina Pizzo e Giovanni Indelicato – “bacchettano” il sindaco di Castelvetrano Giovanni Lentini e lo invitano e revocare l’avviso pubblico per il conferimento di consulente a titolo gratuito di supporto al PUG (Piano urbanistico generale). Lo scorso 30 agosto il Comune ha pubblicato un avviso per cercare un professionista che potesse lavorare per un anno gratuitamente. L’impegno richiesto è quello di espletare attività di pianificazione inerente alla rigenerazione urbana nella città, forestazione urbana, piano dei colori, gestione delle aree protette. Ricerca aperta ad: architetti, ingegneri, geometri, periti agrari, economisti, sociologi, urbanisti-paesaggisti. Ma i due Ordini non ci stanno e così, qualche giorno addietro, hanno inviato una lettera al primo cittadino. «Pur comprendendo le carenze della dotazione organica dell’ente, i nostri Ordini non possono tacere sul diffuso malcostume degli incarichi professionali a titolo gratuito conferiti da parte delle pubbliche amministrazioni, ed è frustrante continuare a prendere atto di come venga vilipesa la professione di tecnici competenti richiedendo manifestazioni di interesse come quella pubblicata», scrivono Pizzo e Indelicato.

Se da parte del Comune la gratuità è legittima (nell’Avviso sono citate le sentenze del Consiglio di Stato 07442/2021 e 2084/2023, entrambe, però, antecedenti all’entrata in vigore della legge 49/2023 sull’equo compenso), per i due Ordini non è così: «L’incarico di consulenza tecnica, per la sua natura, è classificabile come servizio e, quindi, è da sottoporre al nuovo Codice dei contratti pubblici del 2023. L’art. 8 comma 2 del Codice dispone che “le prestazioni d’opera intellettuale non possono essere rese dai professionisti gratuitamente, salvo che in casi eccezionali e previa adeguata motivazione. Salvo i predetti casi eccezionali, la pubblica amministrazione garantisce comunque l’applicazione del principio dell’equo compenso”. Vero è che, parallelamente, lo stesso Codice sancisce l’autonomia contrattuale della Pubblica Amministrazione e consente le prestazioni professionali gratuite, ma le limita a casi eccezionali e da motivare adeguatamente», scrivono ancora Pizzo e Indelicato.

Contestualmente alla richiesta di revoca inoltrata al sindaco Giovanni Lentini, l’Ordine degli architetti ha inviato una diffida ai propri iscritti evidenziando che «svolgere gratuitamente prestazioni professionali relative al Codice contratti nei confronti di qualsivoglia Amministrazione pubblica rappresenta violazione delle norme vigenti in materia di contratti pubblici ed equo compenso».

 

Lentini – Pizzo

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